FUORI CONCORSO
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2010
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2010
In un tempo in cui il cinema italiano produceva molti più film di quanti non ne produca oggi e in cui i suddetti film spaziavano tra generi diversi (dalla commedia, al comico, al western, all'autoriale, allo storico e all'horror), una casa di produzione era identificabile con il cinema stesso: la Titanus. A dirigerla negli anni d'oro del nostro cinema è stato Goffredo Lombardo, un uomo d'avventura, appassionato di pesca subacquea e finito a fare cinema per volontà del padre, il fondatore dell'azienda Gustavo Lombardo. In questa professione intrapresa per diritto di famiglia Lombardo ha portato l'audacia delle sue avventure marine, il rischio e il piacere per la grande impresa, oltre ad una conoscenza non comune dei meccanismi del cinema. E' rimasta celebre la storia produttiva difficoltosa di Il gattopardo, uno dei suoi più grandi successi ma anche il film che con i suoi costi esorbitanti rischiò di farlo fallire.
I numeri dei film di Tornatore non possono che essere eccezionali e così anche per un documentario apparentemente semplice, centrato su una figura importante e arricchitto dalle dichiarazioni e dai racconti di moltissimi uomini di cinema italiano che hanno lavorato con lui o lo hanno conosciuto, non ha potuto che pensare in grande. Talmente in grande che alla presentazione effettuata al Festival di Venezia il film non era completo. Diverse infatti sono stati i momenti in cui compariva il cartello "scena mancante" a sostituire le parti non finite che saranno pronte all'uscita del DVD.
Nonostante le mancanze tuttavia si comprende subito quale sia l'idea di "racconto storico" che Tornatore cerca di profondere. Con una fotografia non comune per i documentari cinematografici (ma ancora una volta i mezzi erano quelli del kolossal), il regista mischia con intelligenza le testimionianze di Verdone, Squitieri, Loren, Lancaster, Scola, Argento e moltissimi altri assieme alle immagini dei film da loro realizzati per la Titanus che scorrono sullo sfondo.
Ma anche lo snodarsi delle testimonianze, diviso per temi (la personalità, i film, la famiglia, l'affaire Gattopardo...), sembra essere un percorso di ricostruzione dell'identità debitore di quelle ricostruzioni umane tipiche dei film di Orson Welles. Lombardo come mr. Arkadin o come Charles Foster Kane, un uomo su cui si sa poco e su cui si indaga a partire da mille piccoli indizi, racconti, oggetti e misteri.
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