Dopo essere stato cosceneggiatore e produttore di molti exploit di quest'anno cinematografico Judd Apatow torna dietro la macchina da presa con Molto Incinta.
In questa sede si è più volte cantato le lodi di Apatow (pur se con una certa moderazione) per come riesca a confezionare ottimi prodotti con una certa continuità e con un senso della personalità non frequente.
Il mondo di Apatow è quello dei nerd, nerd adolescenti (SuXbad), nerd cresciuti (Molto Incinta), nerd che sono dei freak (40 Anni Vergine) e via dicendo. Gli emarginati dalla società dei vincenti, un po' fenomeni da baraccone un po' pupazzoni, in gran parte artefici della loro situazione. Ma mentre spesso nella storia del cinema i nerd sono stati il grimaldello per molte commedie solitamente di stampo autoconsolatorio, nelle opere che portano il marchio Apatow è tutto il contrario, c'è un senso di empatia e di comprensione che va ben oltre uno sguardo pietoso.
Siamo di fronte finalmente ad un buon cinema (non eccezionale per carità) che fa a meno del tanto vituperato citazionismo e che guarda ad una dimensione autonoma non tanto dal punto di vista della regia quanto da quello della scrittura, dove sono presenti parecchie raffinatezze.
Un cinema che parlando di situazioni comiche tradizionali (la festa dei teenager o la burrascosa relazione forzata di un uomo e una donna completamente differenti) riesce a parlare anche d'altro, di umanità e di sentimenti.
Molto Incinta è un film canonico che si eleva decisamente sopra la media per la qualità della comicità, per la sua originalità e per gli inserti e le volontà più seriose.
C'è anche chi ne critica l'ideologia a sfondo cristiano/anti-abortista. Sinceramente devo dire che non l'ho vista, cioè i protagonisti non vogliono abortire però non mi è sembrato che più di quello ci sia molto. Ad ogni modo (come da polemica già espletata sul blog in questione) non ritengo che una qualsiasi ideologia di un'opera abbia poi influenza sul giudizio inerente la sua qualità. Altrimenti La Passione di Cristo...........
In questa sede si è più volte cantato le lodi di Apatow (pur se con una certa moderazione) per come riesca a confezionare ottimi prodotti con una certa continuità e con un senso della personalità non frequente.
Il mondo di Apatow è quello dei nerd, nerd adolescenti (SuXbad), nerd cresciuti (Molto Incinta), nerd che sono dei freak (40 Anni Vergine) e via dicendo. Gli emarginati dalla società dei vincenti, un po' fenomeni da baraccone un po' pupazzoni, in gran parte artefici della loro situazione. Ma mentre spesso nella storia del cinema i nerd sono stati il grimaldello per molte commedie solitamente di stampo autoconsolatorio, nelle opere che portano il marchio Apatow è tutto il contrario, c'è un senso di empatia e di comprensione che va ben oltre uno sguardo pietoso.
Siamo di fronte finalmente ad un buon cinema (non eccezionale per carità) che fa a meno del tanto vituperato citazionismo e che guarda ad una dimensione autonoma non tanto dal punto di vista della regia quanto da quello della scrittura, dove sono presenti parecchie raffinatezze.
Un cinema che parlando di situazioni comiche tradizionali (la festa dei teenager o la burrascosa relazione forzata di un uomo e una donna completamente differenti) riesce a parlare anche d'altro, di umanità e di sentimenti.
Molto Incinta è un film canonico che si eleva decisamente sopra la media per la qualità della comicità, per la sua originalità e per gli inserti e le volontà più seriose.
C'è anche chi ne critica l'ideologia a sfondo cristiano/anti-abortista. Sinceramente devo dire che non l'ho vista, cioè i protagonisti non vogliono abortire però non mi è sembrato che più di quello ci sia molto. Ad ogni modo (come da polemica già espletata sul blog in questione) non ritengo che una qualsiasi ideologia di un'opera abbia poi influenza sul giudizio inerente la sua qualità. Altrimenti La Passione di Cristo...........
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