Francis Veber è quasi un marchio di fabbrica, si sa a cosa si va incontro ancor prima di entrare: una commedia classica, educata, fatta di intrecci, situazioni ed equivoci, ben interpretata e diretta senza impegno. Non è un mistero infatti che il regista di La Cena Dei Cretini (nettamente il suo exploit più di successo) e sceneggiatore di Il Vizietto pone un'attenzione maniacale soprattutto alla recitazione. Inifiniti ciak, prove estenuanti e grandi pretese dagli attori, non che il risultato non si veda, ogni film di Veber è piacevole, ma i suoi film sembrano quasi incompleti tanto sono trascurate le altre dimensioni della regia. Ed è un peccato perchè la vecchia volpe della commedia francese sa scrivere e come!
In questo Una Top Model Nel Mio Letto, ennesimo capitolo delle avventure di François Pignon, personaggio paradigmatico dal carattere fisso protagonista (senza unità di storia e di interprete) di quasi tutti i film di Veber, si trova come suo solito vittima di situazioni esterne che si inseriscono nella sua vita non riuscendolo però a distogliere dal suo percorso. In questo caso addirittura nemmeno una modella (l'insospettabilmente brava Alice Taglioni) con la quale è costretto a vivere e fingere di stare insieme riesce a distoglierlo dal suo proponimento di sposare una carina (ma normale) ragazza che lavora in libreria.
I momenti comici ci sono ma sono pochi e tutti concentrati, si ride a fatica e si sorride molto. Indubbiamente carino ma non valido il prezzo di un biglietto.
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In questo Una Top Model Nel Mio Letto, ennesimo capitolo delle avventure di François Pignon, personaggio paradigmatico dal carattere fisso protagonista (senza unità di storia e di interprete) di quasi tutti i film di Veber, si trova come suo solito vittima di situazioni esterne che si inseriscono nella sua vita non riuscendolo però a distogliere dal suo percorso. In questo caso addirittura nemmeno una modella (l'insospettabilmente brava Alice Taglioni) con la quale è costretto a vivere e fingere di stare insieme riesce a distoglierlo dal suo proponimento di sposare una carina (ma normale) ragazza che lavora in libreria.
I momenti comici ci sono ma sono pochi e tutti concentrati, si ride a fatica e si sorride molto. Indubbiamente carino ma non valido il prezzo di un biglietto.
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