La città di notte non è come la città di giorno, il cinema ce lo racconta da decenni. Da Fuori Orario a Cuba Libre fino a I Guerrieri della Notte l'estetica cittadina notturna è stata ridefinita come un far west o come lo spazio profondo, luoghi in cui può succedere di tutto e nei quali le regole e i diritti civili non valgono più. La legge o non esiste o è contro di te, gli uomini mangiano gli altri uomini, le donne attirano solo per poi respingere e chi ti vuole aiutare cerca in realtà sempre di fregarti.
Shawn Levy a questo tipo di racconti si era già avvicinato con i due Notte al museo, nei quali di notte il mondo del giorno si sovvertiva all'insegna dell'anarchia, similitudine gioiosamente caotica delle drammatiche avventure metropolitane sopracitate. Ora con Notte folle a Manhattan esce dal luogo chiuso e racconta con i toni della commedia proprio quel mondo dalle regole tutte sue.
E proprio in questo sta il merito maggiore della commedia cioè di tradurre un immaginario e un tipo di cinema solitamente drammatico, violento e disperato nel linguaggio della commedia dove regnano il sovvertimento delle parti, l'inganno, il senso del ridicolo e via dicendo.
L'edizione italiana però soffre del doppio problema doppiaggio/adattamento. Steve Carell e Tina Fey non rendono doppiati e molte battute sono adattate in maniera palesemente poco rispettosa del testo di partenza. La cosa che rimane tuttavia è il fortissimo ritmo che la commedia si porta dietro. La girandola di eventi che prende i protagonisti e li trascina nel gorgo della vita notturna è molto ben reso grazie a diversi espedienti e non ultima la scelta di riprendere in digitale (il che implica la possibilità di riprendere anche con poca luce).
Shawn Levy a questo tipo di racconti si era già avvicinato con i due Notte al museo, nei quali di notte il mondo del giorno si sovvertiva all'insegna dell'anarchia, similitudine gioiosamente caotica delle drammatiche avventure metropolitane sopracitate. Ora con Notte folle a Manhattan esce dal luogo chiuso e racconta con i toni della commedia proprio quel mondo dalle regole tutte sue.
E proprio in questo sta il merito maggiore della commedia cioè di tradurre un immaginario e un tipo di cinema solitamente drammatico, violento e disperato nel linguaggio della commedia dove regnano il sovvertimento delle parti, l'inganno, il senso del ridicolo e via dicendo.
L'edizione italiana però soffre del doppio problema doppiaggio/adattamento. Steve Carell e Tina Fey non rendono doppiati e molte battute sono adattate in maniera palesemente poco rispettosa del testo di partenza. La cosa che rimane tuttavia è il fortissimo ritmo che la commedia si porta dietro. La girandola di eventi che prende i protagonisti e li trascina nel gorgo della vita notturna è molto ben reso grazie a diversi espedienti e non ultima la scelta di riprendere in digitale (il che implica la possibilità di riprendere anche con poca luce).
12 commenti:
da vedere quindi?
si ma in originale
Se riesco allora me lo vedo in originale va.
Ale55andra
quindi mi stai dicendo di scaricarlo illegalmente?
Stiamo scherzando vero??
In quei cinema come il Metropolitan dove fanno i film in versione originale!
non lo fanno....vince ancora una volta la pirateria...
se la sono voluta
Il Metropolitan pare chiuda... Ma credo resistano Nuovo Olimpia e Alcazar.
FLAVIA
ma tu come hai fatto a vederlo in originale?
proeizione per la stampa
ah ve li fanno in lingua originale?
non sempre ma molto spesso
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