Poesia, rarefazione, quasi totale assenza di dialoghi e molto simbolismo. Un film di Kim Ki-Duk. E non è facile fare un film così, solo che una volta abituatisi allo stile e soprattutto una volta visto Ferro 3, si pretende e non basta più che il regista riesca a fare un film quasi senza dialoghi puntando smaccatamente sulle allusioni poetiche.
L'Arco non è male, ha una struttura che si basa sulla ripetizione, almeno per la prima parte. Il vecchio prende dei pescatori, questi si mettono a pescare sulla barca, fanno i cretini con la ragazza, lui gli tira una freccia, poi si fanno prevedere il futuro, si incazzano lui li caccia e la notte dopo aver fatto il bagno alla ragazza le prende la mano. Questo si ripete 3 o 4 volte, ma lo ripeto senza noia, fino all'arrivo del ragazzo che cambia la prospettiva di vita alla giovane prigioniera.
Un personaggio ambiguo il vecchio sul quale il regista non da valutazioni, al massimo un po' di pietà, come in fondo mi sembra più giusto.
La forza del film, e questo non è difficile da intuire, è la musica, bellissima. La trovata dell'arma trasformata in strumento è bella (peccato però che nè il vecchio nè la ragazza abbiano mai suonato uno strumento nella loro vita e che questo si veda quando fingono di suonare l'arco), in special modo è bello il suono che quello strumento dovrebbe fare. La presenza ossessiva della musica poi dà una mano in alcuni punti a Ki-Duk trasformando alcune sequenze senza dialoghi in dei videoclip (ma senza motaggio serrato).
Alla fine entro, mi vedo queste metafore poetiche, che sono convincenti, un po' di immagini veramente belle, a tratti anche un po' di emozioni di quelle base proprio, e dopo un'ora e mezza sono fuori. Ma che voglio di più? Mi sembra quasi una dimensione cinematografica industriale anni '30, quella che non mi interessa che fanno vado al cinema, quel che c'è c'è. E a me piace, mi sembra la vera anima del cinema, l'intrattenimento per l'intrattenimento.
L'Arco non è male, ha una struttura che si basa sulla ripetizione, almeno per la prima parte. Il vecchio prende dei pescatori, questi si mettono a pescare sulla barca, fanno i cretini con la ragazza, lui gli tira una freccia, poi si fanno prevedere il futuro, si incazzano lui li caccia e la notte dopo aver fatto il bagno alla ragazza le prende la mano. Questo si ripete 3 o 4 volte, ma lo ripeto senza noia, fino all'arrivo del ragazzo che cambia la prospettiva di vita alla giovane prigioniera.
Un personaggio ambiguo il vecchio sul quale il regista non da valutazioni, al massimo un po' di pietà, come in fondo mi sembra più giusto.
La forza del film, e questo non è difficile da intuire, è la musica, bellissima. La trovata dell'arma trasformata in strumento è bella (peccato però che nè il vecchio nè la ragazza abbiano mai suonato uno strumento nella loro vita e che questo si veda quando fingono di suonare l'arco), in special modo è bello il suono che quello strumento dovrebbe fare. La presenza ossessiva della musica poi dà una mano in alcuni punti a Ki-Duk trasformando alcune sequenze senza dialoghi in dei videoclip (ma senza motaggio serrato).
Alla fine entro, mi vedo queste metafore poetiche, che sono convincenti, un po' di immagini veramente belle, a tratti anche un po' di emozioni di quelle base proprio, e dopo un'ora e mezza sono fuori. Ma che voglio di più? Mi sembra quasi una dimensione cinematografica industriale anni '30, quella che non mi interessa che fanno vado al cinema, quel che c'è c'è. E a me piace, mi sembra la vera anima del cinema, l'intrattenimento per l'intrattenimento.
15 commenti:
OHHHH che bella recensione che ha scritto signor gparker.... Mi piacerebbe venire al cinema con lei, deve essere così sensibile e acculturato....
Grazie grazie. Forse un giorno capiterà...
Forse.
non vedo l' ora.... Il desiderio di conoscerla supera il desiderio della carne....
questo ignoto commentatore...
è come l'ammiratore segreto o il ladro gentiluomo... non credi Parker?
una figura, intrigante e misteriosa. Quel tocco di avventura ottocentesca che ci voleva per il mio blog.
MA NOI SAPPIAMO CHI é VERO RAGAZZI?? NOI TUTTI SAPPIAMO CHI C'é DIETRO LA MASCHERA?? ( no,forse non è LUI, ma è più forte di me...)
SIIIII sono un ammiratore segreto....!!!!
non mi azzerderei mai!
però sarebbe interessante come scena. novecentesca.
si.direi.
Fosse un film di puro intrattenimento come scrivi, non sarebbe male. Purtroppo le "metafore petiche" non sono affatto convincenti (la nave che affonda, per esempio, via) e che le "immagini belle" sono in parte immagini davvero belle, ma in parte immagini forzatamente belle, di un kitsch fastidioso (in generale accade tutte le volte che il vecchio suona l'arco). Sì, lo so, mi ripeto.
Si è un po' trito, ma alla fine mi dà sempre l'idea che ci stia, anche quando alla fine la barca li insegue e poi affonda, cosa che quasi mi ricordava Christine...
Christine La Macchina Infernale???
Però c'è come un senso di incompiuto. I propositi, la forma e la finalità più o meno è la stessa di Ferro3 eppure non c'è lo stesso impatto. O no?
ne sono lieto.
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