La verità, diciamocelo, è che questo film doveva venire uno schifo. Troppo il successo del precedente, troppo alto il budget per non portare con sè forti vincoli, troppe le teste che vogliono entrare nel business e partecipare al sicuro successo, troppi gli attori di primo piano coinvolti e troppo forte il bisogno di fare un film che piaccia a tutti.
Come già è capitato per buoni film quali I Pirati Dei Caraibi o Matrix, la voglia di sfruttare eccessivamente il successo si doveva risolvere in un film pessimo, fuori controllo, lungo e incomprensibile.
Invece Il Cavaliere Oscuro è grandissimo film, non un capolavoro da cineteca come poteva sembrare ad un certo punto della lunga attesa (è che 'sti trailer so' meglio dei film...), ma un'opera di certo migliore dell'episodio precedente.
Jonathan e Christopher Nolan realizzano lo script hollywoodiano perfetto, intriso di una chiara visione sia di mondo che di cinema. In due ore e mezzo non c'è un momento di stanca, i tanti attori di primo piano hanno tutti una parte consistente, c'è un cattivo formidabile e non si sente la mancanza di sangue, sconcezze e nudità (incredibile dato che c'è il Joker di mezzo).
Il film procede come ci si può attendere per opposizioni dialettiche e per figure paterne mancate (davvero volevate anche un apparato metaforico originale??). La doppiezza e il contrasto tra due facce della stessa medaglia è la cifra di tutto il film, dal più ovvio dualismo Wayne/Batman a quello più esplicito Batman/Harvey Dent per il ruolo di paladino, da quello più universale Batman/Joker (lato positivo e negativo del supereroismo) a quello finale tutto interno ad Harvey Dent/Due Facce. Dualismi che, com'è tipico della cultura occidentale, non possono giungere ad una sintesi mai ma convivono dando equilibrio e ordine al mondo (quando c'è uno ci deve sempre essere l'altro).
Lo spunto (alla lontana) è l'opera di Frank Miller Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro, ovvero interrogarsi su quale sia il ruolo del supereroe in una società moderna e cosa accada dal momento in cui esso comincia ad esistere.
Più volte il Joker sottolinea che è Batman con il suo solo esserci ad aver dato il via alla sua opera, a giustificare la sue stessa esistenza, fino al mitico: "You changed things" pronunciato nell'unica sequenza virtuosa e autoriale del film: un dialogo tra Batman e Joker in cui il primo è in piedi e il secondo è appeso per i piedi (altra dimostrazione dell'opposizione logica di cui si diceva) ma con una lenta rotazione della macchina da presa Nolan lo inquadra come fosse anch'egli in piedi. Fantastico.
L'unico dispiacere semmai è che Nolan oltre a porre l'eterna domanda "Che ruolo per un supereroe?" dà anche una risposta nel finale del film. Una risposta sufficientemente intelligente e aperta, ma pur sempre una risposta.
Ad ogni modo lo stile invisibile del regista raggiunge nuove vette. Il Cavaliere Oscuro è girato con una leggerezza di tocco straordinaria per l'epoca moderna, considerando anche le molte, moltissime scelte estetiche che Nolan fa in ogni sequenza.
Non c'è mai nulla di banale ma nemmeno nulla di onanistico o virtuoso, solo carrelli lenti orizzontali e un montaggio da accademia (che cede il passo solo nelle scene di colluttazione).
La metafora perfetta è la scena d'apertura da quel carrello iniziale fatto con l'elicottero verso la facciata del palazzo a tutto il montaggio della rapina. Essenziale. Perfetto. Cinematografico.
Ah! Quasi dimenticavo. Ledger come si era capito è un Joker formidabile. Formidabile. Nel complesso superiore a quello più tradizionalmente pop di Nicholson/Burton.
Ma non facciamo i ridicoli. Molto del merito va all'idea di trasformare il personaggio in un barbone, in un vero freak orrido (che è un po' la linea Nolan se si considera come ha reso poi Due Facce). Inoltre il doppiaggio italiano di Adriano Giannini scimmiotta tantissimo il padre (in certi punti sembra avere i toni di Giannini/Pacino) e ricalca il doppiaggio che fu fatto del Joker di Nicholson. Dunque nel complesso, a meno che non l'abbiate visto in originale (cosa che se fossi stato più serio avrei fatto), la prestazione è ingiudicabile se non con un sommario: bravo!
Come già è capitato per buoni film quali I Pirati Dei Caraibi o Matrix, la voglia di sfruttare eccessivamente il successo si doveva risolvere in un film pessimo, fuori controllo, lungo e incomprensibile.
Invece Il Cavaliere Oscuro è grandissimo film, non un capolavoro da cineteca come poteva sembrare ad un certo punto della lunga attesa (è che 'sti trailer so' meglio dei film...), ma un'opera di certo migliore dell'episodio precedente.
