Trasposizione cinematografica di un libro noir di Sandrone Dazieri, di cui lo stesso Dazieri ha curato la sceneggiatura. E non si direbbe. Non si direbbe che a curare la sceneggiatura è stato uno scrittore perchè la prima cosa che fa acqua in questo film sono le battute, la seconda è la recitazione.
Un mistero. Eppure gli attori sono tutta gente brava, in particolar modo Bisio....
A parlare per me è il livore, mi aspettavo molto da questo film e sono rimasto delusissimo. Il personaggio del Gorilla, non è una novità certo (la doppia personalità è vecchi aquanto il cinema), ma è interessante, offre molti spunti e di sciuro è la cosa migliore del film. Per questo mi aspettavo molto, anche da alcune foto di scena viste prima del film mi sembrava che le atmosfere noir ci stessero... In realtà di noir c'è solo la fotografia, il resto è poliziesco da serie tv.
Noir è un'etichetta proprio sbagliata, non basta ambientare il tutto in periferia, tra disperati per fare un noir, questo più che un noir è un giallo. Un giallo il cui assassino non è difficile da scoprire e il cui intreccio non è poi così sorprendente. Ma soprattutto un giallo canonico che non porta nulla di nuovo e sfrutta la dinamica buono/cattivo della doppia personalità del protagonista nella maniera meno significativa.
Scialbo e incolore forse rendono l'idea.
Da notare che si è fatta una scelta, l'unica che ho apprezzato, di alleggerire molto i toni, riempiendo il film di senso dell'ironia e del grottesco (forse era inevitabile con Bisio) e proprio questi momenti più leggeri sono i migliori. Il resto è solo un rimestare in luoghi comuni e personaggi scontati che tra le altre cose non ci appartengono. Su tutti regna il personaggio del pirata informatico interpretato da Gigio Alberti, che è sì ispirato ad una persona che esiste realmente ma è mostrato nella più stereotipica delle maniere, per di più con una treccina sul pizzetto come il Samuel L. Jackson di Jackie Brown....
La colonna sonora spazia dalle tarantinate alle citazione da Sergio Leone (proprio palesi nella resa dei conti finale) e i colori desaturati mi hanno fatto pensare un po' a Romanzo Criminale (che trallaltro viene molto rivalutato dalla visione di questo film).
Un mistero. Eppure gli attori sono tutta gente brava, in particolar modo Bisio....
A parlare per me è il livore, mi aspettavo molto da questo film e sono rimasto delusissimo. Il personaggio del Gorilla, non è una novità certo (la doppia personalità è vecchi aquanto il cinema), ma è interessante, offre molti spunti e di sciuro è la cosa migliore del film. Per questo mi aspettavo molto, anche da alcune foto di scena viste prima del film mi sembrava che le atmosfere noir ci stessero... In realtà di noir c'è solo la fotografia, il resto è poliziesco da serie tv.
Noir è un'etichetta proprio sbagliata, non basta ambientare il tutto in periferia, tra disperati per fare un noir, questo più che un noir è un giallo. Un giallo il cui assassino non è difficile da scoprire e il cui intreccio non è poi così sorprendente. Ma soprattutto un giallo canonico che non porta nulla di nuovo e sfrutta la dinamica buono/cattivo della doppia personalità del protagonista nella maniera meno significativa.
Scialbo e incolore forse rendono l'idea.
Da notare che si è fatta una scelta, l'unica che ho apprezzato, di alleggerire molto i toni, riempiendo il film di senso dell'ironia e del grottesco (forse era inevitabile con Bisio) e proprio questi momenti più leggeri sono i migliori. Il resto è solo un rimestare in luoghi comuni e personaggi scontati che tra le altre cose non ci appartengono. Su tutti regna il personaggio del pirata informatico interpretato da Gigio Alberti, che è sì ispirato ad una persona che esiste realmente ma è mostrato nella più stereotipica delle maniere, per di più con una treccina sul pizzetto come il Samuel L. Jackson di Jackie Brown....
