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22.5.06

Sangue - La Morte Non Esiste (2005)
di Libero Di Rienzo

E dire che ci credevo in Libero Di Rienzo. Giuro. Mi ero fatto davvero convincere dal battage pubblicitario alternativo, dalle polemiche contro il cinema mainstream.... Mi ero fatto quantomeno incuriosire e non me lo volevo davvero perdere Sangue. Ahi! quanto mi sbagliavo...
Sangue è un pasticcio post adolescenziale, girato seguendo pedissequamente tutti gli stereotipi del cinema che non vuole essere banale (soggetti mal inquadrati, pochissima profondità di campo, particolari a fuoco a dispetto della parte principale dell'immagine...). Ancora peggio Sangue si batte contro tutti gli ordini precostituiti, in un furore anarchico da occupazione liceale che fa' di tutta l'erba un fascio (polizia, carabinieri e preti tutti fascisti).
Fortunatamente Sangue è talmente banale nel suo voler essere originale da risultare assolutamente innocuo. Le 4 sale in tutta Italia in cui è distribuito sono assolutamente adeguate.
Detto ciò che andava detto và precisato ad onore di Libero Di Rienzo che i dialoghi sono veramente ben scritti (è la trama e i personaggi che fanno ridere), sono divertenti e originali nella loro forma (decisamente meno nei contenuti), molto simili a quelli scritti da Marco Ponti per Santa Maradona. Se solo ognuno si concentrasse unicamente su quello in cui riesce bene...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ma più che altro: che caspita di titolo è???
OT: visto il film del tuo amico? ;D


gparker ha detto...

Questi titoli da giovani indipendenti...

No non l'ho visto e mi sa che non riuscirò a vederlo nemmeno il prossimo week end perchè devo andare con una cifra di gente che vuole vederlo e prima che ci mettiamo daccordo....


Anonimo ha detto...

eh ma le boiate vanno viste SUBITO!!!
sennò non ne puoi sparlare... :D


Anonimo ha detto...

non capite nulla!


Anonimo ha detto...

quanto ti sbagli,questo film è stupendo


gparker ha detto...

Io lho trovato il massimo del banale. Fa leva su tutto quello che di più banalizzato esiste. Dai poliziotti fascistelli ai rve e i ragazzi problematici per le droghe, senza avere in nessun momento il coraggio di esprimere delle idee forti.


Anonimo ha detto...

non ho mai visto recensioni cosi squallide.
A volte credo che nessuno che ha scritto le recensioni abbia visto il film.
e' ridicolo pensare ad una stupida caccia al fascista o a i suoi steriotipi comuni.
per non parlare delle altre baggianate che ho letto.
andate a guardare i film di desica e' meglio per l'italiano medio e qualunquista


Anonimo ha detto...

Se non capisci questo film, evita futili recensioni, il problema è tuo. I personaggi e le situazioni vanno capite, e il qualunquismo che tu hai visto non c'è, assolutamente. Non lasciatevi guidare da preconcetti, guardate genuinamente questo film, questo almeno lo merita, e poi giudicate voi stessi.


Anonimo ha detto...

D'accordo sul fatto che si sfrutta l'onda dello stereotipo in alcuni frangenti,ma credo che sia un effetto assolutamente voluto.Che poi sia condivisibile è un altro paio di maniche.
Tutto ciò che viene definito post-adolescenziale e banale credo sia solo un modo in cui il regista e sceneggiatore esprime il caos che la società rappresenta ora.Un groviglio di complicazioni ormai impossibili ( o quasi ) da gestire e da qui il disagio del rapporto tra i 2 fratelli,il rave assunto come non-luogo dove con delle gocce si perde la memoria e tutti parlano uguale e chiedono le stesse cose,la violenza delle froze dell'ordine (grazie al cielo non presente costantemente nella vita reale) impreparate a fronteggiare tali disagi,e via dicendo.
I temi sono reali,che l'interpretazione non sia piaciuta è questione di gusto.
Ma dire che sono solo stereotipi non fa che renderli ancora più grossi e far dimenticare che sono anche cose reali.
Elio Germano grandioso come sempre.


gparker ha detto...

Non sono daccordo sulla realtà di quello che dici. Non è perchè alle volte le forze dell'ordine sono violente che bisogna estermizzarne in questo modo l'agire, e ancora di più, quantunque si potesse ipotizzare una visione grottesca delle cose non è questo il modo di presentarlo, poichè il resto grottesco non lo è. E per quanto tutto sia posto in chiave umoristica, ancora non c'è unità.

Io dico che sono stereotipi e basta perchè lo sono senza essere altro.
Spesso nel cinema si usano gli stereotipi delle figure e questo non è sempre negativo poichè molte volte viene fatto per approdare ad altri obiettivi in questo caso no.
Stereotipi sono e stereotipi rimangono.


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