Jonathan e Christopher Nolan realizzano lo script hollywoodiano perfetto, intriso di una chiara visione sia di mondo che di cinema. In due ore e mezzo non c'è un momento di stanca, i tanti attori di primo piano hanno tutti una parte consistente, c'è un cattivo formidabile e non si sente la mancanza di sangue, sconcezze e nudità (incredibile dato che c'è il Joker di mezzo).
Il film procede come ci si può attendere per opposizioni dialettiche e per figure paterne mancate (davvero volevate anche un apparato metaforico originale??). La doppiezza e il contrasto tra due facce della stessa medaglia è la cifra di tutto il film, dal più ovvio dualismo Wayne/Batman a quello più esplicito Batman/Harvey Dent per il ruolo di paladino, da quello più universale Batman/Joker (lato positivo e negativo del supereroismo) a quello finale tutto interno ad Harvey Dent/Due Facce. Dualismi che, com'è tipico della cultura occidentale, non possono giungere ad una sintesi mai ma convivono dando equilibrio e ordine al mondo (quando c'è uno ci deve sempre essere l'altro).
Lo spunto (alla lontana) è l'opera di Frank Miller Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro, ovvero interrogarsi su quale sia il ruolo del supereroe in una società moderna e cosa accada dal momento in cui esso comincia ad esistere.
Più volte il Joker sottolinea che è Batman con il suo solo esserci ad aver dato il via alla sua opera, a giustificare la sue stessa esistenza, fino al mitico: "You changed things" pronunciato nell'unica sequenza virtuosa e autoriale del film: un dialogo tra Batman e Joker in cui il primo è in piedi e il secondo è appeso per i piedi (altra dimostrazione dell'opposizione logica di cui si diceva) ma con una lenta rotazione della macchina da presa Nolan lo inquadra come fosse anch'egli in piedi. Fantastico.
L'unico dispiacere semmai è che Nolan oltre a porre l'eterna domanda "Che ruolo per un supereroe?" dà anche una risposta nel finale del film. Una risposta sufficientemente intelligente e aperta, ma pur sempre una risposta.
Ad ogni modo lo stile invisibile del regista raggiunge nuove vette. Il Cavaliere Oscuro è girato con una leggerezza di tocco straordinaria per l'epoca moderna, considerando anche le molte, moltissime scelte estetiche che Nolan fa in ogni sequenza.
Non c'è mai nulla di banale ma nemmeno nulla di onanistico o virtuoso, solo carrelli lenti orizzontali e un montaggio da accademia (che cede il passo solo nelle scene di colluttazione).
La metafora perfetta è la scena d'apertura da quel carrello iniziale fatto con l'elicottero verso la facciata del palazzo a tutto il montaggio della rapina. Essenziale. Perfetto. Cinematografico.
Ah! Quasi dimenticavo. Ledger come si era capito è un Joker formidabile. Formidabile. Nel complesso superiore a quello più tradizionalmente pop di Nicholson/Burton.
Ma non facciamo i ridicoli. Molto del merito va all'idea di trasformare il personaggio in un barbone, in un vero freak orrido (che è un po' la linea Nolan se si considera come ha reso poi Due Facce). Inoltre il doppiaggio italiano di Adriano Giannini scimmiotta tantissimo il padre (in certi punti sembra avere i toni di Giannini/Pacino) e ricalca il doppiaggio che fu fatto del Joker di Nicholson. Dunque nel complesso, a meno che non l'abbiate visto in originale (cosa che se fossi stato più serio avrei fatto), la prestazione è ingiudicabile se non con un sommario: bravo!
28 commenti:
se fosse girato in digitale sarebbe da vederlo in hd in lingua originale...
Comunque secondo me è il primo film sui supereroi, in cui il protagonista non è il supereroe, dove il cattivo più che un personaggio è un entità astratta. Direi quasi che è un film corale...
Chissà se farà pure un Batman 3, io onestamente lo vorrei vedere su qualcos'altro... The Prestige fu un altro grandissimo film..
Si senz'altro il primo film sui supereroi a dipingere un "mondo" e una civiltà parallela alla nostra con le sue regole, i suoi valori e i suoi sistemi.
Tanto che, non lo nego, ad una certa l'unico elemento che sembrava stonare era che ci fosse un uomo che gira vestito da pipistrello.
sono d'accordo con te. Inoltre se ci pensi, nei fumetti l'enfasi è sempre stata sul protagonista (batman, spider man, superman). Il cinema ama i cattivi. Tali addirittura da surclassare il protagonista.
