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11.12.08

Come Dio Comanda (2008)
di Gabriele Salvatores

POSTATO SU
L'idea non era niente male, quella cioè di guardare cose facilissime da giudicare senza giudicarle.
Raccontare delle disavventure di un padre e un figlio soli e neonazisti parteggiando umanamente con loro ma prendendone le dovute distanze ideologiche poteva davvero risolversi in qualcosa di mirabile se ben fatto. Invece una scrittura frettolosa e molto poco audace riducono il tutto ad un freddo racconto, ad un intreccio curato ma nel quale agiscono figure pallide.

Il lato terribilmente umano di figure deprecabili che fanno cose deprecabili con idee deprecabili è forse la cosa meno indagata e mostrata in assoluto al cinema, un tabù ancora.
Come dice il colonnello Kurtz dei militari vietcong "...quelli sono uomini che amano, che hanno delle mogli, dei figli e dei sogni. Eppure sono capaci di fare queste cose. Non vinceremo mai perchè non abbiamo il coraggio di comportarci così anche noi" e come lo stesso protagonista di Come Dio Comanda ribadisce quando spiega al figlio che non deve mai confessare a nessuno le sue idee para-naziste perchè "a quelli come noi basta un errore e sono fottuti per sempre" facendo riferimento alla scure della giustizia che si abbaterebbe su di loro dividendoli implacabilmente.
Sono momenti diversamente topici ma ugualmente emblematici dell'assunzione di un punto di vista diverso dal solito che permette di raccontare e partecipare a storie finora non raccontate, o meglio mai raccontate da quel punto di vista, parteggiando per quelle persone che solitamente (e con qualche ragione) disprezziamo.

Però Come Dio Comanda poi si perde dietro a facili metafore, fa un uso della musica che forse è il peggiore da decenni (eppure Salvatores è il regista di Marrakech Express...), mette in bocca ai suoi personaggi battute di una stupidità lancinante e li fa agire nella maniera più terra-terra con la quale si può comunicare una sensazione agli spettatori.
E così dobbiamo di nuovo dire di Salvatores che è l'eterna promessa non mantenuta del nostro cinema, che ha girato ancora un film impeccabile ma freddo, che gira intorno alla possibilità di essere buono ma non ha mai l'audacia di fare quel passo che completerebbe l'opera rendendola un vero bel film.

Tutto vuole essere realistico (i modi di fare dei giovani, il legame con il lavoro, i riferimenti all'attualità, la musica, gli ambienti ecc. ecc.) eppure sembra scollatissimo dalla realtà. I personaggi di Come Dio Comanda dovrebbero muoversi nel nostro mondo ma in realtà sembrano muoversi nell'idea che il cinema spesso ha del nostro mondo.

38 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi spiace proprio... Un pò ci speravo in questo film...

Tuttavia devo dire che i difetti che tu trovi nei film io li ho sempre trovati nei libri di Ammaniti. Uno con splendide idee, ma che poi nel concreto ti lasciano sempre con l'amaro in bocca.


gparker ha detto...

si lo dicono in molti


Anonimo ha detto...

immagino, ma chi di preciso, ultimamente frequenti Scorsese e Danny De Vito...? E a noi non ci inviti mai.

Inoltre Stallone dice che l'idea per "The Expendables" gliel'ha data un suo amico "critico Italiano"...


gparker ha detto...

Gli ho detto: "Ma scusa ma perchè non fate una rimpatriata e già che ci sei punti un paio di macchine da presa? Poi magari aizzi un minimo di rissa e il film si fa da solo"


Anonimo ha detto...

Lo avevi invitato a cena e non lo hai detto al Compatto.
Sly va matto per il tonno in scatola e la Fanta...


Lucien ha detto...

Se è così peccato perché il libro a me era piaciuto. Mi hai quasi convinto venerdì sera a optare per Danny Boyle.


Anonimo ha detto...

Nooo, il film dove faccio la comparsa che non si vede?
Sarei nella scena del concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Quanto dura, cinque secondi? Sigh.


Fabio ha detto...

OT

gpark, ti vorrei coinvolgere in una discussione (in realtà un flame che ho abilmente innescato altrove): tu cosa ne pensi dei film visti in tv, con le pause pubblicitarie?
Premetto che la discussione partiva da rete4, che fondamentalmente è l'unica tv che continua a mandare con frequenza dei film (almeno di un certo tipo: Spielberg, Scorsese, Scott, Davis, commediole americane) insieme a La7. Ma che fa anche tanta pubblicità (con la rara eccezione di Schindler's List che viene mandato senza).

C'è chi dice che i film mandati con una tale quantità di spot diventano tutti una sbobba e che quindi lo spettatore non dovrebbe guardare questi canali.