La colonna sonora spazia dalle tarantinate alle citazione da Sergio Leone (proprio palesi nella resa dei conti finale) e i colori desaturati mi hanno fatto pensare un po' a Romanzo Criminale (che trallaltro viene molto rivalutato dalla visione di questo film).
13 commenti:
E vero non è un noir ma un giallo, in effetti lo sapevo benissimo ma non mi ricordavo per niente.... Ieri a fronte della tua opinione ho comperato l' ultimo libro di dazieri sul gorilla per rimettermi bene in testa che cos' è il personaggio e com' è veramente nella mente di Dazieri (che tralaltro mi è piaciuto molto)...
In effetti con il personaggio del Gorilla Dazieri rifà il verso ai personaggi tipo Poirot o Maigret. Cioè il detective che risolve gli omicidi tipo Jessica Fletcher, inserendolo però nell' ambiente diciamo "NO Global" (cosa che qui si è persa)...
Solo che dentro ai libri c' è la cultura giallistica di quello (Dazieri) che per 10 anni ha curato i gialli mondadori (e anche segretissimo...), e nel film si è persa. A mente fredda devo riconoscere che mentre nei libri uno sa che sta leggendo un giallo, qui il tutto è diventata una commediola... E questo secondo me non è dovuto alla sceneggiatura (perchè l' ha scritta lo stesso Dazieri), ma all' adattamento che ne ha fatto il regista che lo ha trasformato in poliziesco stile serie tv ... Sulla recitazione, all' inizio la pensavo come te (tranne Borgnine), poi dopo aver letto il libro mi son dovuto ricredere almeno su Bisio (gli altri non mi fanno ne caldo ne freddo) Bisio è il Gorilla. Magari non ha il fisico del buttafori ma per il resto è lui... Sulle battute son d' accordo, il gorilla nei libri fa sempre le battute da duro con il cuore tenero un pò malinconico, quà sembra quasi cabaret...
Conclusione: Di giallo non c' è nulla è una commedia, però, e credo che questo sia importante quando una persona va al cinema, io per le due ore che ho visto il film mi sono divertito. E questo vale, soprattutto per un film italiano (visto da me)... Spero in un seguito, magari cambiando regista e prendendone uno un pò + esperto a girar polizieschi.... Il personaggio c' è ne sono sicuro, basta trattarlo meglio.
ma tu ieri eri in sala al warner?!
Se ti rivogli a me si, se ti rivogli a gparker pure, anzi soprattutto direi...
Ogni volta che vado a questa anteprime mi chiedo: "Quanti cineblogger ci saranno in sala...." e penso che cmq non lo saprò mai.
Mi sa che al prossimo film mi accredito con questo blog.
no lo devi far fare a me... tu scrivi la rivista che ti pare io mi accredito a sono vivo e non ho piu paura sai che figata.
vabbè però pure a me la soddisfazione di lavorare per il mio blog...
MA cacchio, pensa che figata, fanno i controlli e io dico "no guardi io lavoro per lui. Garantisce lui per me" e tu "Si è uno dei miei", nmentre chiacchieri con ezio mauro...
A questo punto ci mettiamo daccordo per bene e mentre chiacchiero amabilmente tu ti avvicini frettoloso con la macchina fotografica e mi scatti un boato di foto e io ne rimango infastidito.
hei, ho detto che lavoro per te non che tu fai il vip e io il paparazzo... Decisamente come datore di lavoro tendi a sfruttare i tuoi impiegati...
ma io non vengo retribuito però.
potrei chiamare il sindacato, anzi potrei fondare il sindacato commentatori...
Con relativi scioperi dei commenti.
CHI HA PARLATO DI SCIOPERO DEI COMMENTI???
QUALE CONCORSO AL MONDO NON PRESENTA I RISULTATI????
Il mio è un atto simbolico e dimostrativo teso a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione.
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