Confetti tenta la difficile impresa di mettere in scena un film con una tecnica diversa dal solito: basandosi sull'improvvisazione.
Gli attori hanno dei canovacci, sanno come sono fatti i loro personaggi e che tipo di scena devono recitare ma per il resto vanno a ruota libera. Questo comporta anche dei cambiamenti nella regia, la macchina da presa non è sempre cosciente di chi sia meglio inquadrare in quale momento e quindi tenta di tenersi in un delicato equilibrio tra le parti, a distanza e soprattutto non è mai fissa ma tenuta a mano, in modo da poter modificare rapidamente l'inquadratura.
Ma la novità si limita a questo perchè per il resto il film cerca di essere tradizionale e ci riesce. Il risultato per chi ignorasse il diverso modo di recitare è semplicemente un film come molti altri in cui i dialoghi sono scritti in maniera un po' particolare.
Alla fine Confetti non brilla per inventiva nè per intelligenza (ancora i soliti stereotipi sui gay), nè tantomeno per un gusto cinematografico particolare. Sembra anzi un residuato di altri tempi.
Gli attori hanno dei canovacci, sanno come sono fatti i loro personaggi e che tipo di scena devono recitare ma per il resto vanno a ruota libera. Questo comporta anche dei cambiamenti nella regia, la macchina da presa non è sempre cosciente di chi sia meglio inquadrare in quale momento e quindi tenta di tenersi in un delicato equilibrio tra le parti, a distanza e soprattutto non è mai fissa ma tenuta a mano, in modo da poter modificare rapidamente l'inquadratura.
Ma la novità si limita a questo perchè per il resto il film cerca di essere tradizionale e ci riesce. Il risultato per chi ignorasse il diverso modo di recitare è semplicemente un film come molti altri in cui i dialoghi sono scritti in maniera un po' particolare.
Alla fine Confetti non brilla per inventiva nè per intelligenza (ancora i soliti stereotipi sui gay), nè tantomeno per un gusto cinematografico particolare. Sembra anzi un residuato di altri tempi.
9 commenti:
beh...esecizi di stile...
si ma proprio dai dubbi risultati....
Eh. Sul mercato italiano non sarà certo stavolta che sfonderà il mockumentary-
(anche perché, tra l'altro, mi pare che la promozione occulti sapientemente la natura mock- del film)
??????
So di non sapere e quindi sono un passo acanti,ma queso termine proprio non lo conoscevo,che significa Mock???
il mockumentary è il finto documentario.
MA anche il film nasconde bene quest'attitudine, nel senso che non è che sembri troppo un documentario. Giusto per le interviste...
Ma quindi detto in parole povere:
sarebbe un film di gay che dicono cose a cazzo?
No bell'idea, mamma mia che idea...
Ma chi cazzo glieli da i soldi a sta gente.....
franco scusami,ti voglio bene ma sono costretto a correggerti:
Il termine gay non è politicamente corretto..sai quanto io ci tenga a queste cose,ti invito nei prossimi post ad usare il termine ricchioni(di scuola Lino Banfi)
"ricchione" non mi piace....
Scuola lino banfi......
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