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30.3.07

Il nuovo cinema nigeriano

Secondo il Guardian potrebbe essere la Nigeria il prossimo bacino di innovazione cinematografica.
Dopo la Spagna, la Danimarca a metà anni '90 e poi fino ad oggi il Giappone e la Corea del Sud, di qui a qualche anno potrebbe toccare alla Nigeria, che ha un'industria cinematografica poverissima ma fortissima.
In Nigeria si girano circa 1.000 film l'anno (una delle nazioni più prolifiche al mondo) anche se non ci sono molte sale, tutto funziona con un mercato principalmente pirata e Home Video. Cosa può accadere a tutti questi registi nel momento in cui scoprono o semplicemente accedono alle tecnologie di distribuzione in rete? Certo in Nigeria le connessioni a banda larga non sono molte ma nel resto del mondo si.
E che formazione hanno questi registi? Cosa hanno visto del cinema mondiale? Forse poco forse tanto, ma a cosa si ispirano? Pare che i sistemi narrativi popolari nigeriani siano fortemente legati alla magia e al voodoo, storie in cui il superstizionismo ha un'importanza fondamentale. Una simile contaminazione cosa può dare al nostro cinema?
Certo si può obiettare che il cinema indiano (altra industria pazzesca) non è riuscito ancora a contaminare o comunque contribuire all'evoluzione delle restanti cinematografie mondiali, e dunque la stessa cosa potrebbe avvenire per il cinema nigeriano. Eppure... Chissà che idee hanno quelle centinaia di registi che lavorano lì con un background e una preparazione molto diversa dalla nostra...

2 commenti:

pizzulata ha detto...

Secondo me, si dice si dice, ma queste piccole realtà non riusciranno mai ad uscire dalla loro realtà e tantomeno riusciranno a farsi e notare come mezzo commerciale.
Si, potrebbe darsi che in un futuro come è già successo per altri film stranieri, un film nigeriano riceva un Oscar per qualcosa (miglior..bho?!), ma secondo me fin quando non ci sarà un svolta radicale realtà come queste non riusciranno mai a farsi valere.
simopizzulata


gparker ha detto...

Certo è indubbiamente difficile, tuttavia proprio per la radicale diversità dal nostro tipo di produzione e per la forza con cui fanno film (1,000 l'anno!!) potrebbero farsi notare.
Devi inoltre calcolare le dinamiche di riduzione del caos in rete. Se, come penso prima o poi faranno, cominciassero a distribuire via internet il loro materiale attraverso la visione dei primi appassionati si comincerebbero a delineare i film più apprezzatti, in sostanza ci sarebbe come un filtro (come accade su YouTube) che da 1,000 film l'anno concentra l'attenzione su quelli di un solo regista o solo sui migliori 3 dell'anno.
Se poi quei migliori 3 valgono poco o scimmiottano il cinema occidentale, allora rimarranno giustamente ignoti.


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