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2.2.10

Gli Oscar. Anche quest'anno

Sono pronte le nomination ma io gli Oscar li odio. Li odio perchè non riesco ad essergli indifferente, stringo con loro un rapporto di complesso disprezzo.
Li odio perchè ti ingannano di continuo, rispondono a logiche extra-filmiche ma non sempre, spesso ti illudono di avere radici cinematografiche alla base delle loro scelte per poi provare il contrario l’anno seguente essendo quindi imprevedibili e ingannevoli.
Ti calamitano in una competizione assurdamente forsennata e più coinvolgente di quella dei festival perchè tra film che già hai visto e poi ti frustrano stabilendo vincitori e vinti in base a criteri che non sono quelli delle premesse. E nonostante tutto questo ormai sia chiaro e risaputo (non fosse altro che per la mia esperienza personale di annuale consultazione dei risultati), lo stesso mi coinvolgono ogni volta nel meccanismo attesa/tifo/delusione.

Ogni anno mi copro gli occhi con le mani dicendo di non volerli seguire ma poi apro un po’ le dita che coprono gli occhi per guardare e incazzarmi.
Alla fine l’ho capito il perchè. Non è per quel vago senso di giustizia universale che pensavo all’inizio, nè per una forma di adesione ai valori dell’Academy che comunque esiste (l’importanza delle commercialità e del valore puramente economico del film), ma per i protagonisti della storia.

Non mi importa molto che The Departed vinca l’Oscat come miglior film, mi importa che Martin Scorsese riceva quella statuetta e non perchè penso che la meriti (incorrerei nel solito errore di attribuire alla scelta un valore filmico) ma perchè so che la vuole, come la vogliono i suoi concorrenti, e per questo la deve avere, perchè è migliore di loro. Ecco perchè.
Non so bene cosa spinga la maggior parte degli operatori nel cinema americano a desiderare tanto quel premio, anche più dei più sostanziosi e ponderati riconoscimenti europei, ma fatto sta che lo desiderano. Credo che la cosa abbia a che vedere con la loro origine: “Non posso ignorare il fatto di essere americano ed essere cresciuto in questo sistema, quando faccio film non posso non pensare di dover fare intrattenimento” dice (con beneficio di parafrasi) proprio Scorsese in uno dei suoi documentari sul cinema e lì mi sembra stia tutta la questione, nell’essere comunque americani e desiderare fortemente quello che è il riconoscimento più importante del proprio paese. Desiderare di essere accettati e incensati non da persone comunque lontane come gli europei ma dai propri simili, quelli della porta accanto, quelli con cui si è cresciuti e che si è odiato e amato.

Esistono poi un mucchio di questioni legate ai soldi, al marketing, alla carriera, alla facilità di fare un film (uno solo però) dopo aver vinto una statuetta che concorrono al desiderio di vittoria, quelle però sono tutte cose magari di importanza primaria eppure svincolate dai sentimenti, aspirazioni di carriera comprensibili e necessarie ma insufficienti a generare quella felicità o quel disappunto (entrambi palesi nelle dichiarazioni pre e post vittoria o sconfitta) che sono il mio cruccio.
Perchè io in fondo a questi gli voglio bene (ad alcuni, altri li odio con la medesima intensità) e quando sono tristi loro sono triste io e quando sono felici loro sono felice io.

12 commenti:

Noodles ha detto...

Quanto condivido questo post specie la prima parte proprio. E in più dirò che io amo gli Oscar anche senza snobismo. Mi piacciono proprio, nche se poi mi arrabbio puntualmente quando vedo premiate delle cose che lo sono giusto per i soldi spesi e la loro spettacolarità. Ma va da sé. E' bello anche questo. In fondo è bello nche trepidare... anche se poi lo spettacolo è spesso come dire... troppo coordinato troppo precisino, troppo letto, troppo finto. Ma ci sta. ci sarà un motivo se in tutto il mondo sia in fondo il premio più pubblicizzato. si dice sempre vincitore di tot premi oscar... Più che vincitore della palma d'oro, semmai quello lo trovi scritto... - pur riconoscendo alla Palm d'or ben più importanza a livello di giudizio estetico.


Noodles ha detto...

p.s. ma mi sai dire perchè quest'anno le nomination per la regia son 4 anziché 5?


Anonimo ha detto...

Quello che ami è Ron Howard, vero?

dario sloggato


frankie666 ha detto...

sei un paracarro.... Fai tutta sta pippa ma mica lo dici per chi tieni...

Dillo vuoi che vince Avatar? Sappiamo tutti che e praticamente imbattibile.... Ma questo lo dice il cervello, il cuore per chi tifa?
Io sto con Quentin, e con the Hurt Locker filmone vero.

Stiamo dalla parte dei piu deboli.


gparker ha detto...

E' premio più pubblicizzato al mondo proprio perchè premia il film pù di successo quello che piace di più e in un meccanismo da serpente che si morde la coda, premiando quello che piace di più poi il simbolo "vincitore di premio oscar" diventa garanzia di film piacevole con velleità intellettuali.

Non solo sono 4 le nomination ma sono 10 quelle per miglior film. Sono cambiate le regole da quest'anno.

Mi vorrei disinteressare ma non ce la faccio, perchè penso alle persone e vedere Tarantino ritirare un premio che desidera mi renderebbe felice, come sarei lieto di vedere riconosciuto il talento della Bigelow. Che vinca Avatar non mi importa, quello ha già vinto.
L'unico tifo vero (come quasi sempre accade) è per il miglior film straniero per quello è l'unico premio che cambia davvero qualcosa, cambia carriere, circolazione di film e via dicendo.
E tifo Un prophete a bestia. Audiard è il mito di questi ultimi anni.


frankie666 ha detto...

qui in Inghilterra sta avendo un successo pazzesco Un Prophete... Me lo stanno spingendo tutti...


gparker ha detto...

ti credo Audiard è il mito.
Lo ripeto dai tempi di Tutti i battiti del mio cuore


alp ha detto...

se fossimo su fb per questo post clikkerei sul fatidico MI PIACE :-)


gparker ha detto...

:)


Anonimo ha detto...

"Non mi importa molto che The Departed vinca l’Oscat come miglior film, mi importa che Martin Scorsese riceva quella statuetta e non perchè penso che la meriti ma perchè so che la vuole"

hai centrato in pieno il mio pensiero. Io mi commuovo anche, piango un pochetto sempre. Anche con i filmati vecchi, quando li rivedo. Ma non solo: se detesto un film nominato per miglior film, mi indigno a tal punto che se vince sto male. La mia è anche una partecipazione in tal senso negativa. Mi stanno bene tutti i film tranne alcuni per cui non sono pronto ad accettare nessun premio. Tipo Crash, Babel e Il labirinto del fauno (ma anche un po' The Aviator che mi fece parecchio cacare)


EddieValiant


gparker ha detto...

Ma guarda che vincano le vaccate a me non importa tanto. Io rimango distrutto quando non ottengono quello che meritano le persone che stimo. Quest'anno già sarò deluso dal vedere la faccia di Tarantino che non prende premi.


Anonimo ha detto...

abituatici già da ora...


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