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Borat (Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan, 2006)
di Larry Charles

EVENTI SPECIALI
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2006

Uno dei pochi comici a fare un umorismo diverso, nuovo per certi versi e sicuramente interessante è Sascha Baron Cohen, inventore del personaggio Borat, e prima ancora di Ali G.
Il film in questione è un curiosissimo esperimento di comicità a metà tra il documentario e la candid camera. La trama è che Borat, reporter per la tv del Kazakistan va a fare un documentario in America per imaparare da loro cose che siano utili al suo paese, arrivato in America si innamora di Pamela Anderson e la va a cercare.
Il film è girato parte in maniera tradizionale e parte con telecamera nascosta o comunque senza comunicare alle persone che si tratta di un film o uno scherzo, ma spesso ingendo che sia un vero documentario della televisione del Kazakistan. Sascha Baron Cohen fa cose come entrare in un negozio d'antiquario e spaccare tutto, storpiare l'inno americano cantandolo ad un rodeo nel sud degli Stati Uniti, fa discorsi sessisti e antisemiti e corre nudo inseguendo un altro uomo nudo in un hotel e molto altro e le reazioni dei presenti non sono sempre quelle che ci si aspetterebbe. L'attore ha rischiato seriamente di essere menato più di una volta (ha tentato di mettere in un sacco Pamela Anderson) ed stato più volte denunciato, girava in alcuni stati anche un mandato di cattura a suo carico perchè era ritenuto da molti un terrorista.
Si vede così per l'ennesima volta un'America fatta di esaltati, conservatori, isterici, integralisti e ipocriti. Borat mette la gente di fronte a discorsi o atti assolutamente assurdi che ai loro occhi si giustificano con il fatto che è uno straniero anzi uno slavo.
In più c'è un autentico divertimento. Poche volte ho riso così tanto.

7 commenti:

Mariolone ha detto...

ma tu lo sai che risvolti politici ha creato quest omino?
Il presidente kazako ha protestato ufficialmente con washington(il kazakistan produce dell'ottimo e abbondante petrolio ed è alleato strategico degli usa) è andato li in visita ed ha comprato alcune pagine del Washington post per pubblicizzare il suo paese


gparker ha detto...

Si si lo so. Ma se vedi il film c'ha proprio ragione lui...


Anonimo ha detto...

Mi spiace, ma per una volta non condivido la recensione. Ieri sera ho visto il film, o meglio i primi 30 minuti, poi sono scappato dal cinema: battute volgari, umorismo da caserma, critica alla società americana inesistente...
Gli altri spettatori sembrava che ridessero solo perché le recensioni del film sono entusiastiche.
A me è parso una boiata!


gparker ha detto...

Non capisco perchè tu dici che la gente ride perchè le recensioni del film sono entusiastiche. Io quando sono andato alla proiezione alla festa del cinema non ne sapevo nulla e ho riso moltissimo, specialmente per le cose più volgari.
Non mi vergono a ridere per le nudità, le parolacce o le figuracce, non trovo sia tutto uguale. Non confondo Borat con Boldi, certo non lo compare a Chaplin ma trovo che abbia un modo di fare umorismo scatologico divertente e senza esagerare a tratti fa vedere delle reazioni negli americani che se non altro sono curiose.


Anonimo ha detto...

io l'ho trovato molto comico...soprattutto quando non riesce a trattenersi dal ridere nel sentire certi discorsi sull' " uguaglianza delle donne" o sulla lotta "contro(?) la violenza sugli animali"...Cohen ha fatto ironia mettendo insieme , rovesciandoli, tutti i principi tanto declarati della nostra "cultura perfetta"


Anonimo ha detto...

e mi ha fatto ridere!


gparker ha detto...

anche a me.


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