Dopo 4 anni di lavoro ed integrazione finalmente vediamo i frutti di quella fusione avvenuta nel 2006 tra Disney e Pixar. Si vede la longa mano di John Lasseter dietro questo nuovo, vecchio film Disney, così pieno di elementi moderni e complessi e al tempo stesso così smaccatamente classico e ortodosso che solo qualcuno di esterno poteva farlo così.
C'è una principessa da salvare, un eroe sbruffone dalla vita avventurosa, una matrigna malvagia, un regno con castello, un bosco, spalle comiche e numeri musicali. Ci sono anche le classiche scene madri: il momento romantico sul lago con luminarie varie, il momento musicale corale con numeri comici, il momento di fuochi d'artificio finali e quello intermedio di magia.
Eppure Rapunzel è in tutto e per tutto un film moderno. Perchè nelle pieghe di una storia classica si inseriscono dinamiche contemporanee. Nonostante quel che sembri i ruoli sono molto sbilanciati, la principessa non è solo la protagonista (come era Biancaneve o La Bella Addormentata) ma l'eroina vera e propria anche delle scene d'azione, in tutto e per tutto artefice del proprio destino. Sa quel che vuole e se lo va a prendere ma con un'incertezza e un desiderio ardente che le impediscono di diventare eroina distante.
Dalla Pixar sembra venire anche un character design assolutamente fuori dal normale, specie per il camaleonte spalla (muto, quanto tempo era che non c'era una spalla muta?) e la stessa Rapunzel, dotata di occhi grandissimi, piedi sempre scalzi e una bellezza che nulla ha di acquietante (come ci aveva abituato una pessima Disney), ma anzi è in grado di essere accattivante ed empatica. Come fuori dal normale del resto è la "recitazione" dei personaggi. Si guardi alla fine del film il volto che fa il servitore che comunica ai regnanti il ritorno della figlia. Quanto è lontano da quelle espressioni terrorizzate dei giocattoli di Toy Story 3 nell'inceneritore?
Ma è nella sceneggiatura di Dan Fogelman (coautore di Cars) la vera complessità, specie nel rapporto con la matrigna, ovvero il personaggio malvagio, la donna che ha intrappolato la protagonista nella torre e che si finge sua madre sostenendo di tenerla reclusa per il suo bene, che si misura tutta la complessità del film. La matrigna professa amore a piede sospinto e in maniera così convincente che in più di un momento si ha l'impressione che sia un sentimento autentico. Inganna lo spettatore come la protagonista e mostra come il massimo del male spesso si nasconda e bene dietro il massimo del bene apparente: la mamma.
C'è una principessa da salvare, un eroe sbruffone dalla vita avventurosa, una matrigna malvagia, un regno con castello, un bosco, spalle comiche e numeri musicali. Ci sono anche le classiche scene madri: il momento romantico sul lago con luminarie varie, il momento musicale corale con numeri comici, il momento di fuochi d'artificio finali e quello intermedio di magia.
Eppure Rapunzel è in tutto e per tutto un film moderno. Perchè nelle pieghe di una storia classica si inseriscono dinamiche contemporanee. Nonostante quel che sembri i ruoli sono molto sbilanciati, la principessa non è solo la protagonista (come era Biancaneve o La Bella Addormentata) ma l'eroina vera e propria anche delle scene d'azione, in tutto e per tutto artefice del proprio destino. Sa quel che vuole e se lo va a prendere ma con un'incertezza e un desiderio ardente che le impediscono di diventare eroina distante.
Dalla Pixar sembra venire anche un character design assolutamente fuori dal normale, specie per il camaleonte spalla (muto, quanto tempo era che non c'era una spalla muta?) e la stessa Rapunzel, dotata di occhi grandissimi, piedi sempre scalzi e una bellezza che nulla ha di acquietante (come ci aveva abituato una pessima Disney), ma anzi è in grado di essere accattivante ed empatica. Come fuori dal normale del resto è la "recitazione" dei personaggi. Si guardi alla fine del film il volto che fa il servitore che comunica ai regnanti il ritorno della figlia. Quanto è lontano da quelle espressioni terrorizzate dei giocattoli di Toy Story 3 nell'inceneritore?
Ma è nella sceneggiatura di Dan Fogelman (coautore di Cars) la vera complessità, specie nel rapporto con la matrigna, ovvero il personaggio malvagio, la donna che ha intrappolato la protagonista nella torre e che si finge sua madre sostenendo di tenerla reclusa per il suo bene, che si misura tutta la complessità del film. La matrigna professa amore a piede sospinto e in maniera così convincente che in più di un momento si ha l'impressione che sia un sentimento autentico. Inganna lo spettatore come la protagonista e mostra come il massimo del male spesso si nasconda e bene dietro il massimo del bene apparente: la mamma.
14 commenti:
non ho visto il film ma ti volevo dire che sei diventato davvero davvero bravo a recensirli. questa recensione nella sua ultima parte mi ha molto colpito. bravo gparker!
grazie!
Un regalo in più a Natale!
Non ricordo più quella cosa che diceva smempre la matrigna ... tipo "senti a mamma vai a nanna" o una cosa simile ... uffa, volevo dirla a mia madre oggi quando mi ha telefonato per dirmi di non uscire di casa "perchè piove"!!
Flavia.
Ma è adatto anche agli infanti o è destinato ad un target adulto?
se si considera che molti bambini sono rimasti traumatizzati dalla fuga di bambi, a cui muore la mamma e dalla matrigna di biancaneve, penso che Rapunzel possa essere adatto dai 6/7 in su! ma non so come siano i bambini di 5 anni odierni...quindi forse anche loro? i disegni sono strepitosi e le bambine avranno pane per i loro denti a sognar di capelli e acconciature, fiori e castelli...senza dover imparare che solo il principe azzurro ti salva! :D
K
Secondo me la sua forza sta proprio nell'essere adattissimo ai bambini, anche ai più piccoli. È davvero la classica fiaba disney. Con in più l'altro livello di lettura.
Devo ammettere di non aver visto gran parte dei film d'animazione Disney degli ultimi venti anni...
Quali sono questi pessimi film Disney a cui ti riferisci?
Per praticità copio e incollo
Pocahontas
The Hunchback of Notre Dame
Hercules
Mulan
Tarzan
Fantasia 2000
Dinosaur
Atlantis: The Lost Empire
Treasure Planet
Brother Bear
Home on the Range
Chicken Little
Meet the Robinsons
Bolt
The Princess and the Frog
Cioè non ne hanno imbroccato uno...
Però in Tarzan qualcosa da prendere c'è.
Fantasia 2000 è un film veramente bello. L'unico difetto che ha è quello di avere avuto come precedente un capolavoro come il primo Fantasia, senno sarebbe stato acclamato da tutti.
Meno male che non ci hai messo dentro "Le follia dell'imperatore", forse il più comico film della Disney degli ultimi 10 anni: semisconosciuto, ma da rivalutare alla grande. Qualcuna sa com'è il seguito e se ne vale la spesa?
Hai cancellato il commento di tua mamma "Gabriellino non lo penserai mica sul serio?!"?
Cmq no-no-no, non ci sto a Tarzan e Hercules nella lista nera.
dai dai
non sono come La carica dei 101
Ho capito, hai tirato in ballo "La carica dei 101"...LA CODA GELATA...!
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