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3.10.05

Cronologia di una morte annunciata

Non sono un allarmista, ma mi sembra che le cose si stiano muovendo sul serio stavolta.
David Bowie nel 2002 dichiarò che di qui a dieci anni il copyright sarebbe morto. Non lo so. Parla facile Bowie che fa le provocazioni, ma seriamente è dura pensare che di qui al 2012 (ora mancano solo 7 anni) si riuscirà a trovare, ma soprattutto adottare universalmente, un diverso sistema per la retribuzione degli autori.
Intanto è tanto che si parla di fermare la pirateria online, ma negli ultimi mesi pare si siano svegliati tutti, ed è ufficialmente cominciata la guerra.

- Cadde per primo Napster anni fa, e sembrò un caso isolato, un'eccezione dovuta al fatto che c'era una falla nel programma, cioè il fatto che le informazioni passavano attraverso il server centrale e dunque rimaneva traccia di tutto ciò che veniva scambiato, dunque i produttori non potevano negare di essere a conoscenza del fatto che il loro software fosse usato in modo illegale. Shawn Fanning fu condannato e trasformò il suo software in un Music Store. "Ah! Ah! Ah! Shawn sei un pazzo nessuno comprerà mai musica su internet!" Ben un anno fa le quote del mercato dei music store online era iTunes - 70%, Napster - 11%, Real, MusicMatch, WalMart - 6%. Ed ora questo è un mercato mica da niente.
- Il 27 giugno 2005 ricominciano ufficialmente le ostilità. Dopo tanto dibattere la Corte Suprema tira fuori la sentenza cardine nella causa simbolo della lotta tra pirateria e industrie cinematografiche e musicali. Dichiara infatti illegali i software di Grokster e Morpheus, nonostante si fossero aggiudicati i primi due gradi del processo. Il cavillo che li ha fatti crollare è che nei loro siti promuovevano apertamente un uso illegale del software con incitazioni tipo "Tutta la musica che vuoi!". I due infatti si difendevano impugnando la "sentenza Betamax", per la quale non è colpa del produttore l'uso che l'utente fa del prodotto.
- Ancora peggio il 6 settembre Kazaa viene dichiarato apertamente illegale e criminali tutti i suoi fruitori (anche se poi non perseguibili), il motivo sempre lo stesso: "I produttori sanno che viene utilizzato in maniera illegale e anzi ne fomentano quest'uso". La condanna è di inibire il traffico di materiale illegale.
Quasi in risposta due giorni dopo esce la notizia che il traffico P2P è in continuo aumento.
- Il 22 settembre chiude misteriosamente anche WinMX, ancora non se ne sanno le cause, ma il server centrale ha smesso di funzionare. Gli utenti si industriano e continuano ad utilizzarlo tramite una patch da loro stessi elaborata (niente di ufficiale quindi ma una soluzione che viene "dal basso").
- Infine il 30 settembre viene condannato anche eDonkey e costretto a chiudere, anche se i proprietari hanno dichiarato che tornerà a pagamento. Sul network eDonkey si basa il programma eMule che però si è subito riciclato utilizzando i network Kad e FileExchange (non potenti uguale). Il passo avanti significativo di quest'ultima sentenza è stato che la condanna è arrivata impugnando il caso Grokster, cioè stanno cominciando a costituire un precedente.

Ci siamo? Alcuni chiudono altri diventano Music Store (ma il mercato dei Music Store non è quello del P2P, prevede accordi con le case musicali, è una cosa da squali!), è arrivata la fine della musica gratis?
E' chiaro che la musica gratis non finirà mai, come non finiranno mai i CD copiati, i DVD tarocchi e i libri fotocopiati, la pirateria è sempre esistita e sempre esisterà, ma in un mercato normale la pirateria è una nicchia e un ambito di nicchia per una cosa simile è molto vicino alla morte, perchè basa tutta la sua forza sul fatto che si possa trovare di tutto.
A memoria direi che gli ultimi rimasti totalmente in piedi, non toccati dalla legge sono iMesh, LimeWire, DC++ e Soulseek, parlando dei grandi. I produttori di BitTorrent è molto che mettono le mani avanti dicendo che gli usi illegali del loro programma li rigettano, che è stato pensato per altro ed infatti lo stanno riciclando in altri amibiti.
Qui scappano tutti. Io credo davvero che stia finendo il far west della pirateria online.

Prossimamente su Affari&Finanza

13 commenti:

  1. Anonimo6:49 PM

    Mi fai un sunto in una 30-ina di parole??? Non ho voglia di leggere tutto...

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  2. dunque,la storia insegna che per ogni arma ne esiste una capace di annullarla....historia magistra vitae.....io non mi preoccupo

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  3. Anonimo7:07 PM

    che figata... Mi aspettavo un polpettone di trenta righe... Mariolone hai partecipato pure tu all' esercitazione???

