Ambientato nel contesto della comunità islamica di Sarajevo, Il sentiero racconta la storia di una coppia bosniaca che professa l'islam senza eccessiva convinzione (entrambi bevono, per dire) ma con grande senso della tradizione, più o meno come si fa qui in Italia con il cristianesimo. La loro storia, tormentata dall'eredità che ha lasciato la guerra in termini di macerie reali e mentali, arriva ad una svolta quando lui scopre l'islam wahhabita, più intransigente, stretto e a suo dire soddisfacente. Ovviamente questa più severa idea di religione non può essere professata in compagnia di una donna che non si conforma.
In Il sentiero ci sono ben due elementi comunemente utilizzati per attirare un certo pubblico (quello che in target per questo tipo di film), da una parte la visione dell'islam complessa di chi sa che non è tutto estremismi ma anche che questi esistono e hanno radicate ragioni d'essere, dall'altra l'eredità della guerra e le difficoltà dell'etnia bosniaca.
Eppure Il sentiero, nonostante abusi molto di questi due argomenti, riesce anche a tenere presente il vero intento di tutto, cioè Luna. Poco importa che sulla carta la storia riguardi la coppia e i principali sconvolgimenti riguardino quasi sempre l'uomo, è lei, Luna ad essere costantemente inquadrata, perchè tutto avviene con il solo fine di capire le reazioni di Luna di fronte agli eventi. Il sentiero è uno di quei film che si pongono l'arduo traguardo di rappresentare la complessità e contraddittorietà della personalità umana di fronte alle difficoltà.
Con i pregi e i difetti del modo di ragionare femminile e l'indefessa volontà di non mollare una storia d'amore in cui molto è stato investito, Luna è un personaggio che arriva a mettere in questione (senza dirlo mai) le fondamenta di quello che crede e il modo in cui ragiona. Anche davanti all'evidenza dei fatti e alla propria convinzione non riesce ad ammettere a se stessa determinante evidenti verità.
Questa caratteristica epidermicamente fastidiosa perchè intimamente condivisibile, in qualche momento fa fare a Il sentiero un piccolo salto da buon film a opera che rimane dentro.
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