Io dico che chi dice così lo fa perché ha la possibilità di avere altro (sala cinematografica, DVD, Sky) ma che il film in tv è meglio di nulla.

Mi si obietta che c'è sempre la libertà di scelta che prevede di spegnere, e che chi non avverte come inaccettabile la programmazione di film con tutti questi spot ha bisogno di una bella cura di disintossicazione dalla tv italiana.

Io allora faccio notare che questo mi sembra un po' fare i conti in tasca al povero (povero in senso lato: per soldi, per cultura, per interessi, per contesto familiare), pretendendo che questo detenga lo stesso comportamento che è buono per il ricco.
Dico anche che non si capisce come dovrebbero nascere tali consapevolezze in chi, a sentire l'altra parte, dovrebbe starsene con la tv spenta azzerando totalmente qualsiasi stimolo alla sua curiosità cinematografica.
In fondo io lo trovo solo un sentimento antipopolare: in realtà si sa benissimo che pretendendo tutta questa virtù, tutto questo stoicismo, da chi non ha i mezzi lo si condanna a rimanere esattamente dov'è. Come dire al poveraccio: il vino che bevi è una merda, comprati la bottiglia da 50 euro. Se no bevi acqua.


Anonimo ha detto...

@Fabio: ma no, c'è una via di mezzo tra il vino del tetrapak e la bottiglia da 50 Euro.

Ovvero, fuori di metafora, c'è una via di mezzo fra il film(accio) di Rete 4, infarcito di spot e il cineclub.

Si può sempre imparare a guardare un DVD, senza interruzioni. Io personalmente, trovo le interruzioni pubblicitarie insopportabili. Sarà per questo che non guardo quasi più i film in tv?!

E che dire poi, dei titoli di coda? Anche questi sono stati sacrificati per infilare gli spot.


Fabio ha detto...

Si parlava di chi, per tremila motivi possibili, non ha l'alternativa del DVD, di Sky o di altro.
Deve fare la vittima sacrificale per battaglie non sue (quella di una migliore visione che non può avere), spegnere la tv e cibarsi del nulla?
Perché?
Questo benedetto spettatore popolare può esistere senza essere guardato con sufficienza o essere tirato in questioni fondamentaliste?


gparker ha detto...

dario: non c'è proprio quella scena, devono averla esclusa dal montaggio finale... Eri una presenza scomoda

Fabio: il punto è che come dici tu un film in tv è meglio di nulla, la tv porta il cinema a tutti, è una frase banale ma vera. Questo ha dei prezzi da pagare, nulla è perfetto.
Su Rete4 il prezzo da pagare è pubblicità e TG di Fede in mezzo e su Rai3 il prezzo da pagare sono orari incredibili.

Ma se alla fine calcoliamo i film mandati che sia per La7 che per Rete4 che per Rai3 sono molto spesso film buoni se non buonissimi mi sembra alla fine un prezzo accettabile.
Si rompono le scatole gli spot ma del resto a livelli migliori corrisponde un prezzo. E' normale e non credo che le televisioni estere facciano meglio. Anzi.


Anonimo ha detto...

sono d'accordo con quel che dice Fabio però aggiungo: come siamo ridotti, se penso che negli anni 70 e parte degli 80 in prima serata senza pubblicità c'erano film popolari ma anche cicli su Truffaut e Kurosawa..basta, non posso sempre rimpiangere l'età dell'oro, accontentiamoci delle notti di ghezzi e di totti-vodafone tra una sequenza e l'altra di un film da festival..........
gparker, ho letto COME DIO solo un mese fa, secondo te devo aspettare a vedere il film oppure non devo vederlo affatto?


gparker ha detto...

no secondo me si può vedere, ma con calma. Magari dando priorità ad altre cose...

Quanto alla tv è una dinamica normale che nei primi tempi delle cose nuove si punti sulla qualità e sul pubblico alto, gli early adopters.
Era proprio la tv di Berlusconi che tu citi a trasmettere tantissimi film ed è proprio la tv di Berlusconi a trasmetterne meno oggi, oggi che gli early adopters e il pubblico più raffinato disertano la tv generalista (la cosa è un serpente che si morde la coda lo so) per Sky dove non solo si trovano molti film ma anche serie tv, che sono all'altezza se non in alcuni casi anche meglio. Addirittura (e questo chiude il cerchio) si trovano le medesime serie tv che poi vanno sulla tv generalista, ma prima.


Anonimo ha detto...

GATTUSO-vodaphone.

Questo blog è pro-TOTTI.


