E' un prodotto insolitamente strano Notte Brava a Las Vegas. Sembra in tutto e per tutto la classica commedia romantica hollywoodiana nella quale dal continuo battagliare e litigare di due fidanzati sboccia l'amore, non senza passare attraverso il topos della delusione e seconda occasione.
Nonostante un cast abbastanza noto, la troupe è invece per molti versi alle prime armi, senza troppa esperienza di cinema e con, nei casi migliori, un po' di esperienza di tv. Questo risulta in uno stranissimo ensemble.
Notte Brava a Las Vegas non è scritto in maniera eccellente, spesso ci sono battute veramente ridicole e situazioni di una stupidità rara, eppure a tratti riesce ad infilare trovate comiche non solo molto divertenti ma anche molto originali per nulla stupide. Il solo rapporto tra Lake Bell e Rob Corddry (l'amica di lei e l'avvocato di lui) è un esempio di questo per come è disegnato con sobrietà delicatezza e rispetto dello spettatore a cui è lasciata gran parte dell'interpretazione. Ed è molto divertente.
Anche il montaggio è sorprendentemente ricalcato sui dettami di Eisenstein. Certo non si tratta di qualcosa di clamoroso, ma si intuisce un tentativo di raccordo tra le scene mantenendo fisso un tema. Un montaggio blandamente analogico che non ti aspetti in un film simile.
Il ritmo spesso latita mentre altre volte infila delle sequenze davvero ottime, anche grazie al direttore della fotografia Matthew Leonetti, l'unico tecnico d'esperienza, in grado di comporre le inquadrature magistralmente sempre rimanendo attento all'effetto comico.
E poi nessuno sembra curarsi che la 35enne protagonista (che ne dimostra almeno 40) si innamori del 30enne (che ne dimostra 24) cosa alquanto insolita nel cinema americano...
Nonostante un cast abbastanza noto, la troupe è invece per molti versi alle prime armi, senza troppa esperienza di cinema e con, nei casi migliori, un po' di esperienza di tv. Questo risulta in uno stranissimo ensemble.
Notte Brava a Las Vegas non è scritto in maniera eccellente, spesso ci sono battute veramente ridicole e situazioni di una stupidità rara, eppure a tratti riesce ad infilare trovate comiche non solo molto divertenti ma anche molto originali per nulla stupide. Il solo rapporto tra Lake Bell e Rob Corddry (l'amica di lei e l'avvocato di lui) è un esempio di questo per come è disegnato con sobrietà delicatezza e rispetto dello spettatore a cui è lasciata gran parte dell'interpretazione. Ed è molto divertente.
Anche il montaggio è sorprendentemente ricalcato sui dettami di Eisenstein. Certo non si tratta di qualcosa di clamoroso, ma si intuisce un tentativo di raccordo tra le scene mantenendo fisso un tema. Un montaggio blandamente analogico che non ti aspetti in un film simile.
Il ritmo spesso latita mentre altre volte infila delle sequenze davvero ottime, anche grazie al direttore della fotografia Matthew Leonetti, l'unico tecnico d'esperienza, in grado di comporre le inquadrature magistralmente sempre rimanendo attento all'effetto comico.
E poi nessuno sembra curarsi che la 35enne protagonista (che ne dimostra almeno 40) si innamori del 30enne (che ne dimostra 24) cosa alquanto insolita nel cinema americano...
7 commenti:
quando ho letto il nome di eisestein nella recensione di QUESTO film ho pensato a uno scherzo
io no, io l'ho pensato quando ho letto il nome treat williams...
Grande Treat Williams!
Scommetto che era vecchio e stanco
che spettacolo...
Quant'era stanco e ciccione...
si cmq Eisenstein è nominato giusto per capirsi di che stiamo parlando non per fare impensabili paragoni.
se è ciccione non può cacciare i vampiri...
Non è ciccione, è robusto, può ancora farcela, io ci credo.
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