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  4. Tutti i principali software di p2p sono stati chiusi (molti si sono convertiti in music store) per il medesimo cavillo legale.
    tutti fuggono dal mercato illegale p2p.
    Secondo me è la fine di un'era.

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  5. Anonimo10:02 PM

    Non credo... Arriverà una nuova generazione di p2p molto + distribuiti, e di conseguenza inattaccabili...

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  6. esatto...ma io ho lavorato sul serio...non per finta:)
    .....sono molto daccordo con frankie...necessariamente

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  7. Anonimo9:57 AM

    Tra "i grandi ancora in piedi" come non menzionare l'affittacidi' sotto casa mia.

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  8. Ecco l'affittacidì è un ottimo esempio.
    Prima si affittavano un po' dovunque, ma dopo la stangata il mercato si è normalizzato ed ora da tutta Italia devono venire fino sotto casa di Tony per affittare CD.
    Non credo che arriveranno nuove generazioni di P2P che avranno il medesimo successo di queste. Non si può andare avanti in questa maniera a lungo, non è un mercato normale, quella del tutto gratis non può che essere una fase.

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  9. Anonimo11:08 AM

    L'affittaCD si fa pagare, pure caro.
    3,5€ a CD.

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  10. Anonimo11:47 AM

    Più o meno condordo. Più, perchè credo che "finalmente" sia finita
    l'era degli smanettoni dell'ultimo minuto, quelli per intenderci che
    "non me ne frega un cazzo se non mi piace è gratis e lo scarico"..
    quelli che hanno installato fastweb w scaricano di tutto e di più e
    poi al cinema non vanno perchè danto hanno il divx, che ha un audio da
    far cagare, ma tanto è gratis.
    Quelli che sul treno: "ma hai finito di scaricare l'ultimo dei
    Depeche?" "si, se vuoi te lo giro insieme a quello dei Franz" e tutto
    questo ad altavoce, vorrei vedere se "Hey Marco mi è arrivato del
    paskistano da sballo!" "fico, perchè il marocchino di ieri era
    tranciato!" un minimo di discrezione ecchecazzo!
    Ecco io li odio.
    Li odio perchè hanno fatto in modo di accendere i riflettori su una
    cosa che è sempre esistita, come nicchia, ma perfettemente
    funzionante. Invece il consumo mainstream del P2P, la stupida idea che
    fosse facile e quant'altro ha appesantito una situazione che in realtà
    è fisiologica per il mercato.
    Io credo nel libero scambio, ed ho una mia morale che mi porta ad
    acquistare il cd di un gruppo che ho prima già ascoltato. Acquistarne
    uno solo perchè c'è un singolo che mi piace, ma il resto boh... beh
    non è il mio stile. Prima digerisco un album e poi decido se
    acquistarlo, lo stesso vale per i giochi (Resident Evil 4 è stupendo),
    non scaricherei mai un dvd invece, la qualità non è paragonabile.
    Invece abbiamo una massa di caproni che accendi il pc e via, sempre più veloce.
    Meno perchè non credo all'estinzione del P2P (o di altre forme di
    pirateria via web),invece spero nella chiusura del flusso di massa e
    di masse ed ad un ritorno del piccolo settore di nicchia, pazienza se
    troverò meno scelta, almeno non sarò costretto a vivere nella
    paranoia. E per paranoia intendo: "installate Protowall e controllate
    quanti pacchetti dati riceve il vostro PC, e sopratutto da chi li
    riceve".
    Bien, stavolta il tirone da trenta righe l'ho fatto io, sorry, ma è
    che ho il dente avvelenato.
    ciauz

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  11. Anche io non credo all'estinzione del P2P nè tantomeno all'estinzione della pirateria che c'è in ogni ambito da sempre, ma da sempre in ogni ambito è di nicchia, come dici tu.
    E' una questione forse più macrosociale e/o macroeconomica, per un qualsiasi mercato in una situazione normale e matura, l'illegalità è sensibilmente più ristretta rispetto alla legalità.
    E' inevitabile che si finisca così.

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  12. Anonimo9:32 PM

    io credo di essermi dato al file sharing solo per una questione economica lo ammetto... All' inizio credevo che se una cosa mi fosse piaciuta, poi l' avrei acquistata, tuttavia non l' ho mai fatto... Onestamente da collezionista, me ne pento e lo trovo disgustoso... Tuttavia è innegabiel ched il file sharing mi ha aperto porte che prima non avrei ma sognato...

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  13. Daccordissimo.
    Senza la usica gratsi tanta roba non l'avrei mai sperimentata e conosciuta, però è una condizione di mercato assurda ed indifendibile. Qualcuno lavora e tu ne cogli i frutti senza pagare....

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