Ma si devono cimentare proprio tutti con il fantasy?
Eragon ha un solo grosso problema (anzi due se contiamo anche l'edizione italiana dove il drago è doppiato da Ilaria D'Amico (davvero, perchè facciamo queste cose? C'è qualcuno che le apprezza? Si può fare un sondaggio tipo su Repubblica.it a questo proposito?)): il suo autore.
Ma in questo caso non parlo del regista (un mero esecutore che si limita a copiare pari pari le soluzioni visive di Peter Jackson (ma si può fare?)), parlo dell'autore del libro Christopher Paolini, scrittore prodigio che a 22 anni sta facendo grandi soldi con i libri fantasy di questa serie (credo si tratti di una trilogia di cui Eragon è il secondo libro).
Ora il problema con Paolini è sostanzialmente che è americano. Non voglio mettermi a fare razzismo ma semplicemente constatare come le forme narrative americane non si adattino al genere fantasy, tradizionalmente terra di conquista inglese. Con questo non voglio nemmeno dire che gli americani non possono fare del buon fantasy, dico solo che secondo me le forme narrative americane non sono adatte allo scopo. Dunque può pure saltare fuori che ci sono dei grandissimi scrittori di fantasy americani, ma dubito che applichino quello stile narrativo.
Di che stile sto parlando? Delle dinamiche tipicamente filmiche che Paolini trasferisce su carta, dei protagonisti eroi in formazione, di figure pseudopaterne che fanno da mentore, di personaggi che hanno commesso un grave errore in passato e hanno "la seconda occasione" (vero topos americano), del classicissimo scontro finale con il grande mostro, degli antagonisti che incarnano sempre il "male assoluto", di elementi utili alla soluzione finale che vengono anticipati a metà racconto nella parte: "formazione del giovane" e delle eterne figure in cerca di riscatto che lo troveranno matematicamente nonstante la diffidenza generale. Insomma la narrazione americana classica.
Ecco vederla applicata al fantasy non mi è piaciuto, perchè, almeno per come lo conosco, è un genere che nutre le sue figure archetipe di una complessità necessariamente diversa.
Un buon metro di paragone può essere la differenza con Le Cronache Di Narnia, film di poche pretese ma basato su solidi romanzi inglesi, nulla di eccessivamente complesso (almeno la resa cinematografica) ma una narrazione sostanzialmente diversa da Eragon.
E comunque anche all'interno di una dimensione americana Eragon è narrato di schifo.
TOP SCORE a cura di Compatto:
Lo score di Eragon è composto da Patrick Doyle, famoso per aver musicato tutti i film di Kenneth Branagh tra cui Frankenstein e Henry V (decisamente gli score migliori).
Doyle è stato scelto sicuramente per il suo ottimo lavoro nel musicare il film Harry Potter e il Calice di Fuoco, non era facile sostituire John Williams, ma lui ci è riuscito benissimo.
L’approccio di Doyle a questo score è orchestrale (fatta eccezione per i timpani che sono elettronici) le melodie sono epiche ed eroiche, effettivamente questo score non ha nè deluso, nè sorpreso, era proprio come ce lo si aspettava, per molti è stata una scoperta, per altri una conferma della bravura di Doyle.
Il tema principale di Eragon viene ripetuto moltissime volte, ma è così innocuo che non dispiace mai sentirlo, lo score di Eragon, come anche quello di Frankenstein puntava molto sull’azione in cui Doyle è ben portato (basta sentire Battle for Varden, la traccia migliore dell’album), nonostante ciò non mancano le traccie drammatiche che definisco classiche e belle in puro stile fantasy. Congratulazioni a Patrick Doyle, ora aspettiamo tutti con ansia il film The Last Legion solo per sentire il suo score.
LE TECNOLOGIE DEL FILM
Eragon ha un solo grosso problema (anzi due se contiamo anche l'edizione italiana dove il drago è doppiato da Ilaria D'Amico (davvero, perchè facciamo queste cose? C'è qualcuno che le apprezza? Si può fare un sondaggio tipo su Repubblica.it a questo proposito?)): il suo autore.
