Avendo io lasciato l'automobile parcheggiata in piena curva e per metà sul marciapiedi il comune di Roma in piena osservanza delle norme del codice stradale, oltre ad applicarmi una multa per divieto di sosta ha portato via la mia macchina, evidentemente c'erano gli estremi per il carro attrezzi. Essendo io nel torto, da buon cittadino sono andato al deposito, ho ritirato la macchina, pagato il carro attrezzi per il disturbo e quantoprima procederò al pagamento della multa, dopodichè mi lascierò andare ad irragionevoli esplosioni di violenza urbana.
Pensa che io ho una collezione di circa 50 multe non pagate per mancato pagamento del parcheggio... Inoltre a Tarquinia mi ricercano per eccesso di velocità.... A quest' ora avrei già dovuto far saltare qualche ministero a sentire te... Ma non riusciranno a fermarmi... Dannati sbirri... AH AH AH
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaIn puro stile Michael Douglas prima pago,faccio il mio dovere e poi spacco.
RispondiEliminaScusa per il doppio post, ma l' ho fatto da un Pc dell' epoca pre-Masterizzatori (Roba da Jurassic Park, per digitare la T dovevo fermarmi e premere con tutto il polso...)... Adesso, per trovare un argomento di discussione, dirò che a me un Giorno Di Ordinaria Follia non è piaciuto per nulla.... Un altra di quelle mega delusioni (anche perchè le premesse c' erano tutte...)
RispondiEliminaChe bella Roma... il tempio delle multe...
RispondiEliminaBeati i giusti perchè verranno giustiziati (forse era Luttazzi). Vai Lele, guerrilla urbana, sono con te.
RispondiEliminaAntonio
Guerriglia metropolitana! E' vero che Un giorno di ordinaria follia è in calo continuo, inizia alla grande poi scema sempre più verso un finale buonista e francamente deludente, ma per tutto il film regala delle perle uniche. E' pù che altro il messaggio rivoluzionario/anarchico che porta con sè, che va oltre la realizzazione del film ad essere stupendo, la sola idea di questo personaggio onseto e incazzato che si ribella a quelle ingiustizie che la giustizia non punisce, quei soprusi quotidiani ai quali non ci si può ribellare, dei quali si è costantemente vittime. A prescindere da come si evolve la trama lo spunto è meritevole del titolo di cult.
RispondiEliminaIl personaggio, l' ideale, perfettamente d' accordo con te, tuttavia il prodotto rimane abbatanza scialbo... Non so se merita veramente di essere considerato un cult...
RispondiEliminaPer me il cult non è il bel film ma il film che in un certo momento interpreta e mostra una qualche tendenza latente, una voglia nascosta che esplode subitanea sopo l'esposizione. Il film cult è quello che fa vedere ciò che nessun altro aveva pensato di mostrare e che è qualcosa che tutti volevano vedere ma non sapevano di volerlo.
RispondiEliminaSi però il film fa rate... Io non posso chiamare un cult, un film che non mi è piaciuto... Per me cult, così come dall' inglese, vuol dire che si tratta di un film sacro di quegli intoccabili, però condizione necessaria: mi deve essere piaciuto... (Dal Tramonto All' Alba è uno dei miei Cult per esempio, o L' Armata Delle Tenebre...)...
RispondiEliminasi il cult è intoccabile ma non per meriti artistici, per meriti che sono altro. Se no la parola già ce l'abbiamo è "capolavoro". Cult deve indicare una categoria diversa.
RispondiEliminaNon riesco a capire come fai a dire che un film è intoccabile quando non ti è piaciuto... Pure Il Corvo è un cult eppure a te non è piaciuto...
RispondiEliminaEsatto il Corvo non mi è piaciuto ma è indubbiamente considerato un film cult.
RispondiEliminaE poi a me non mi dispiace Un Giorno di Ordinaria Follia, non è eccelso ma mi sta bene.
La bici? A Roma? E i sette colli?? No davvero per le zone che devo frequentare io è impensabile la bici, arriverei marcio di sudore dovunque anche d'inverno, e poi alle volte potrei metterci ore ad arrivare a destinazione. A me piacerebbe davvero girare in bici, ma proprio non è fattibile!
RispondiElimina