E' un film piccolissimo The English Teacher, tutto chiuso in una scuola di provincia con solo qualche eco della capitale, e giocato su tre personaggi. Eppure nonostante il triangolo messo in piedi sia abbastanza basilare è anche vero che nella storia senza fatica si legge in controluce la volontà di giocare con le forme del racconto. E' messo infatti in scena un drammaturgo, un pigmalione, un sistema che deve assorbire e promuovere l'opera (nonchè finanziarla) e infine la diatriba tra arte e sua integrità. La cosa intelligente è che tutto ciò non è applicato ai massimi livelli della drammaturgia quanto ai più bassi, alle recite scolastiche mescolando altissimo e bassissimo.
Quel che però fa fare il salto in avanti a The english teacher è il fatto che la stessa trama del film venga sottoposta ad un processo simile di revisione del "classico" a favore di una visione che smascheri e neghi alcuni stereotipi del cinema americano.
Senza osare e senza esagerare questo film scritto da due semiesordienti, e diretto da un regista con un curriculum più che altro televisivo, The english teacher funziona benissimo puntando molto su Julianne Moore e il suo fisico peculiare per una diva hollywoodiana. Capace di oscillare con grandissima capacità tra il dimesso e il brillante, tra l'apparenza infelice e improvvisi lampi di fascino incarna una professorina repressa il cui percorso è solo sulla carta simile a quelli già visti.
Alla stessa maniera anche tutto il piccolo paesino e la varia umanità di The english teacher funziona bene intorno a questi personaggi, a partire dal regista vanesio di Nathan Lane fino alle due figure più clamorose, i direttori della scuola, miscuglio fenomenale di ignoranza e spietato spirito commerciale da produttore.
E' quindi singolare che una volta tanto in un film simile non siano i ragazzi i protagonisti ma anzi rimangano relegati a ruoli marginali, comprimari in una storia di adulti in cui la professoressa è il centro di tutto. E non un'anticonformista, spietata e in sè divertente come quella interpretata da Cameron Diaz in Bad Teacher ma una apparentemente in linea con l'iconografia più trita. Come in un esercizio di stile The english teacher cava sangue da una rapa, dimostra che anche dietro la parabola più consueta può nascondersi più d'un significato originale, ribalta quel che lo spettatore immagina, marginalizza gli onnipresenti teenager, riabilita padri ignavi e non trova la bellezza nella bruttina.
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