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8.2.08

Il web degrada chi non lo conosce

Parte domani l'attuazione della nuova stesura dell'art. 70 per la quale è legale pubblicare in rete materiale protetto da diritto d'autore in forma degradata purchè non a scopo di lucro e per fini didattici. In sostanza posso pubblicare tutto un album di canzoni se ne faccio una recensione. Liberamente.
La cosa, come è noto, è frutto di un errore o meglio di un'imprecisione in fase di stesura della legge per l'uso avventato del termine "degradato". Imprecisione rivelata all'indomani della presentazione della stesura finale e nota a tutti. Per questo nessuno si preoccupa, e giustamente.
Nonostante gli stretti margini di operatività il peer to peer non sarà legale e non liberalizzeremo nulla, si troverà ben presto un rimedio e si metterà un cerotto. Quello che parte domani è solo un interregno di libertà. Nulla di grave.

11 commenti:

dario ha detto...

Me la spieghi meglio che non ho capito?


Anonimo ha detto...

che schifo


gparker ha detto...

In pratica è stata male aggiornata la legge che entra in vigore domani. E' una cosa nota da più d'una settimana, non lo scopro io.
E' previsto che si possano veicolare (senza scopo di lucro e per fini didattici) "immagini e musiche in versioni degradate".
Ma il legislatore non ha tenuto conto che l'mp3 è una versione degradata di una canzone dunque di fatto l'ha liberalizzato. Lo dicono la maggior parte dei giuristi, loro l'hanno rivelato.
Chiaramente si correrà ai ripari, ma intanto...


Fabio ha detto...

Anche se capisco che sia bene essere precisi e fornire una discriminante più chiara... per me "degradato" ed MP3 non collimano. E' una forzatura.


gparker ha detto...

Il problema non è nell'uso o nella percezione comune ma nella definizione legale.
Se in un tribunale l'mp3, com'è, viene convalidato come degradato poichè elimina molti suoni, allora secondo la legge lo è.


Fabio ha detto...

Ma anche il pezzo originale essendo campionato a 44khz ha già eliminato molti suoni.
Non c'è una differenza sostanziale tra l'originale e il "degradato", quindi è ovvio che è necessario passare a delle considerazioni di grado, numeriche.

Insomma, mi pare il classico summum ius...


gparker ha detto...

Aspetta. Il campionamento a 44Khz è ufficialmente quasi indistinguibile dall'analogico, in più essendo digitale come qualità dell'udito è migliore di (classico esempio) un 33giri.
L'mp3 invece proprio annulla determinati suoni e cancella certe frequenze. Il risultato è una maggiore piattezza del suono e una sua riduzione di profondità, come se ad un immagine sfocassi lo sfondo invece di tenerlo a fuoco, la comprenderei comunque e molti (se lo sfondo è lontano) non si accorgerebbero che è sfocato ciò che dovrebbe essere a fuoco, ma fatto sta l'ho sfocato.

Da un punto di vista personale poi aggiungo che io ascolto mp3 in mille modi e sono moderatamente soddisfatto.
Su impianti stereo mooolto migliori del mio, roba seria per davvero ho sentito la differenza tra il medesimo brano su CD e su mp3 e ho capito che è decisamente degradato. Quantomeno a termini di legge dobbiamo considerarlo così.


Fabio ha detto...

Nel CD il campionamento taglia frequenze e la quantizzazione appiattisce i suoni. Che siano processi fatti su misura con la percezione dell'orecchio umano non ci piove... ma così è anche nell'MP3, se pure con maggiori compromessi.

Per questo dico che sostanzialmente sono la stessa cosa. Dire che è un MP3 è una traccia CD "degradata" solo perché adotta questo tipo di soluzioni per me è una forzatura.


gparker ha detto...

No è degradato perchè adotta quelle soluzioni sulla base del CD e non della realtà, cioè leva ai suoni già digitalizzati, se facciamo una scala delle privazioni l'mp3 è dopo il CD.

E ad ogni modo su un apparecchio molto buono un orecchio un minimo allenato sente che il CD si sente benissimo, è profondo e completo. L'mp3 è piattissimo. Si sente proprio.
E poi il CD non maschera i suoni, non riduce le informazioni, non elimina delle frequenze. C'è un brusco e netto calo con la compressione, altrimenti non sarebbe tale.


Fabio ha detto...

Siamo d'accordo che l'mp3 venga dopo nella scala della qualità. Ma secondo me è improprio dire degradato perché la perdita di qualità è quella intrinseca nel procedimento di conversione in mp3... io in "degradato", per come è usato in quel contesto, ci vedo una sorta di volontà, come quando si mette un watermark su una foto.

E poi il CD certo che riduce le informazioni e taglia le frequenze! E' un suono campionato, tutta la roba che sta sopra 22 Khz è stata tagliata. E poi è anche quantizzato...
Ma è connaturato al funzionamento del CD, per questo non dici che è "degradato" rispetto al segnale originale... non solo perché è difficilmente apprezzabile. E secondo me allo stesso modo per l'MP3, anche se lì diventa apprezzabile (con alcuni impianti).
E poi non dimentichiamo che ci sono compressioni più efficienti di MP3 e compressioni senza perdita. La perdita di informazione non è necessaria.

Tutto questo secondo me non somiglia ad un'immagine in bassa risoluzione (come dice la legge) o a un film con la qualità video di youtube.
Somiglia piuttosto ad un'immagine coperta da copyright che io converto in JPEG e vado per usare liberamente... per me è ovvio che non siamo sullo stesso piano.

Comunque, tanto tra poco la cambiano.


gparker ha detto...

si sicuro la cambiano ma il concetto è che non si può legiferare senza sapere la materia, senza sapere che per come la legge intende degradato l'mp3 ci rientra, proprio perchè esistono altri tipi di compressione senza perdita di dati. Se quelli li perde è ovvio che un qualsiasi avvocato in tribunale proverà che è degradata.


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