Ma in questo caso non parlo del regista (un mero esecutore che si limita a copiare pari pari le soluzioni visive di Peter Jackson (ma si può fare?)), parlo dell'autore del libro Christopher Paolini, scrittore prodigio che a 22 anni sta facendo grandi soldi con i libri fantasy di questa serie (credo si tratti di una trilogia di cui Eragon è il secondo libro).
Ora il problema con Paolini è sostanzialmente che è americano. Non voglio mettermi a fare razzismo ma semplicemente constatare come le forme narrative americane non si adattino al genere fantasy, tradizionalmente terra di conquista inglese. Con questo non voglio nemmeno dire che gli americani non possono fare del buon fantasy, dico solo che secondo me le forme narrative americane non sono adatte allo scopo. Dunque può pure saltare fuori che ci sono dei grandissimi scrittori di fantasy americani, ma dubito che applichino quello stile narrativo.
Di che stile sto parlando? Delle dinamiche tipicamente filmiche che Paolini trasferisce su carta, dei protagonisti eroi in formazione, di figure pseudopaterne che fanno da mentore, di personaggi che hanno commesso un grave errore in passato e hanno "la seconda occasione" (vero topos americano), del classicissimo scontro finale con il grande mostro, degli antagonisti che incarnano sempre il "male assoluto", di elementi utili alla soluzione finale che vengono anticipati a metà racconto nella parte: "formazione del giovane" e delle eterne figure in cerca di riscatto che lo troveranno matematicamente nonstante la diffidenza generale. Insomma la narrazione americana classica.
Ecco vederla applicata al fantasy non mi è piaciuto, perchè, almeno per come lo conosco, è un genere che nutre le sue figure archetipe di una complessità necessariamente diversa.
Un buon metro di paragone può essere la differenza con Le Cronache Di Narnia, film di poche pretese ma basato su solidi romanzi inglesi, nulla di eccessivamente complesso (almeno la resa cinematografica) ma una narrazione sostanzialmente diversa da Eragon.
E comunque anche all'interno di una dimensione americana Eragon è narrato di schifo.
TOP SCORE a cura di Compatto:
Lo score di Eragon è composto da Patrick Doyle, famoso per aver musicato tutti i film di Kenneth Branagh tra cui Frankenstein e Henry V (decisamente gli score migliori).
Doyle è stato scelto sicuramente per il suo ottimo lavoro nel musicare il film Harry Potter e il Calice di Fuoco, non era facile sostituire John Williams, ma lui ci è riuscito benissimo.
L’approccio di Doyle a questo score è orchestrale (fatta eccezione per i timpani che sono elettronici) le melodie sono epiche ed eroiche, effettivamente questo score non ha nè deluso, nè sorpreso, era proprio come ce lo si aspettava, per molti è stata una scoperta, per altri una conferma della bravura di Doyle.
Il tema principale di Eragon viene ripetuto moltissime volte, ma è così innocuo che non dispiace mai sentirlo, lo score di Eragon, come anche quello di Frankenstein puntava molto sull’azione in cui Doyle è ben portato (basta sentire Battle for Varden, la traccia migliore dell’album), nonostante ciò non mancano le traccie drammatiche che definisco classiche e belle in puro stile fantasy. Congratulazioni a Patrick Doyle, ora aspettiamo tutti con ansia il film The Last Legion solo per sentire il suo score.
LE TECNOLOGIE DEL FILM
22 commenti:
..tanto l'avrei evitato a prescindere
dopo tolkien e la saga di dragonlance il fantasy è morto....quando finalmente faranno un film sulle "cronache" o sulla triloga dei gemelli sarò per la seconda volta l'uomo più felice del mondo..ho letto un capitolo di eragon.....una vaccata
Salve sono Torpedo Gomez, il vostro nuovo amico.
Il film su un capitolo della saga di Dragonlance si sta facendo. E' ufficiale.
Mi spiace Mariolone, ma qui non sono d' accordo. Dragonlance fa schifo. Piace perchè c' è un personaggio interessante che è Raistlin Majere, per il resto è robaccia da giornalaio.
Concordo in pieno gp, il fantasy scritto dagli americani fa schifo, tutto, non si salva nulla. Ne ho letti di tutti i tipi di loro romanzi e non si possono guardare.
