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26.9.06

The Black Dahlia (2006)
di Brian De Palma


Già De Palma aveva commentato leggendo il libro: "Come posso farlo più depalmiano di così?" e non aveva torto, la storia di Ellroy si presta particolarmente ad essere messa in scena dal buon Brian che come da copione fa il suo lavoro, rendendo grande onore alla storia e all'intreccio narrandolo con coerenza, attenzione, abilità e un po' di personalità.
Ci sono i grandi piani sequenza, ci sono gli obiettivi bifocali (che in questo film sostituiscono gli splitscreen) e ci sono le sequenze di suspense classiche, più la ricostruzione finale di tutta la trama. Insomma i depalmismi ci sono tutti.
E' un bel film The Black Dahlia, senza dubbio, teso, intrigante e a tratti coinvolgente. E' ben narrato e molto ben recitato (specialmente da Hilary Swank e Aaron Eckhart) e ambientato con arrogante sontuosità da Dante Ferretti. Ma non è un capolavoro e da Brian De Palma io non posso non aspettarmelo, mi sento quasi in dovere.
Intelligente, abile ed esperto il regista utilizza tutto il suo repertorio per rimettere in scena tutto ciò che ha già fatto, per "andare sul sicuro", non c'è nulla di nuovo nè nulla di vecchio riproposto in nuova chiave, potrebbe quasi essere diretto da qualcuno che lo imita.
Altra cosa era Femme Fatale, che pur essendomi piaciuto meno ammetto sperimentasse di più e cercasse qualcosa di nuovo, altra cosa era Omicidio In Diretta (solo per citare gli ultimi).
The Black Dahlia da questo punto di vista ricorda più Mission: Impossible...

LO SCORE a cura di Compatto:
In principio doveva essere James Horner a comporre le musiche di Black Dahlia, ma poi, non si sa per quale motivo Horner viene licenziato e al suo posto arriva Mark Isham (compositore sempre più in ascesa), forse il regista voleva puntare su uno score molto noir sapendo che Isham è uno che ha molta dimestichezza col sax, tant'è che in una famosa foto lo si ritrae col sax in mano.
Mi piacerebbe poter dare due giudizi diversi per questo score, un giudizio positivo per quanto riguarda l'azione, molto potente e veloce, in puro stile Goldsmith, e un giudizio negativo invece per la parte drammatica/romantica. Il primo difetto è che tra la parte drammatica e romantica non c'è distinzione, e questo è male, il secondo problema è che a me il sax non piace, sebbene in un film noir sia d'obbligo, potrei sopportare il sax solo se allegato ad un tema bellissimo, ma qui i temi drammatici/romantici non mi hanno convinto per niente, molto, ma molto meglio i temi d'azione che mi fanno dare il premio come migliore traccia dell'album a Death At The Olympic.
Per farla corta e per farla breve, se dovessi dare un voto a questo score, il voto sarebbe 6, ovvero la media tra il 4 dei temi drammatici/romantici che si confondono e 8 ai temi d'azione potenti e veloci.

9 commenti:

Mariolone ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

Anonimo ha detto...

Visto alla ressagna dei "veneziani" di Roma?


Mariolone ha detto...

personalmente adoro ellroy,dalia nera è uno dei suoi romanzi migliori(non al livello di sei pezzi da mille e american tabloid)e ancora una volta sono scettico su una trasposizione cinematografica...vedi esperienza di romanzo criminale...tu mi dirai che un libro è una cosa ed un film un altra,e magari hai ragione,ma rimango comunque scettico dato che già L.A confidential non mi ha esaltato...tranne che per russel crowe violento come il suo pari cartaceo


gparker ha detto...

Non ho letto il libro ma il film mi è sembrato particolarmente letteriario, credo non sarà molto diverso e quindi per te deludente. Per me un buon giallo.

cooper: no è un'anteprima, venezia a Roma quest'anno l'hanno anticipata senza avvertire e mi sono perso tutto..... No comment.


Anonimo ha detto...

grande American Tabloid, l' ho letto pure io... Ora l' ho passato a mio padre....


Mariolone ha detto...

allora leggiti anche sei pezzi da mille...il seguito...ti piacerà


Anonimo ha detto...

Stavo per, non ricordo cose mi ha fermato... Credo fosse il fatto che cambiavano tutti i protagonisti....


Mariolone ha detto...

cambiano alcuni ma i grandi vecchi di fondo rimangono...sempre più incazzosi


Anonimo ha detto...

Opinioni condivisibili, quelle sul film e quelle sulla (invadentissima) colonna sonora.


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