L'impressione che quest'anno le Premiere della Festa Del Cinema siano sensibilmente più deboli dell'anno scorso viene confermato da Seta che è il tipico film tratto da libro (anzi tratto male da un libro).
Sbrigativo e raffazzonato non riesce a dare conto della complessità che vorrebbe mettere in scena e non trova (colpa anche dell'inespressivo Michael Pitt) nemmeno la più piccola ombra di commozione a fronte di tantissimi tentativi. E' proprio la programmatica voglia di poesia che affossa il film, lento nel dipanarsi e incapace di conquistare lo spettatore.
La storia d'amore a distanza, quella carnale e quella fatta di soli sguardi di questo commerciante improvvisato che si spinge con i suoi viaggi fino in Giappone per entrare a contatto con altre realtà (contatto illustrato malissimi e per stereotipi) che non riuscirà a dimenticare ricorda molto (come modo di svolgersi) lo stile intimista americano quando arriva alle sue punte di banalità, dove ogni primo piano è intenso, ogni espressione è sofferta e ogni personaggio contiene un delicatissimo mondo interiore che non vede l'ora di mostrare.
Fotografia ostentatamente pittorica e colonna sonora rintronante. Il blockbuster mascherato da polpettone autoriale.
5 commenti:
caspita hanno rovinato il libro di baricco.. e io che lo aspettavo con tale trepidazione.. ma è proprio tanto pessimo? ma soprattutto che tipo di distribuzione avrà?
Incredibile, tolta la nota su Michael Pitt hai descritto pari pari il libro... (ora pero' non chiedermi perche' l'ho letto)
confermo tutto, e a dire il vero anche il libro - pur letto nell'epoca di fanatismo baricchiano - non è che mi avesse molto entusiasmato...
@rovistata secondo me buon, c'è pur sempre Keira Knightely....
@valido ognuno ha i suoi scheleri nell'armadio, io ho visto cose... Ma soprattutto posseggo certi CD che un giorno (quando sarò in corsa per la presidenza) i miei avversari politici scopriranno e useranno contro di me
@missvengeance io non volevo dirlo perchè non l'ho letto ma mi ero posto seri dubbi sulla possibilità che il libro fosse meglio...
scusate ma da amante di Baricco mi sento di difendere il libro..forse non è un capolavoro, ma la capacità di Baricco di legare un piccolo oggeto(es. il bicchiere d'acqua) ad una immagine (il pianto che sgorga)poetica è straordinaria e unica.. che poi non sia un capolavoro a livello di oceanomare o castelli di rabbio, quello è tutto un altro paio di maniche
Posta un commento