Ryuichi Sakamoto è un'artista moderno nel senso più completo del termine. Anche prescindendo dalla sua musica (che comunque rimane un esempio di fusione tra modernità e antichità), è innegabile come abbia saputo porsi a cavallo di più declinazioni della sua arte, come abbia saputo lavorare per diverse committenze.Oltre a pubblicare album tradizionali infatti ha fatto anche molte colonne sonore (innovando anche in quel campo) e ora ha composto alcune suonerie per cellulari.
Un'idea che a me è sembrata fantastica da subito, anche prima di aver ascoltato i file (Forest Alarm, Zamapar, Dharma e la classica suoneria Nokia rivisitata). La cosa migliore è come abbia riadattato lo schema tipico delle suonerie alla sua musica, chi conosce i suoi lavori riconoscerà immediatamente il suo stile anche nella rielaborazione della classica suoneria Nokia...
Come mi ricorda spesso Tony, già altri artisti moderni come Dalì hanno saputo ampliare il concetto di arte a qualcosa che non fosse il classico quadro o comunque la classica forma d'espressione, disegnando oggetti come vasi (un vaso di Dalì era uno dei premi negli anni '60 di un concorso a premi di non ricordo quale prodotto) o le cartine dei Chupa Chups.
6 commenti:
Si sono bellissime, devo adottarle ma non ho ancora deciso quale segmento di quale pezzo...
Non so se assumermi la paternità di quella cosa, messa così. L'idea di massima è che ogni artista di ogni tempo, oltre ad espandere il concetto di arte (sennò che cazzo d'artista è?) si confronta con le committenze tipiche del proprio tempo. Di Dalì invece ti dicevo che proprio lui aveva disegnato il logotipo (la scritta sinuosa) della chupachups.
Io mi ricordo che mi avevi raccontato l'aneddoto del Chupa Chups e quando ho fatto la tipica faccia stupita che segue l'aneddoto, eri partito col discorso sull'artista moderno che si confronta con diversi tipi di committenze e appunto allarga il concetto di opera d'arte anche ad altri tipi di prodotti che nella modernità sono i più vari. poi l'esempio del vaso vinto coi punti l'ho letto per conto mio.
Si era fatto pure l'esempio del pittore che fa il logo della Fandango e la pubblicità della Molinari.
Non mi andava di prendermi la paternità di un pensiero che era arrivato da terzi. Ma se vuoi levo il tuo nome.
No, non è quello il punto. Mi fa piacere, anzi sapere che contribuisco alla tua visione del mondo - come tu alla mia.
E' il concetto di "artista moderno" che mi convince poco. Perchè quella così lì, succede da sempre. E' la norma.
Semplicemente c'è più facile ad accorgersene nella modernità perchè conosciamo esattamente le destinazioni d'uso dei prodotti. Se vuoi possiamo anche citare le pubblicità per non mi ricordo quale macchina girate da Lynch.
si certo il concetto è lo stesso ma chiaramente per i registi (come per i fotografi) che sono artisti di un'arte moderna fa meno impressione. Non tanta almeno quanto ne fa un pianista, che compone musiche per orchestre che si mette a fare suonerie. O un pittore che fa cartine dei lecca lecca.
La cosa esiste da sempre ma non esiste da sempre il design di oggetti per la quotidianità. Cioè non esiste da sempre il fatto che un artista si metta a fare opere che non uniche, tecnicamente riproducibili. Per questo fa meno impressione che lo faccia un regista o un fotografo.
Credo che l'artista moderno si distingua soprattutto per il fatto che oltre al cuore del suo lavoro, che rimane l'arte cui si dedica di più, ci sono committenze di opere sicuramente minori destinate però ad una fruizione di massa.
Come la chiameresti la fruizione della chiesa di San Pietro?
Posta un commento