Anonimo ha detto...

la tua analisi è profonda e giusta soprattutto sull'argomento serie tv ma invece per quanto riguarda il resto,sarò pessimista ,secondo me è solo questione di imbarbarimento.non ce lo vedo il pubblico di oggi ( e mi ci metto dentro)calmo a guardare un ciclo di film sul cinema del disgelo senza usare il telecomando per due ore..eppure ti assicuro era cosi'!

mi scuso con il romanista, totti-vodafone non era una critica :-)


gparker ha detto...

perchè il pubblico di oggi dovrebbe essere maniaco dello zapping?
io non percepisco questa cosa, il telecomando e la frenesia da cambio di canale mi sanno molto di più di una cosa da fine settanta inizio ottanta quando cominciò ad entrare nelle case e tutti lo utilizzavano perchè era una cosa nuova...


Anonimo ha detto...

no io sono laziale...


Fabio ha detto...

Insomma noi qua siamo per la fottuta cultura al popolo, in un modo o nell'altro.

(che poi, a parte gli scherzi, io in tv ho trovato un sacco di cose che poi mi hanno preso, interessato e aperto spazi nuovi: Taxi Driver l'ho visto in tv, il Laureato l'ho visto in tv, mr. Bad Guy l'ho visto in tv, Gangs of New York, King Kong, tutti gli Indiana Jones... la televisione, con il fatto di non farti scegliere ma di proporre è un po' come quella componente di rumore che si dà al movimento di un robot per non farlo bloccare sempre nello stesso punto).


gparker ha detto...

Il 90% di tutto ciò che ho visto nella mia vita e che continuo a vedere oggi di cinema non in prima visione (cioè non in sala) viene dalla televisione.
E di quel 90% metà su Sky e metà sulla tv generalista.
In 8 anni buoni di frequentazione la tv mi ha fatto vedere tutto tranne Fino All'Ultimo Respiro, chissà perchè mai mandato. Per il resto tra le cose importanti ho visto tutto il vedibile più alcune incredibili chicche impensabili e introvabili grazie a Ghezzi.

La tv mi ha dato tutto Heimat, tutto Twin Peaks e tutto il Decalogo. Mi ha dato tutto Ozu, i migliori Truffaut, la crema del cinema muto e le chicche del cinema italiano meno celebrate.
Il grandissimo cinema polacco di Andrej Wajda e quello più modaiolo asiatico.
L'animazione più scontata e quella più raffinata. Alcuni esperimenti visivi trascurabili e il cinema dei fratelli Marx. Il Padrino , Guerre Stellari, Indiana Jones nella stessa serata di Il CAttivo Tenente, Narciso Nero e Sete.

La tv italiana manda tutto. Basta saperla seguire. Pretendere che questo tutto ti vengo sbattuto in faccia in prima serata è assurdo. E' da televisione di Bernabei, è da sistema che vuole educare, come se queste cose venissero dall'alto e in una sola direzione, come se stessimo a scuola.


Anonimo ha detto...

Anche il mio background cinematografico proviene perlopiù dalla tele , solo che la differenza è proprio nell'andarselo a cercare, negli anni 70 non c'era bisogno di scovarlo sul satellite o ad orari notturni, ce lo avevi a tutte le ore, senza spot e non solo il cinema: rubriche culturali, prosa di altissimo livello ecc.da quando la pubblicità governa i palinsesti tutto è cambiato , percio' poarlavo di imbarbarimento ma sia chiaro , oggi tante cose vanno anche meglio, c'è piu scelta,je ne regrette rien


Anonimo ha detto...

il mio background viene da Bit Torrent invece...

Oh Oh Oh.


Thomas Morton ha detto...

Io non ho nulla da rimproverare a Mediaset, che giustamente i film te li fa vedere previo scotto di abbondanti pause pubblicitarie. I più raffinati possono snobbare tali visioni, cosa che del resto oggi è più semplice grazie a Bit Torrent (fai prima a scaricare un film che ad attenderne la programmazione) ma in mancanza di alternative anche per me è meglio di niente.
Quello che mi fa rabbia è la Rai, che in teoria dovrebe fornire un servizio pubblico e non inseguire la logica del profitto: sì, io voglio Kurosawa e Bergman in prima serata e senza interruzioni (al massimo una per andare al gabinetto). Che non è nemmeno detto che la cosa debba avere l'insuccesso paventato, a volte basta avere un po' di coraggio.


gparker ha detto...

Il problema con BitTorrent o simili è che hai più o meno tutto quello che vuoi (anche se alcune cose sono impossibili e credo le abbia solo Ghezzi, quindi o ti colleghi al suo hard disk direttamente o niente), ma non hai ciò che non sai di volere. In sostanza puoi vedere tutto ciò che conosci ma non scoprire per serendipity.

La tv invece ti manda film incredibili che ti incuriosiscono, li vedi e scopri un Dio del cinema che non conoscevi.


Thomas Morton ha detto...

OT sull'OT ma non troppo, segnalo l'esistenza di questo documentario:

http://it.youtube.com/watch?v=YEf6QjNPDQA

(purtroppo non credo sia su Torrent al momento). C'entra con la serendipità...


