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13.6.05

L'uomo che uccise Liberty Valance (The Man Who Shot Liberty Valance, 1962)
di John Ford

Che è del 1962 lo si vede da molte cose. Da quel bianco e nero molto contrastato e pulitissimo, tipico di quando era possibile riprendere a colori, che fa capire che c'è già stato il Billy Wilder di L'Appartamento, lo si vede dalla presenza di Jimmy Stewart, lo si vede dal sottotema della difficoltà di percepire la realtà che fa capire che c'è già stato Rashomon, lo si vede dalla fine che fa John Wayne, lo si vede da come tutto viene risolto, politicamente e non con la violenza. E' la fine dell'epopea del west che viene metaforicamente simboleggiata dall'arrivo della ferrovia, come accade anche in C'era una volta il west e diversamente (il simbolo è il filo spinato usato per delimitare i confini) in Man Without a Star (non riesco a ricordare il titolo italiano...).
Di L'uomo che uccise Liberty Valance si sottolinea sempre la componente crepuscolare, del resto è anche il penultimo film di John Ford (l'uomo che è l'epopea del west), invece non si sottolinea (quasi) mai la costruzione temporale che viene scardinata dal racconto di John Wayne nel finale. Vengono disattese tutte le credenze dello spettatore, e viene sottolineata la mendacità insita nel mezzo cinematografico, il punto di vista scelto dal regista che impone una certa visione dei fatti, tramite un flashback che fa rivivere allo spettatore una scena già vista una ventina di minuti prima ma questa volta da un diverso punto di vista che ne muta totalmente l'essenza. E poi non posso non soffermarmi un momento sulle meravigliose espressioni degli attori, tutto è sottotaciuto ed accennato, la gelosia di John Wayne che si fa strada e viene comunicata da piccoli ammicamenti, i sorrisi dei paesani e le incertezze a mezza bocca di James Stewart, tutto accennato ma perfettamente chiaro. Diamine che maestria!





10 commenti:

Anonimo ha detto...

io ho visto Ombre Rosse e Il Massacro di Fort Apache e ho dovuto smettere perchè mi stavo addormentando.....


gparker ha detto...

Ti devo dare "Un dollaro d'onore" convincerebbe chiunque. Forse hai visto Distretto 13 di Carpenter che è il remake.


Anonimo ha detto...

ho visto distretto 13 (un po noioso... ma sempre grande...), però io parlavo di John Ford non di Howard Hawks


gparker ha detto...

Ah quindi è proprio con Ford che ce l'hai... Io pensavo più in generale con il western.
Beh se non ti è piaciuto Ombre Rosse è inutile che ti propongo Sentieri Selvaggi... Cmq l'Uomo che uccise Liberty Valance si piazza subito a livelli altissimi.


Anonimo ha detto...

premessa: non conosco ne Hawks ne Ford abbastanza da poter formulare pareri accettasbili, al primo me ne sono interessato in quanto Un Dollaro D' onore è uno dei film preferiti di John Carpenter (tralaltro anche Fantasmi Su Marte ne è una sorta di remake), e al secondo perchè da bambino mi era salita la fomentella per il western...
Quindi il genere mi piace, onestamente penso che non mi piaciono i film con John Wayne (forse non era male The Quiet Man, l' ho visto solo perchè era estate, faceva caldo, una vespa mi aveva punto in un occhio e non potevo studiare, ma soprattutto "Non è La Rai" era finito e quindi non c' era niente da vedere)... Ho visto però alcuni western (a colori, so che a te fa schifo, ma che devo fare...esiste...) che non mi sono affatto dispiaciuti (sfida all' ok corral), e poi ci sono film che per me sono assoluti capolavori (Il Mucchio Selvaggio e Pat Garrett and Billy The Kid)... Amo il genere, sicuramente però questi westerni mi sembrano piatti e anche abbastanza fasulli (post Sergio Leone).... E purtroppo nella maggior parte c' è John Wayne


gparker ha detto...

Il western a colori non mi dispiace c'è tanta bella roba... Da un Dollaro D'Onore a Sentieri Selvaggi a quelli che dici pure tu Mucchio Selvaggio, Pat Garret e Billy The Kid.... PErò questi ultimi che citi appartengono ad un altro filone, come quelli di Sergio Leone, è il western crepuscolare, quello disperato, fatto di disillusione e crollo dei miti fondanti dell'epopea. Proprio diverso invece dal western classico (che è quello che non ti piace) che ha come figura fondante John Wayne, cioè l'ideale del cowboy rozzo, duro fuori e tenero dentro che risolve tutto a colpi di pistola. La maschera stereotipica del genere. Il western vero è quello con gli indiani cattivi non c'è niente da fare. Poi ci sono le filiazioni (che non vuol dire assolutamente che siano film peggiori).
Se ti piace Peckinpah ti consiglio L'ultimo Buscadero, anche se io ho adorato più di tutti Pat Garret.


Anonimo ha detto...

la descrizione che dai di John Wayne mi suona familiare, ti cito: "cowboy rozzo, duro fuori e tenero dentro che risolve tutto a colpi di pistola"... Stai parlando di Bud Spencer e Terence Hill (basta aggiungere che usa anche le mani)...
Per quanto riguarda L' ultimo Buscadero, è un film introvabile... Infine a me sono piaciuti molto di Peckinpah: Cane Di Paglia, The Getaway e i due che ti ho detto prima... Fomentato da questi ho provato a vedere qualche film di quello che era considerato il suo erede e cioè Walter Hill (hai capito sicuramente di che film parlo...) e sono rimasto terribilmente deluso...


gparker ha detto...

Anche a me i Guerrieri della Notte mi ha troppo deluso e dire che partiva così bene...... Si poteva fare di tutto con quello spunto!
L'ultimo buscadero l'ho visto recentemente, mi sembra l'abbiano fatto su Rete4.


Anonimo ha detto...

la cosa incredibile di un film come i guerrieri della notte, è che dopo la sua uscita nessuno + ha provato a fare qualcosa di simile... Tenendo conto dell' idea geniale su cui si basava il film, è una cosa che mi è sempre dispiaciuta si poteva secondo me fare veramente molto meglio....


gparker ha detto...

Certo cazzo! Il solo fatto che nel viaggio di ritorno incontrino una cosa come una o due bande (se non si contano quelli che non stanno con nessuno) è ridicola!! Cazzo poteva succedere di tutto, ci poteva essere una suspense incredibile, uno almeno doveva morire (a parte il capo)!


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