Oggi come oggi alcuni autori europei ricominciano a cimentarsi con il genere. Tuttavia io credo che il genere fantasy si sia spostato e perfezionato non nella letteratura o nel cinema bensì nella musica e nei videogiochi (come dire: secondo me viene meglio nella musica e nei videogiochi parlare di fantasy)...
p.s. Chiudo con una provocazione a tutti i fan del genere fantasy sul web: GEORGE R.R. MARTIN fa schifo, è una zozzeria tutta americana. Se cercate su google questo nome e trovate questo mio commento venite pure ad insultarmi, vi aspetto con ansia.
Compatto su una cosa hai ragione, dopo aver visto il trailer di The Last Legion, in effetti solo per lo score lo si può aspettare...
franco ti sei appena fatto due nemici mortali.....pensa un pò a me raistilin è quello che piace meno....preferisco caramon...niola che sai di preciso sul film????sulla musica ed i videogiochi concordo pienamnte...nei vari mmorg,che purtroppo hanno quasi soppiantato tutto il cartaceo,ci sono dei server dedicati al roleplaying esclusivo...c'ho provato una volta su wow....un taglio,ma poco funzionale se sei un hard core gamer
no mi dispiace non so altro
quno uscirà io andrò al cinema vestito da caramon e il ra da Laurana
ma come puoi amare una serie infinita di libri ideata da due vecchie babbione mentre giocavano a dei giochi di ruolo!
Il fantasy viene dalla mitologia nord-europea dalla cultura celtica, vichinga o che dir si voglia. Prende spunto da favole miti e tradizioni del nord europa, e dalla cultura epica del medio evo! Quelle sono dell' Iowa e del Wyoming per dio! Non sanno neanche cosa sono queste cose! Sono cresciute a pane e "Dallas", per questo scrivono solo orribili soap opera!
il secondo nemico mortale chi è? Il Ra? "Torpedo Gomez"?
esatto....e cmq solo i libri scritti da loro due...gli altri autori li rinnego....guarda una delle cose belle e che ci ritrovo dei meccanismi sperimentati in anni di gdr cartacei...e poi ci sono cresciuto cazzo...in ogni momento topico della mia esistenza me li sono riletti..e ancora oggi mi commouvo quando il flint il vecchio nano bisbetico muore d'infarto...
Io salvo solo Conan Il Barbaro, La Saga Di Elric Di Melnibonè (perche Moorcock è un grande scrittore) e Tolkien. Tutto il resto è noia maledetta noia...
anche la fanta storia di turtledove non è male...seconda guerra mondiale interrota da sbarco alieno....chissà perchè nessuno mai ha pensato ad un film
Perchè è robetta secondo me. Libri da giornalaio. Il solo Harry Potter vale molto + di tutti i libri di cui abbiamo parlato.
Il mio motto è: Basta con gli elfi e con i lunghi viaggi per sconfiggere il male, inseguiti da uomini vestiti di nero! Sono trent' anni che ci rompete i coglioni co sta storia!
Ma qualcuno li ha letti i due libri di paolini,se han storpiato la sua storia con il film non è mica colpa sua.Ho visto il film e rispetto al signore degli anelli mi son detto beh se non altro a primo impatto non mi volevo tagliare le vene come con la compagnia dell'anello,però cmq ero con l'amaro in bocca come qualsiasi film di cui se ne legge il libro in anticipo,ci si aspetta sempre di più.Però c'erano molte cose che non mi quadravano rileggendo il libro ho notato che effettivamente la storia di paolini è stata notevolmente modificata addirittura la crescita del drago,il viaggio le battaglie la morte di brom di durza e pure i confronti con l'elfa e murtagh.Si potrebbe dire che piuttosto il film è ispirato al libro ma totalmente reinterpretato .. in peggio.Poi dire che tolkien è un genio e dire che paolini lo e' solo per gli americani (il racconto l'ha scritto a 14 anni cmq..)mi sembra eccessivo.Tolkien cosa aveva di speciale forse e' stato il primo ma il raccontio era anche di una pesantezza inaudita pagine di descrizioni inutili che erano veramente insopportabili da leggere dinastie di gente che ti dimeticavi dopo 2 capitoli..L'unica cosa di paolini e che effettivamente ormai la gente sa cosa ci si deve aspettare e si intuisce spesso e volentieri,ma non tanto banalmente,poi se proprio si vuol dire che ha copiato la storia è un mix del signore degli anelli(forse per le razze e i paesaggi ma direi classico fantasy) e dragonheart(rapporti fra draghi umani molto simile).Riguardo poi harry potter la lettura è lo stile di scrittura è molto simile a quella di paolini i film realizzati indiscutibilmente piu fedelmente con tagli netti forse ma non cambiamenti di storia ...
