Impensabile non fare un sequel di Benvenuti al Sud. Mi sarei incazzato io per primo se non l'avessero fatto. Ora che è finito ed esce in sala dunque come posso incazzarmi perchè non sono riusciti a dare un senso all'operazione economica?
Non ci si può incazzare. Non è ragionevole. Non lo è perchè Luca Miniero non è mai stato un regista a cui dare fiducia, perchè Benvenuti al Sud già era un format stanco, abusato e reiterato che aveva trovato insperato e gigantesco successo popolare, in virtù di un non ben precisato fascino dei protagonisti e della loro comicità. Addirittura pretendere un raddoppio sarebbe irragionevole.
Quel che accade è esattamente quello che ci si attende. Il film ricalca il modello del precedente (che ricalcava l'originale francese Giù al Nord), rinuncia a qualsiasi possibilità di umorismo ricercato e si affida all'abilità dei protagonisti. Dimostrazione ne è il fatto che i comici funzionano (Bisio, Siani, Rossi) gli attori che solitamente riescono bene in parti comiche (Finocchiaro su tutte) molto meno.
Il vero stupore dunque viene da quel "Fabio Bonifacci" nei credits. Uno dei 4-5 veri sceneggiatori italiani prestato ad un film che di fatto non ha scrittura. Un film che palesemente guarda al mercato straniero, visto il successo estero del predecessore (anche più del primo trabocca di donne con scollatura ampia, gesticolare, tovaglie a scacchi, sottovesti e abiti neri per i meridionali).
Ecco, per quello mi dovrei incazzare.
11 commenti:
Però Fabio Bonifacci non mi pare abbia legato il suo nome a capolavori, al limite oneste commedie :)
Secondo te quali sono gli altri 4-5 sceneggiatori "veri" italiani?
Il suo esordio "E allora mambo" è una bomba, probabilmente la commedia italiana meglio scritta degli ultimi 20 anni, poi ha infilato diversi film scritti con una felicità rara come Amore bugie e calcetto, Lezioni di cioccolato o Si può fare (mi è piaciuto di meno Notturno Bus, benchè avesse più velleità).
Lui non è uno da commedia con risvolti amari ma uno da commedia pura, riesce a imprimere un ritmo e un'originalità a tutto quel che scrive che è pazzesco. I suoi film hanno sempre personaggi non banali anche quando sono stereotipi e un modo di raccontare e portare la narrazione che ha la fluidità del miglior cinema.
Le altre persone che stimo moltissimo tra gli sceneggiatori sono Daniele Cesarano (che lavora per la televisione), Federica Pontremoli (che non ha mai avuto occasione di emergere ma qualsiasi stupiddaggine alimentare cui ha lavorato aveva il suo tocco e riusciva a non cadere nel fango cui sembra destinata), ovviamente Francesco Bruni, mi piace abbastanza Ivan Cotroneo, nn disprezzo (come fanno molti) Rulli e Petraglia. E poi Sorrentino, che ovviamente non è uno sceneggiatore puro, ma scrive meglio del 90% degli sceneggiatori.
Concordo... Sorrentino nasce come sceneggiatore e scrittore, se non sbaglio. E si sente. Le conseguenze dell'amore poteva essere uno splendido racconto breve.
Grazie per le per la stima e l'attenzione al mio lavoro. Cercherò di non farti più "incazzare"
Fabio Bonifacci
ahahahahhahaha
sei molto migliore di così!
Sorrentino nasce scrittore? Ma per favore..."Tutti hanno ragione" l'ha letto per la prima volta quando è uscito in libreria...
Questo non lo so ma è un libro bellissimo
non lo metto in dubbio (lungi da me averlo letto ovviamente), peccato che non l'ha scritto lui...ma alla fine chi se ne importa, anche trovarsi un buon ghostwriter fa parte della genialità di un artista.
devo dire che pur essendo molto esigente con i film comici, Benvenuti al SUD mi aveva fatto letteralmente scompisciare tanto da rivederlo due volte. ma questo NORD è davvero impresentabile, scritto con comprensibile fretta, esagitato esagerato iperbolico ( ma non visionario) e poco importa se qualke risata ogni tanto c'è
ero io
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