Fiducioso in un miglioramento della serie procedo con il secondo episodio della saga di Harry Potter.
La regia è sempre affidata al professionista della commedia infantil-tranquillizzante Chris Columbus. Non cambia dunque molto a livello di forma, mentre cambia a livello di contenuto. Se il primo episodio era prettamente introduttivo in questo si cominciano a capire delle cose fondamentali.
1. La saga di Harry Potter ha tutto un suo filo conduttore per il quale ogni capitolo si capisce qualcosa in più dei mille misteri che circondano il protagonista, la scuola di Hogwarts e il mondo dei maghi (il che non mi dispiace)
2. Lo schema fondamentale di tutto l'impianto sul quale è sviluppata la serialità mi sembra essere a metà tra Il Signore Degli Anelli (il lento disvelamento di molti intriganti misteri) e i romanzi di James Bond di Ian Fleming: la presentazione di forme di racconto sempre simili, fatte di momenti topici (tipico esempio è l'inizio, con la fine della missione precedente per Bond e con la vita nel mondo reale prima del ritorno alla scuola per un nuovo anno scolastico per Harry Potter) alla quale fidelizzare il fruitore
3. Ogni capitolo affronta un tema sociale
In questo caso tocca al razzismo e l'intolleranza verso i diversi che nella metafora di J.K. Rowling sono i mezzosangue, cioè quelli che studiano da maghi ma sono figli di non-maghi (che poi non si capisce perchè mezzosangue, non hanno sangue di maghi per nulla!), nettamente contrapposti ai casati purosangue, quelli che sono maghi da generazioni e non si sono mai accoppiati con gente normale. Quelli sì che sono dei signori....
Le partite di Quidditch sono tutte uguali! E poi a che serve che tutti quanti si diano da fare e rischino la vita per segnare punti quando alla fine basta prendere il boccino che si è vinto? A questo punto alleniamoci solo a fare quello ed è fatta.
Il personaggio migliore è nettamente il capo della casa Serpeverde, il professore di pozioni. Un po' emo direbbe qualche blogger, ma di certo l'unico dotato di una complessità interiore che è bello si intuisca solo (per il momento). Odiosa la caratterizzazione del biondino cattivo.
Devo ammettere però che quando si scopre che il ragazzino fantasma animato dal libro è Voldemort da giovane mi è preso un po' un colpo....
La regia è sempre affidata al professionista della commedia infantil-tranquillizzante Chris Columbus. Non cambia dunque molto a livello di forma, mentre cambia a livello di contenuto. Se il primo episodio era prettamente introduttivo in questo si cominciano a capire delle cose fondamentali.
1. La saga di Harry Potter ha tutto un suo filo conduttore per il quale ogni capitolo si capisce qualcosa in più dei mille misteri che circondano il protagonista, la scuola di Hogwarts e il mondo dei maghi (il che non mi dispiace)
2. Lo schema fondamentale di tutto l'impianto sul quale è sviluppata la serialità mi sembra essere a metà tra Il Signore Degli Anelli (il lento disvelamento di molti intriganti misteri) e i romanzi di James Bond di Ian Fleming: la presentazione di forme di racconto sempre simili, fatte di momenti topici (tipico esempio è l'inizio, con la fine della missione precedente per Bond e con la vita nel mondo reale prima del ritorno alla scuola per un nuovo anno scolastico per Harry Potter) alla quale fidelizzare il fruitore
3. Ogni capitolo affronta un tema sociale
In questo caso tocca al razzismo e l'intolleranza verso i diversi che nella metafora di J.K. Rowling sono i mezzosangue, cioè quelli che studiano da maghi ma sono figli di non-maghi (che poi non si capisce perchè mezzosangue, non hanno sangue di maghi per nulla!), nettamente contrapposti ai casati purosangue, quelli che sono maghi da generazioni e non si sono mai accoppiati con gente normale. Quelli sì che sono dei signori....
Le partite di Quidditch sono tutte uguali! E poi a che serve che tutti quanti si diano da fare e rischino la vita per segnare punti quando alla fine basta prendere il boccino che si è vinto? A questo punto alleniamoci solo a fare quello ed è fatta.
Il personaggio migliore è nettamente il capo della casa Serpeverde, il professore di pozioni. Un po' emo direbbe qualche blogger, ma di certo l'unico dotato di una complessità interiore che è bello si intuisca solo (per il momento). Odiosa la caratterizzazione del biondino cattivo.
Devo ammettere però che quando si scopre che il ragazzino fantasma animato dal libro è Voldemort da giovane mi è preso un po' un colpo....
14 commenti:
Il professore di pozioni chi? Renato Zero?
esatto. Proprio renatone.
Aaaaaah.... capolavoro!
http://www.youtube.com/watch?v=7a6_2H2GV_Y
è un grande, si muove uguale con quel mantello.....
Bene ora sei pronto per vedere la versione di Harry Fotter quella vera:
La Camera Delle BESTEMMIE.
Ah, il terzo è orribile.
A dire il vero la Camera Delle Bestemmie mi è stato mostrato prima ancora di cominciare la serie.
Pensavo fossero tutti così.... Sono rimasto deluso.
Anch'io...
ma sarebbe uno spezzone di quello che ho io sul cellulare???
si proprio tu me l'hai fatto vedere
Credo si chiamino mezzosangue perche figli di un mago e una mortale o viceversa (tipo Ercole)...credo.
Leggo da ottobre il tuo blog e quando finisco i "miei" film da guardare vengo qui a cercare qualcosa di sfizioso da comprare al MuloStore.
Dopo tutti questi mesi di silenziosa lettura è strano intervenire per chiarire una cazzata su harry potter, va beh.
Ciao
Non c'è nulla di più importante delle cazzate direi....
Cmq lo strano è proprio che i mezzo sangue non sono figli di un mago e di un mortale ma i figli di due mortali come per esempio Hermione...
ottimo, allora una cazzata sbagliata vale doppio!
daniel sei il mio attore preferito, perfavore non smettere di fare i film di harry potter. la stessa cosa vale per hernione.
rupert è il migliore di tutti!!!!!...è simpa e carinissimo!!!!
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