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1.3.07

Quién Sabe? (1966)
di Damiano Damiani

Quale immensa attrattiva poteva avere un film con Gian Maria Volontè e Klaus Kinski? Tanta. Così tanta da superare il fatto che è uno spaghetti western diretto da Damiano Damiani.
Io non vado proprio matto per gli spaghetti western (il che significa che come tutti amo i grandi exploit del genere ma il livello medio generalmente non mi soddisfa), che io mi ricordi a parte i primi 3 Leone mi è piaciuto solo Il Grande Silenzio di Sergio Corbucci, che comunque aveva Kinski nel cast....
Insomma ero pieno di aspettative che sono state regolarmente tradite.
Il film è una metafora da 4 soldi della lotta di classe nel facile scenario del Messico rivoluzionario. Kinski ha una particina indegna del suo nome anche se regala due-tre sguardi impagabili e Gian Maria Volontè duetta tutto il tempo con Lou Castel (fresco fresco da I Pugni In Tasca) in un binomio proletario/benestante veramente orrendo.
E neanche Volontè mi ha dato troppa soddisfazione con il suo spagnolo che più che altro sembra lombardo.....

8 commenti:

Anonimo ha detto...

kinski Re Klaus colpisce ancora.


Anonimo ha detto...

questi film si rifanno più che agli spaghetti western classici, a quei film tipo Giù La Testa... Credo che costituiscano proprio un sottoinsieme dello spaghetti western chiamato Tortilla Western.
Ovviamente con giù la testa non c'è il minimo paragone...


gparker ha detto...

in particolare questo poi veramente vale poco...


Anonimo ha detto...

non concordo assolutamente con te (stranamente) secondo me è un bel film, molto più centrato sul senso di "quièn sabe" che sulla lotta di classe. a me è piaciuto
ciao
gran bel blog come sempre
kainz


gparker ha detto...

Cioè tu dici più centrato su istinto e ragione personificati nei due personaggi? Fare qualcosa senza sapere perchè ma solo perchè si sente che giusto?
Mah... Alla fine emerge solo nel finale questa cosa e non mi sembra dia un'altra possibile lettura agli eventi del film...
Sarà poi che non mi è piaciuto quindi vedo tutto negativo...


Anonimo ha detto...

Secondo me è molto bello, la riduzione politica è molto popolare, però sentita, bella sanguigna e verace, e Volontè è da Dio. E con un finale di "morte al porco capitalista" che poteva essere concepita solo a quell'epoca (ma che comunque mi fa infervorare ancora adesso :)). Degli spaghetti western di sinistra, dopo "Giù La Testa", è uno dei più riusciti. Tipo, per me "Tepepa" e "Vamos a matar companeros" sono inferiori a questo.

Ciaoo Rob


gparker ha detto...

Non saprei fose io lo metto a livello di vamos a matar...


Anonimo ha detto...

Esistono spaghetti Western di destra?
Personalmente non credo si rifacciano ad un discorso politico preciso...


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