E' qui disponibile il cortometraggio del 1976 di 8 minuti di Calude Lelouch "C'était un rendez-vous", in ciu un uomo al volante di una Ferrari attraversa tutto il centro di Parigi ad una velocità folle, sfiorando passanti, macchine e bruciando semafori rossi. E' un esempio di quello che Lelouch voleva definire come cinema-verità. Infatti è tutto vero, fu girato una mattina d'estate molto presto e si dice che alla guida ci fosse un pilota di formula 1, forse Jackie Ickx.
Il film era introvabile fino ad oggi, infatti dopo la su aprima proiezione fu sequestrato assieme al regista per scoprire chi era alla guida, ma nessuno parlò.
E' bellissimo. Ed è incredibile che lo sia dato il soggetto, eppure la scelta dell'ora (un alba un po' grigia in cui ancora ci sono alcune luci), i settaggi dell'esposizione, un obiettivo un po' deformante e la scelta del percorso (in alcuni punti bellissimo), lo rendono cinema anzi che una delle solite cazzatine che si trovano su internet.
Il film era introvabile fino ad oggi, infatti dopo la su aprima proiezione fu sequestrato assieme al regista per scoprire chi era alla guida, ma nessuno parlò.
E' bellissimo. Ed è incredibile che lo sia dato il soggetto, eppure la scelta dell'ora (un alba un po' grigia in cui ancora ci sono alcune luci), i settaggi dell'esposizione, un obiettivo un po' deformante e la scelta del percorso (in alcuni punti bellissimo), lo rendono cinema anzi che una delle solite cazzatine che si trovano su internet.
7 commenti:
Non è una provocazione, ma mi è sembrato un bel posto dove linkare la Minnesota declaration di Werner Herzog contro il cinéma-vérité^^
Hai capito Werner...
Mica male sta chiccona.
Non ha torto di certo, ma io non sarei così categorico.
Il cinema-verità è qualcosa di più difficile direi, tirare fuori dai fatti reali ciò che di solito si tira fuori da situzioni create ad arte non è semplice e si rischia moltissimo, come dice Herzog, il semplice turismo.
Non sono un acceso sotenitore del cinema-verità, nè del semi-documentarismo, amo la stilizzazione e le situazioni create ad arte per essere melodramamticamente incredibili (sono un adoratore di Almòdovar non a caso). Tuttavia amo anche Truffaut e mi rendo conto che in molti casi il suo cinema agli inizi semi-docuemntaristico è riuscito ad appoggiarsi alla realtà come fosse una fatto di finzione e ad estrapolare da un'esposizione degli eventi fortemente realista sottostrati incredibili di verità.
Certo anche a lui è accaduto raramente, si e no in 2-3 film...
oddio post appallante... Scappiamo...
L'hai visto il corto? E' stupendo!
Non amo la nouvelle vague. Ho visto A Bout De Souffle e ho capito che non era roba per me....
....
1 film e hai deciso.
E non hai nemmeno visto I 400 Colpi. Il film più bello della storia.
Guarda, la nouvelle vague si è fatta sentire anche in letteratura... Molti scrittori hanno aderito a sta cosa... Ho letto molti libri e non mi dicevano nulla... Certo non sono film... I 400 copi conto vederlo un giorno... Quando sarò pronto... Non vorrei vederlo e odiarlo... Oggi so che andrebbe così... Ho fatto la stessa cosa con Fellini e con Kubrick, e musicalmente con Pink Floyd e Deep Purple... E ora mi fanno impazzire...
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