Se cercate la dimostrazione che il cinema secco e veloce, dall'impianto fortemente classico e americano e dall'aria europea esiste ancora Vacancy ve lo confermerà.
Sicuramente il migliore dei film di serie B visti quest'anno (meglio anche del già apprezzato Turistas) Vacancy è anche uno dei migliori serie B degli ultimi anni (meglio anche del già apprezzato Undisputed), frutto dell'unione di macchina hollywoodiana e mentalità europea, il regista Nimoròd Antal è infatti di origine ungherese e lì ha lavorato anche per un certo periodo.
Il pregio di Vacancy è innanzitutto di inquadrare una vicenda classica da film horror/thriller in maniera molto circoscritta. La storia è quella di una coppia sull'orlo della separazione che viaggia di notte, ha un problema alla macchina e si ferma in un motel nel quale si scopre succedono turpi omicidi ad opera dei proprietari e dal quale la coppia cercherà di scappare disperatamente per tutto il film.
La storia parte con il guasto alla macchina e finisce con la risoluzione (per un verso o per l'altro) dell'avventura nel motel. Non ci sono spiegazioni, epiloghi o prologhi, è il vero incubo immotivato in cui sono coinvolte le classiche figure archetipe di persone di città che all'improvviso devono lottare per la propria sopravvivenza.
Tutto concentrato sui fatti e sull'azione senza lasciare nessuno spazio esplicito all'approfondimento dei personaggi, che però avviene (e come) a partire dalle loro azioni e dai piccoli particolari. E' la quint'essenza del buon film fatto con personaggi funzionali all'azione.
Vacancy fa un uso degli spazi (tutta la zona del motel) ottimo, come raramente si è visto, e ancora di più fa un uso della fotografia eccellente. Non solo le immagini sono funzionalissime alla suspense ma esse stesse creano il senso di oppressione. Il film si svolge tutto di notte, una notte senza luci forti ma solo tagli che illuminano le cose parzialmente, intorno il buio pesto. In questo modo sono claustrofobici anche gli esterni nei quali i personaggi sono circondati dall'oscurità totale. Non per nulla alla fotografia c'è Andrzej Sekula (altro europeo, per la precisione polacco) il direttore di fiducia di Tarantino.
Sicuramente il migliore dei film di serie B visti quest'anno (meglio anche del già apprezzato Turistas) Vacancy è anche uno dei migliori serie B degli ultimi anni (meglio anche del già apprezzato Undisputed), frutto dell'unione di macchina hollywoodiana e mentalità europea, il regista Nimoròd Antal è infatti di origine ungherese e lì ha lavorato anche per un certo periodo.
Il pregio di Vacancy è innanzitutto di inquadrare una vicenda classica da film horror/thriller in maniera molto circoscritta. La storia è quella di una coppia sull'orlo della separazione che viaggia di notte, ha un problema alla macchina e si ferma in un motel nel quale si scopre succedono turpi omicidi ad opera dei proprietari e dal quale la coppia cercherà di scappare disperatamente per tutto il film.
La storia parte con il guasto alla macchina e finisce con la risoluzione (per un verso o per l'altro) dell'avventura nel motel. Non ci sono spiegazioni, epiloghi o prologhi, è il vero incubo immotivato in cui sono coinvolte le classiche figure archetipe di persone di città che all'improvviso devono lottare per la propria sopravvivenza.
Tutto concentrato sui fatti e sull'azione senza lasciare nessuno spazio esplicito all'approfondimento dei personaggi, che però avviene (e come) a partire dalle loro azioni e dai piccoli particolari. E' la quint'essenza del buon film fatto con personaggi funzionali all'azione.
Vacancy fa un uso degli spazi (tutta la zona del motel) ottimo, come raramente si è visto, e ancora di più fa un uso della fotografia eccellente. Non solo le immagini sono funzionalissime alla suspense ma esse stesse creano il senso di oppressione. Il film si svolge tutto di notte, una notte senza luci forti ma solo tagli che illuminano le cose parzialmente, intorno il buio pesto. In questo modo sono claustrofobici anche gli esterni nei quali i personaggi sono circondati dall'oscurità totale. Non per nulla alla fotografia c'è Andrzej Sekula (altro europeo, per la precisione polacco) il direttore di fiducia di Tarantino.
Vacancy si candida all'Olimpo dei migliori film dell'anno senza dubbio, se non altro perchè questo è il cinema che vorrei vedere un po' di più, fatto di pochissima arroganza, grande tecnica e grande voglia di raccontare storie che non devono necessariamente essere il massimo dell'originalità ma che sono ben narrate.
L'APPROFONDIMENTO SU MYMOVIES.IT
L'APPROFONDIMENTO SU MYMOVIES.IT
Kate Beckinsale è una fica.
RispondiEliminaIl marito ha girato Die Hard IV...
Ha fatto anche Van Helsing (che io vidi al cinema buttando 7 euro), Die Hard 4 pare essere fico e sinceramente il regista non mi dispiace ho visto i 2 Underworld e non sono male, certo McTiernan è n'altra cosa.
RispondiEliminaHo scritto male: la Beckinsale ha fatto Van Helsing, non il marito regista
RispondiEliminaCompact io l'ho visto Die Hard IV, te lo dico ti piace sicuro.
RispondiEliminaMa lo hai visto in lingua originale?
RispondiEliminaBeato te, a me tocca aspettare fino ad Ottobre
RispondiEliminal'ho visto ieri sera ma non ne sono entusiasta.
RispondiEliminaNon so quanto tu sia un amante dei serie B (io non particolarmente) o dei film dove si preme molto su una bella narrazione degli eventi (di questo si sono particolarmente amante) ma Vacancy l'ho trovato estremamente soddisfacente sotto questi punti di vista.
RispondiEliminaFinalmente un bel film realizzato bene con piccolissime aspirazioni e grandi exploit.
Si l'ho visto in lingua originale.
RispondiEliminaLa qualità del film era buona e la tentazione troppo forte.
Guarda McTiernan è un'altra cosa, ma secondo me ci sta.
Personalmente lo metto al livello del due, ma te lo dico lo score fa decisamente schifo.
Un altra cosa che non mi è troppo piaciuta è che i "cattivi" sono decisamente ridicoli...