Uno dei pochi comici a fare un umorismo diverso, nuovo per certi versi e sicuramente interessante è Sascha Baron Cohen, inventore del personaggio Borat, e prima ancora di Ali G.
Il film in questione è un curiosissimo esperimento di comicità a metà tra il documentario e la candid camera. La trama è che Borat, reporter per la tv del Kazakistan va a fare un documentario in America per imaparare da loro cose che siano utili al suo paese, arrivato in America si innamora di Pamela Anderson e la va a cercare.
Il film è girato parte in maniera tradizionale e parte con telecamera nascosta o comunque senza comunicare alle persone che si tratta di un film o uno scherzo, ma spesso ingendo che sia un vero documentario della televisione del Kazakistan. Sascha Baron Cohen fa cose come entrare in un negozio d'antiquario e spaccare tutto, storpiare l'inno americano cantandolo ad un rodeo nel sud degli Stati Uniti, fa discorsi sessisti e antisemiti e corre nudo inseguendo un altro uomo nudo in un hotel e molto altro e le reazioni dei presenti non sono sempre quelle che ci si aspetterebbe. L'attore ha rischiato seriamente di essere menato più di una volta (ha tentato di mettere in un sacco Pamela Anderson) ed stato più volte denunciato, girava in alcuni stati anche un mandato di cattura a suo carico perchè era ritenuto da molti un terrorista.
Si vede così per l'ennesima volta un'America fatta di esaltati, conservatori, isterici, integralisti e ipocriti. Borat mette la gente di fronte a discorsi o atti assolutamente assurdi che ai loro occhi si giustificano con il fatto che è uno straniero anzi uno slavo.
In più c'è un autentico divertimento. Poche volte ho riso così tanto.


