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12.12.05

Il Web 2.0 - tanto per iniziare a parlarne

Prima o poi toccava parlare di web 2.0, lo faccio ora perchè le applicazioni stanno crescendo e perchè per motivi personali mi trovo ad utilizzarne sempre di più.

Nato ufficialmente come prossima frontiera di internet, e in molti casi già realtà, il web 2.0 (il nome gli è stato da un giornalista mi sembra, dunque nulla di ufficiale) è stato riconosciuto come il prossimo obiettivo anche da Bill Gates che nel presentare Live, il suo portale web 2.0, ha parlato del più grande cambiamento di strategia di Microsoft degli ultimi 5 anni.

Per chi non lo sapesse o per chi non volesse documentarsi il web 2.0 è un insieme di tecnologie utilizzate nella realizzazione di pagine web (principalmente AJAX e XML), che consentono di eseguire operazioni complesse (già Javascript eseguiva operazioni semplici), trasformando quindi i siti in programmi (gradualmente questo è chiaro). Questo significa che se Hotmail (web 1.0) per passare da una email all'altra deve semplicemente dare un'ordine e cambiare pagina, Gmail (web 2.0) la cambia in maniera dinamica, cioè senza cambiare la pagina ma solo rielaborando i contenuti. Questo fa risparmiare principalmente tempo, ma soprattutto consente utilizzi che vanno ben oltre il semplice risparmio.
Le tecnologie del web 2.0 consentono di costruire siti come writely.com che è a tutti gli effetti un word processor al pari di Word (non ha proprio tutte tutte le funzioni di word, ma quelle essenziali) o NumSum che è un foglio di calcolo come Excel. I file realizzati poi vengono salvati direttamente nella destinazione remota, cioè tutto avviene senza toccare il disco rigido, anche se in qulasiasi momento si può salvare una copia del file su qualsiasi supporto. In questo modo qualsiasi file è modificabile o realizzabile da qualsiasi posto, non più solo da un computer, e soprattutto con qualsiasi strumento consenta l'accesso a internet e non solo con il computer. Scrivere un documento dal pc di casa, uscire ricordarsi di dover aggiungere una cosa, editarlo dal telefonino e spedirlo.
Questo si può fare già ora, io lo faccio, ed è l'utilizzo più ridicolo ed immaturo che si possa fare di questa nuova tecnologia, perchè scimmiotta le vecchie tecnologie. Le potenzialità del web 2.0 devono ancora essere esplorate.
Una delle prime sue caratteristiche distintive del web 2.0, la si può però subito dire, è la condivisione. Solitamente le applicazioni web 2.0 sono orientate alla condivisione dei dati. Flickr è un sito di archiviazione foto web 2.0, consente tramite il tagging (cioè l'etichettamento) di mettere a disposizione le proprie foto a tutti. Per mettere a disposizione intendo che quando ci furono le bombe a Londra chi scattò le foto sul posto a casa le uploadò all'account Flickr e le taggò "London bombing" in quel modo quell'etichetta le riuniva tutte e io da casa mia solo scegliendo quel tag potevo vedere tutte le foto relative a quell'evento non importa chi le avesse mandate. E così accade per tutto.
Deli.cio.us è un sito che di questo si occupa, di taggare i bookmark, cioè è un modo web 2.0 di tenere i tuoi preferiti, riuniti per tag. Di modo che dovunque io sia abbia comunque i miei preferiti ma soprattutto li possa confrontare con quelli che gli altri hanno messo in quella categoria.

E' stato definita la rivoluzione sociale di internet, secondo me è la rivoluzione del computer di casa che prograssivamente si svuota di contenuti e di significato. E soprattutto è una rivoluzione vera perchè invisibile al pubblico tradizionale il quale continuerà ad usare internet come prima senza rendersi conto le tecnologie all'interno stanno cambiando.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ormai siamo nel futuro prossimo...è incredibile.per fortuna ci sei te che ci guidi nelle tenebre della coniugazione


Anonimo ha detto...

scommetto che quando hai saputo che era stato un giornalista ad avergli dato il nome di web 2.0 un piccolo grande nano è venuto (in senso motorio e non) dentro di te.


gparker ha detto...

ebbè dai.....


Anonimo ha detto...

interessante definizione... Ho studiato alcuni kit per lo sviluppo di web pages dinamiche, ivi compreso l' xml, tuttavia non conoscevo il termine "web 2.0"...


gparker ha detto...

Gira in rete da un po' meno di un anno.


Anonimo ha detto...

Confesso di non averla mai letta... Poco male... Son cmq riuscito a vivere fino ad oggi senza conoscerla...


Anonimo ha detto...

Già mi manchi, caro web 1.0


gparker ha detto...

Passatista anche per le tecnologie del web. Perchè ti ostini a non credere nelle sorti progressive?


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