- Batman Begins (tratto dall'omonimo fumetto)
- La Guerra Dei Mondi (tratto dal libro di H.G. Wells)
- Bewitched (tratto dall'omonima serie TV anni '60)
- Charlie And The Chocolate Factory (tratto dal libro di Roald Dahl e dal film con Gene Wilder)
- The Longest Yard (tratto dall'omonimo film del 1974)
- The Dukes Of Hazzard (tratto dall'omonima serie TV anni '80)
- The Fantastci Four (tratto dall'omnimo fumetto)
- Herby: Fully Loaded (tratto dai precedenti film di Herbie: il maggiolino matto)
- Pink Panther (tratto dai precedenti film di Blake Edwards)
26.7.05
C'è forse una crisi dei soggetti originali?
Uscite estive americane:
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7 commenti:
non è un problema, se pensi a tutti i film di kubrick...
Hai perfettamente ragione, non si deve inseguire per forza il soggetto originale per fare un buon film, ma qui si tratta in quasi tutti i casi (fuemtti esclusi) di remake. E' un po' pesante che nelle sole uscite estive ci siano così tanti remake o quantomeno è significativo. Non voglio parlare di decadenza ecc. ecc. Non sono proprio il tipo, ma non si può ignorare come fenomeno. E' chiaro che poi un remake può essere un ottimo film, magari superiore all'originale, come secondo me è Scarface di DePalma, ma è la tendenza che è significativa.
c'è anche da dire che operazioni di questo genere hanno un ritorno di pubblico non indifferente. Voglio dire: uno spettatore medio almeno come primo impatto, è decisamente più invogliato ad andare a vedere qualcosa che già conosce e che ha apprezzato o cui si è appassionato, specialmente se parliamo dei remake dei telefilm anni '70. In fondo stiamo parlando di film diretti ad un pubblico di massa che, di solito, viene maggiormente colpito da titoli "ad effetto"... e poi, come non essere attirati da Nicole Kidman nei panni di Samantha, o Tom Cruise in "La guerra dei mondi" (che tra l'altro la maggiorparte delle persone non sa assolutamente di cosa trattava la trasmissione di Welles ma siccome il titolo è famoso e suona come tale già vince). A mio parere, poi, un caso a parte è Tim Burton che, anche se negli ultimi anni si è bevuto il cervello, in fondo ha scelto un soggetto meno famoso e comunque un po' più particolare, di nicchia se vogliamo.
Non parlo quindi della qualità di queste produzioni ma ripeto: uno degli aspetti più determinanti è il ritorno di pubblico e l'appeal sulla massa... cosa che intriga quando si calcolano gli incassi..
Perfettamente daccordo (lungi da me criticare gli stratagemmi per incassare di più), ma è cmq strano che solo nell'ultimo semestre siano usciti così tanti film tratti da soggetti più o meno famosi, è una tendenza chiara e netta che non si può ignorare. Questo chiaramente non significa la morte del soggetto originale e altre puttanate simili, probabilmente non significa niente e da domani si tornerà al solito, ma è cmq un fenomeno strano.
Tim Burton ha scelto una cosa più particolare ma moooooolto cult (e poi Burton già aveva rifatto Il Pianeta Delle Scimmie e aveva fatto film da fumetti, ma lui è proprio un caso a parte).
per quanto riguarda i remake di Burton, su Il pianeta delle scimmie meglio stendere un velo pietoso...
i Batman sono buoni, non c'è che dire. E' vero che Charlie And The Chocolate Factory (dall'originale di cui non mi ricordo il nome) è un cult ma rimane un po' meno visto dalla massa (sempre di massa parlo quando si fa un discorso sugli incassi).
ma vabbè, è vero è un caso a parte...
e poi sì, come fenomeno (oltre alle stratregie di mercato) è particolare ma forse nemmeno troppo lontano da tante altre tendenze che si succedono in un periodo o l'altro.
chissà...
Beh è parecchio che siamo nella fase "neoclassica" in cui in tutti i campi dalla moda, alla musica, al cinema, alla televisione si imita il passato. Io mi sarei un po' rotto il cazzo...
Che veniva dopo il neoclassicismo?? Mi sembra il romanticismo no? Mica male! Ci aspetta lo Sturm Und Drang!! Però mi comincerò ad esaltare solo quando vedrò in giro istanze preromantiche (tipo contaminazioni folk bucoliche).....
io dico biedermeier o ancora meglio: avanguardie futuriste e via
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