2017/2018

2016/2017

2015/2016

2014/2015

2013/2014

2012/2013

2011/2012

2010/2011

2009/2010

2008/2009

2007/2008

2006/2007

2005/2006

2004/2005

29.11.05

Broken Flowers (id., 2005)
di Jim Jarmusch

Parla un non amante di Jarmusch.
Il film inizia in pieno stile dell'autore, abbastanza soporifero e volutamente poco accattivante. Fortunatamente la trama, per come si dispiega, rende tutto un po' più vivo, i viaggi di Don alla ricerca della fantomatica madre fanno subito pensare alle vite parallelle, lo straniamento di ritrovare le persone conosciute anni prima ora che conducono altre vite è reso benissimo ed affascina. Belle anche le caratterizzazioni delle ex, tutte sul filo del grottesco ma senza mai esagerare. Il film dunque procede un po' sul filo dell'incertezza tra l'inutile, l'ispirato ed il grottesco fino a poco dal termine, quando senza colpi di scena o rapide accelerazioni di eventi (come fanno i Dardenne o Zonca o Moodysson), Jarmusch riesce a tirare le fila di tutto il film, finalmente il personaggio di Bill Murray acquista tutto d'un botto uno spessore, delle emozioni, diventa interessante insomma. Quel finale perfetto e risolutivo degli intenti del film, nella sua volontà di non risolvere la trama, mi ha indotto decisamente a riconsiderare tutto. Durante la proiezione pensavo che tempo una settimana mi sarei dimenticato di questo film e invece ora non lo credo più.
Bill Murray interpreta sempre lo stesso personaggio, dalla sua rivalutazione in Lost In Translation è riuscito a staccarsene con difficoltà (e già aveva problemi a non fare personaggi cinici). Questa volta è un uomo cinico, di poche parole, che veste sempre uguale. Che strano.
Però come ho già detto Jarmusch riesce a tirare le fila di tutto nella lunga sequenza finale, tirando suori un'umanità insospettata a tutti i personaggi in gioco, a quel punto si che avrei voluto il film andasse avanti! E invece è finito. Chiaramente questa cosa mi ha comprato subito.
Altra cosa che ho apprezzato tantissimo è la volontà del regista di fidarsi dello spettatore (e di se stesso) ciecamente. Jarmusch non spiega nulla ma tutto si capisce, non insiste sui particolari ma tutti li notano ugualmente, non affida la spiegazione delle cose ai dialoghi ma sembra quasi le voglia trascurare o nascondere, tuttavia risultano evidenti ugualmente. Grande maestria davvero.
Incredibilmente a suo agio ed in parte Sharon Stone.





11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehi che cazzo significa sta recensione? Sei andato al cinema con Pietruccio e NON MI HAI CHIAMATO?????


gparker ha detto...

No no chiariamo.
Ho mandato un SMS a Pietruccio e a Vale (a te no perchè mi sembrava di non avertene parlato, ma forse mi sbaglio) spiegando che ero venuto a sapere di non poter portare gente.
Altrimenti non avrei mancato di avvertirti.


Anonimo ha detto...

Vabbene... Ti credo, anche perchè continuando questa conversazione avrei finito per fare il Valerio...


Anonimo ha detto...

che vuol dire?


Anonimo ha detto...

Che cominciavo a rompere le palle al mio interlocutore...


Anonimo ha detto...

ma non è mai ,MAI, successo!


gparker ha detto...

MAI!


gparker ha detto...

Si praticamente è un salottino de amici, ma ti garantisco che da controlli incrociati e SOFISTICATISSIMI metodi di rilevazione c'è anche parecchia gente che nessuno conosce...


Anonimo ha detto...

bravo Uccio, suscettibile,ecco.
benvenido tra nosotros


Anonimo ha detto...

Beh, devo ricreare un personaggio virtuale che sia credibile... Noblesse Obligè tanto per aggiungere una fregnaccia che non c' entra nulla....


p.s. Si è vero Valerio non scassa mai le palle sono io che non l' ho mai capito... Che amico di merda....


Alberto ha detto...

A me il film non è piaciuto quasi per nulla.
Jarmusch si coccola tutto compiaciuto un cast stellare, li fa recitare 4 storie sconnesse e banali e stereotipate (la donna troppo ricca e infelice, la donna povera e rozza, la schizzata, la ragazza madre) e, sorbendoci la faccia scocciata di Murray (chi, tra di noi non è un miliardario che ha solo del tempo da buttare a girare gli Stati Uniti a commiserare le sue vecchie amanti ?) alla fine non ci dà neppure la soddisfazione di un finale. Pessimo. Un film da cestinare travestito da film d'autore.


Creative Commons License
...ma sono vivo e non ho più paura! by Gabriele Niola is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Unported License.