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4.9.09

La Strada (The Road, 2009)
di John Hillcoat

CONCORSO
FESTIVAL DI VENEZIA 2009

Quando asciughi un film postapocalittico di tutto il comparto di azione e di spettacolarità dovrebbe rimanere solo lo scopo ultimo del raccontare una storia fantascientifica in cui i protagonisti vagano in una Terra irriconoscibile a causa di uno sconvoglimento che ci riporta all'età della pietra. Eppure non è così per La Strada.

Un padre e un figlio cercano di sopravvivere in un mondo in cui gli uomini peggiori vagano in cerca di altri uomini di cui cibarsi e i migliori si suicidano. La metà è il sud degli Stati Uniti, posto nel quale proiettano i loro sogni di pseudonormalità (nel mondo sconvolto da non si sa cosa il sole non esiste come nemmeno la natura e gli animali).

Il racconto parte e si ferma ai due protagonisti e una volta tanto nel cinema di questo tipo lo sfondo è solo uno sfondo, nulla di più. Navi all'asciutto, palazzi distrutti, tralicci piegati, alberi morti a perdita d'occhio e tantissimo deserto senza che si sappia perchè. In questi posti i due vagano cercando roba da mangiare e scappando dagli altri uomini. Tanto vi basti sapere.

Però cosa cerchino i protagonisti, da cosa scappino e cosa li muova rimangono purtroppo semplici motivazioni bidimensionali (il male, il bene, la speranza, la fede, l'istinto di sopravvivenza) da accettare o rifiutare in toto, niente di autenticamente complesso. E quando manca anche l'epica ad un racconto simile casca ogni base e sopraggiunge l'inutilità. Ecco La Strada non è brutto. E' inutile.

5 commenti:

  1. Andyversus detto il RA7:30 PM

    mi piaci perché ti schieri

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  2. frankie6665:56 PM

    "e inutile". Gia. Le tue ultime due parole mi permettono di non dover leggere tutta la recensione.

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  3. e invece dovresti perchè la trama ti può interessare.

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  4. Anonimo1:30 PM

    te non hai capito un cazzo. Ma no del cazzo. Della vita.

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  5. Anonimo1:30 PM

    te non hai capito un cazzo. Ma no del cazzo. Della vita.

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