Del film deluso ma dei libri restano fra i miei preferiti fantasy.
Non dimantichiamo Terry Brooks, i suoi primi libri erano eccezionali.
I libri non li ho letti e non faccio fatica ad immaginare che siano molto meglio del film. Quello che a me non è piaciuta però è proprio il fondamento della struttura della storia.
Cioè le dinamiche che si instaurano tra i personaggi e il modo di trattarli che credo proprio siano i medesimi che nel libro. Parlo delle dinamiche allievo/mentore, riscatto/seconda opportunità ecc. ecc.
Insomma proprio la base del racconto e non il suo sviluppo che non metto in dubbio sia stato cambiato rispetto al libro.
non sono molto d'accordo con la tua recensione... ritengo che come film Eragon una sufficienza se la guadagni, per gli effetti speciali e per la bravura di alcuni degli attori (Irons su tutti). se però consideriamo che il film doveva essere tratto da un libro allora le cose cambiano: il libro è totalmente diverso, quindi è inutile prendersela col povero Paolini (la cui unica colpa è aver accettato il copione propostogli da Fangmeier). sul doppiaggio di Ilaria D'Amico stendiamo un velo pietoso: non avevo mai visto un drago con la voce da gallina!!!
Penso sempre che gli effetti speciali debbano essere al servizio del film. Se sono stupendi ma in un film che non ha un perchè allora sono ininfluenti. Idem dicasi per gli attori.
Non mi sono trovato davanti ad interpretazioni sconvolgenti che risollevassero il film dal baratro.
Insomma io trovo che il cuore del film sia altrove, nel suo insieme, nei suoi intenti e in come riesce a mettere insieme le singole parti. Se qui fallisce allora le singole parti possono anche essere eccezionali, poco conta.
Mi sono fermata qui a leggere:
"Ma si devono cimentare proprio tutti con il fantasy?
Eragon ha un solo grosso problema [...]: il suo autore. Ma in questo caso non parlo del regista[...]parlo dell'autore del libro Christopher Paolini, scrittore prodigio che a 22 anni sta facendo grandi soldi con i libri fantasy di questa serie (credo si tratti di una trilogia di cui Eragon è il secondo libro)"
Perchè si vede che la gente sa parlare a vanvera.
Se NON hai letto i libri non puoi capire che i libri erano veramente belli e che è il film ad essere un flop completo perchè non centra quasi nulla con la storia reale.
Non ho altro da dire se non LEGGI I LIBRI PRIMA DI APRIRE BOCCA SOLO PER DAR ARIA ALLA SCATOLA CRANICA (ahimè vuota)
A me Eragon nn dispiace(il libro nn l'ho ancora letto x cui nn posso fare il paragone)e anke se fossi l'unica persona sulla faccia della Terra a pensarla così lo dico:la voce del drago io la adoro!Quand'ho visto il film-avendo letto solo l'inizio del libro-nn sapevo né ke parlasse né tantomeno ke fosse femmina e Qand'ho sentito la voce mi ha ispirato istintivamente simpatia!Ma poi scusate...se vogliamo parlare D voci VERAMENTE assurde...ma dico l'avete sentito il leone D Narnia???!!!Quello sì ke ha una voce da sfigato,nn sembra x niente un leader,sembra un rinc********o!!!P.S.A me la > parte dei film fantasy piacciono apparte Narnia e il Signore degli Anelli xké nn C ho trovato 1 straccio D xsonaggio accattivante!___!Ke delusione!!!W la Bussola d'Oro!!!
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