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13.6.05

Steamboy (id., 2004)
di Katsuhiro Otomo

Lo steampunk non mi ha mai esaltato, ma sono andato a vedere Steamboy con occhi non velati dall'odio, anche perchè ho amato (come quasi tutti) Akira, anche nella sua riduzione cinematografica. Da questo film mi aspettavo un po' di tensione, tante invenzioni (visive e non) e un po' (non dico tanto solo un po') di innovatività. Ma mi sarei accontentato anche di un film medio.
Invece Steamboy è ripetitivo, banale e piatto. Avvincente in tanti punti, ben articolato dal punto di vista dei macchinari e delle invenzioni (ma che Otomo si fissi sui tecnicismi ce n'eravamo accorti già con le moto di Akira), ma veramente inutile. Si, forse inutile è l'unico termine che calzi. Tutto ruota intorno alla famiglia Steam: nonno, padre e figlio tre modi diversi di vedere ed intendere la scienza ed il rapporto che intrattiene con la storia e la civiltà, che si scontrano su un'invenzione che potrebbe rivoluzionare l'industria bellica come far funzionare un gigantesco Luna Park. Ma non c'è un personaggio che sia degno di questo nome! Nessuno ha fascino, nessuno stimola una reazione, nessuno appassiona... In Steamboy è tutto scontato e verso la fine si desidera che l'agonia della visione finisca il prima possibile.
Pare che per motivi vari Otomo ci abbia messo 10 anni a girarlo/disegnarlo. Non so che dire. Dieci anni buttati al cesso.





5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente, pienamente daccordo con te! assolutamente!Niente altro da aggiungere. Voglio solo sottolineare la frase che hai detto alla fine...DIECI ANNI BUTTATI AL CESSO!
Cmq ho letto la definizione che da wikipedia riguardo al genere steampunk.... quel sito è un mito!


gparker ha detto...

Lo sai che wikipedia è tutto open source?


Anonimo ha detto...

cioè?


gparker ha detto...

cioè è fatto dagli utenti, cioè se vuoi vai ti registri ed aggiungi una voce.


Anonimo ha detto...

Come al solito sono qui non per parlare del film, ma per parlare dello score di Steve Jablonsky (anche lui fa parte del team Media Ventures) questo score è molto bello, a tratti ottimo come nel caso della traccia The Chase, questo compositore però ci deluderà con The Island score totalmente elettronico che io trovo orribile.


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