Anonimo ha detto...

Ah beh allora.... Senza serendipity... Come cazzo farò...


Fabio ha detto...

Concordo con morton sul servizio pubblico (infatti il discorso era partito proprio da lì) e gparker sul fatto che la tv ti manda anche quello che non sai di volere.


Anonimo ha detto...

La tv invece ti manda film incredibili che ti incuriosiscono, li vedi e scopri un Dio del cinema che non conoscevi.



Beh ma credo che i forum e i siti di cinema servano proprio a questo, ad incuriosire un lettore tanto da spingerlo a vedersi il film


Anonimo ha detto...

questo anonimo la sa lunga...


gparker ha detto...

Se è per questo anche gli amici dovrebbero fare questo, o le riviste di cinema. Ci sono molti luoghi dove vedere o sentire di film che ti incuriosiscono ma la televisione è l'unico che assieme al dirti che forse quel film ti può interessare te lo fa vedere direttamente.
L'unico luogo dove il film non ti viene "consigliato" ma solo "mostrato".


Anonimo ha detto...

beh ma così fai sembrare gli spettatori dei lobotomizzati legati alla poltrona

io di solito guardo il palinsesto se c'è un film interessante mi informo e poi lo guardo


forse questo discorso si può fare alle generazioni passate ma a quelle recenti sinceramente il discorso lo vedo un pò decadere


dario ha detto...

No scusa, non c'è nessuna scena ambientata in un locale? Dove Timi si aggira sbronzo e spinge uno a terra? Poi se non sbaglio rimorchia una al bancone...

Comunque non credo sarò parziale, vedendo questo film. Me ne ero stato tutto il giorno appiccicato a Salvatores, dietro i monitor o quando parlava con gli attori... Che esperienza.


gparker ha detto...

no si vede direttamente quando va a letto con quella che si è rimorchiato.


dario ha detto...

Nono, confermo. La scena c'è anche se dura venti secondi. Io sono là
in mezzo a pogare da qualche parte, ma con quel montaggio non mi vedrei manco fossi in primo piano.

Comunque è strano ma dalla tua recensione sembra che non ti sia dispiaciuto, ma ti ci accanisci, forse per via delle aspettative alte. Io non l'ho trovato brutto. Niente di memorabile, ma alcune cose belle, tra le quali ho apprezzato molto Timi, che invece mi sembrava davvero reale, tranne per le scene caricate(ma quello è un vizio di forma del film, il registro "urlato" a tavolino).
Spiegami sta storia del peggior uso della musica da decenni. Anche a me sembrava troppo automatico, come uso, però spiegami.


gparker ha detto...

Il giudizio non è netto, perchè Come Dio Comanda non è un film brutto ma è irrisolto, poteva essere molto migliore, è ad un passo dal fare mille belle cose ma poi le fallisce inesorabilmente.

La musica è usata male perchè in sostanza non è veramente usata ma solo appiccicata.
L'unica scena in cui è ben usata è quella dell'inseguimento in motorino sotto la pioggia, perchè l'alternarsi del montaggio, il comparire e scomparire di Quattro Formaggi con la musica di sottofondo lo fanno sembrare una specie di perverso videoclip romantico.

Per il resto viene impiegata come stimolo/risposta, cioè a momento drammatico ci si appiccica musica drammatica e viceversa senza che essa intrattenga un vero dialogo con le immagini. A riprova di questo c'è il fatto che le musiche si potrebbero tutte tranquillamente sostituire con degli equivalenti del medesimo genere senza che cambi nulla.


akiro ha detto...

per continuar l'ot

c'è anche da dire che la pubblicità oggi non solo è fastidiosa e, per quello che ho notato io, quasi il doppio su mediaset, ma anche le interruzioni ora sono completamente messe a caso.
per non dire "fatte col culo".


gparker ha detto...

E' vero. Ma non saprei dire quanto sia una cosa di oggi e quanto capitasse anche vent'anni fa. A quanto ricordo non è che negli anni '80 (quando le interruzioni erano il doppio e duravano la metà) tagliassero meglio.


giulai ha detto...

Allora: mi sono piaciuti molto la fotografia e gli attori, tutti e tre.
La relazione padre-figlio poteva anche essere da sola sufficiente per farci un film, ma hanno voluto allargare la trama, va bè.
Non sono convinta di quello che dici nell'ultima frase: secondo me niente vuole essere realistico, ma tutto percepito attraverso gli occhi di padre e figlio, che considerano tutto un po' alieno.

Daje, ci ribecchiamo nei meandri dei tuoi vecchi post.


gparker ha detto...

che incontri straordinari.
Capisco quel che dici e ci può stare ma io ricordo che in alcuni punti, quando ci sono la morta e le sue amiche, una sensazione di straniamento che mi sembrava proprio involontaria.


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