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29.10.08

Martyrs (id., 2008)
di Pascal Laugier

ALTRO CINEMA
FESTIVAL DEL FILM 2008

Arrivato al Festival del Film in una proiezione notturna Martyrs si guadagna il pubblico delle migliori occasioni, anche perchè il film ci arriva con la nomea di "disturbante". A introdurlo regista e attrice protagonista che hanno detto (e non mi era mai capitato di sentire una cosa simile) "il film non è di quelli che piacciono a tutti, almeno la metà delle persone che lo hanno visto non lo ha potuto sopportare, agli altri però è piaciuto molto".

La visione conferma le aspettativa di truculenta violenza e pornografica indagine del martirio della carne. Raccontando di una ragazza che ha subito e poi è scampata da un martirio in stile Hostel (ma più serio e girato meglio) che ora si reca a massacrare i suoi carnefici senza sapere a cosa andrà incontro Martyrs cerca di fare un discorso sulla dipendenza dalla violenza, cioè sulla sindrome da martirio che ti spinge a infliggerti dolore se non lo fanno gli altri. Poi però il flim svolta e diventa qualcos'altro, in maniera inaspettata e che può non essere gradita (di qui il 50% che si arrabbia). Io l'ho gradita. Nella parte finale aumentano le pretese della pellicola ma anche la qualità, il reparto di immagini migliora e anche i riferimenti.

Certo il gore rimane e molto. La gente se ne andava a frotte e si sprecavano in sala le grida di pietà "No... Noooooo..." alle violenze peggiori. Alla fine quando si sono accese le luci dietro di me ho visto un vigile del fuoco in divisa, di quelli che lavorano qui al Festival, che probabilmente essendo sera tardi si voleva vedere un filmetto. Stava abbattuto sul sedile con la testa nelle mani.

2 commenti:

Valido ha detto...

Filmone. A seconda delle aspettative ci si mette piu' o meno tempo a prenderci le giuste misure, dopodiche' Hostel non lo voglio nemmeno sentir nominare.


gparker ha detto...

no ma è chiaro.
Hostel è solo la parte sulla tortura in interno, ma qui c'è tutta un'altra pasta...

Alla fine è proprio Grattachecca e Fichetto serio.


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