Io sto pensando al personaggio del Joker. Più ci penso e più mi piace. Hanno fatto un lavoro incredibile per renderlo pari a Batman, ma senza le "infrastrutture" di cui gode Batman. A volte forzando proprio la mano tipo "questo siamo sicuri che il pubblico lo accetta". E sto con loro tutta la vita...
Si sicuramente a livello di coerenza il personaggio del joker è palesemente irreale (sta dovunque ed è onnipotente) ma è raccontato e reso bene. E ci sta.
Bello, sicuramente il migliore della serie dopo Batman Returns.
appena riesco a convincere la donna corro al cinema a vederlo! :)
Lore
Secondo me non dovrebbe risultare troppo indigesto al pubblico femminile.
Attesa spasmodica.
E fai bene. Lo stile asciutto di Nolan riconcilia con il cinema.
al pubblico femminile no, ma alla mia lei che odia tutto ciò che non può essere dimostrato scientificamente...si :)
sono banditi fantasy,horror,fantascienza...
eheheh
Lore
E allora è dura giustificare un multimilionario vestito da pipistrello che casca da palazzi non facendosi nulla.
Londra: arrestato Christian Bale
22 lug 15:39 Cultura e spettacolo
LONDRA - In manette Christian Bale. Il protagonista di "Batman -The dark knight" - da domani nelle sale italiane - e' stato arrestato da Scotland Yard per sospette violenze ai danni della madre e della sorella. L'aggressione sarebbe avvenuta domenica nella suite dell'attore al Dorcherster Hotel di Londra. Bale ora e' rinchiuso in una stazione di polizia nel centro della capitale britannica. (Agr)
a quanto pare questo batman fra morti e arresti rimarrà nella storia..
Lore
Bale non ha un barlume di bontà.... Io ne sono sempre più convinto.
condivido molto il giudizio gparker
anche se io credo di averlo trovato di un pelo migliore!
Bonek
veramente il film maledetto.
PErò è forte cazzo....
eeeeh son mica d'accordo niente niente
la reine
non sei daccordo su cosa? dal tuo post mi è sembrato di capire che non concordi sull'impossibilità di giudicare ledger...
concordo al 1000 per mille
niente di trascendentale, semplicemente solo sull'approccio schematico, tutto qui
la reine
Guarda lungi da me approcciare schematicamente un film, tuttavia mi sembra che il film proceda proprio per opposizioni logiche come del resto è tipico del cinema americano, nulla di nuovo.
Certo poi ci sono molti altri elementi e il fatto di procedere per dualismi e contrasti senza possibile risoluzione è una base non un risultato. Cioè il conflitto tra le due facce di una medaglia non è il punto di arrivo ma il motore che porta avanti il film. In questo senso non voglio essere schematico: esiste una struttura ma poi ciò che succede a partire da quello come sempre è frutto di una negoziazione con ogni singolo spettatore.
ne sono persuasa: è tale e tanta la stratificazione dello film tutto che probabilmente ogni approccio di analisi risulterebbe è giusto e sbagliato allo stesso tempo (compreso il mio si capisce)
la reine
beh ora stai un po' esagerando.
Se ogni approccio a I CAvaliere Oscuro è sia giusto che sbagliato che dire di quelli a 2001, Aurora, I 400 Colpi, 8 e mezzo ecc. ecc.
Cioè così il discorso si sposta sull'opportunità dell'analisi in generale.
Io non credo che esistano i pareri o le analisi definitive, credo che essendo la fruizione frutto di negoziazioni individuali ognuno veda cose diverse e ciò che conta è come queste visioni soggettive riescano ad essere comunicate agli altri per trarne gli elementi più universali possibili.
In questo senso ogni analisi è al tempo stesso buona per definizione (poichè soggettivamente indiscutibile) e cattiva per definizione (poichè soggetivamente esclude gli altri), ma il suo valore si misura in come veicola questa soggettività rendendo partecipi altre persone dei valori o dei significati che si sono assimilati.
In soldoni "Ecco cosa mi ha detto questo film ed ecco perchè penso che anche per te sia interessante sapere cosa questo film ha detto a me".
Mi sono perso al secondo paragrafo cazzo. Quando dici "frutto di fruizioni individuali", ho proprio svalvolato.
"Secondo me non dovrebbe risultare troppo indigesto al pubblico femminile"
Nessuna indigestione...io me lo sono proprio gustato!
Davvero "da paura": nonostante la lunghezza non ci sono cali, alla fine mi è sembrato abbastanza coerente e finalmente il cattivo è davvero inquietante (vedi la scena con la matita).
Bella anche l'idea di dare responsabilità ai comuni mortali di Gotham.
si veramente completo.
veramente compatto.
ma pensa. nessuno che ha sentito il peso di quella mezz'oretta in più?
Sono l'unico?
:-)
No ne ho sentiti altri, ma io non sono daccordo. Sono rimasto avvinto dall'inizio alla fine.
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