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18.10.06

This Is England (id., 2006)
di Shane Meadows

IN CONCORSO
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2006

Il punto è che i film inglesi sono sempre molto fascinosi. Dico sul serio, il modo di fare cinema inglese è intrigante, un po' ruffiano (ma non è un difetto in questo caso, più un tratto della personalità) e coinvolgente, percui spesso capita che anche film un po' banali risultino piacevoli, capita che riescano a farti sembrare originali storie e trame viste e riviste.
In This Is England c'è anche l'ambientazione anni '80 punk/tatcheriana che è ancora più intrigante, ma il succo è sempre lo stesso.

La formazione di un bambino (12 anni) che sfottuto da tutte le parti trova riparo e amicizia in un gruppo di skinheads più grandi di lui che lo prendono in benevolenza. Tutto benissimo fino a che non esce di prigione uno di loro dopo aver scontato tre anni. Il rientro del soggetto in questione porterà ad una spaccatura che è sintomatica della spaccatura che tutto il movimento subì sotto la spinta delle pressioni nazionaliste.
L'esito del film non è difficilmente prevedibile così come il processo che ci avvicinerà ad esso e come del resto il mood generale del film, tutto in bilico tra la desolazione dei sobborghi della provincia inglese, lo humor e la tragedia che aleggia di continuo come un avvoltoio fino a che non si abbatte con violenza.

Mi chiedo seriamente se sia possibile un film sui neonazisti (ma potrebbe essere anche essere su altra categorie universalmente in cattiva luce come, chessò, terroristi) che ne ritragga il lato umano. Non un'apologia dei loro ideali, ma un film che li metta questi da parte per un momento, che non li consideri e si concentri sulle persone dietro la mentalità. Una sorta di "sono uomini anche loro, soffrono anche loro". Un film dove non ci siano conversioni finali, dove non si dia la colpa alla società e dove queste figure sono ritratte come persone e non come pupazzi bidimensionali. Un film che semplicemente mostri i sentimenti che si celano anche dietro le idee più disprezzabili.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

"[...]Fino a quel momento il gruppo era skinhead solo nel modo di vestire ma l'arrivo di un componente attivo ed estremista porta divisione e scombussolamenti[...]"

Ancora una volta la scarsa informazione porta a generalizzazioni. La frase sopra citata non ha assolutamente senso, in quanto sottointende che "Skinhead" sia sinonimo di "Pericoloso estremista di destra" o "Neonazista". I ragazzi presentati nel film non sono affatto skins solo nel modo di vestire, ma fanno parte di quella ondata di revival avutosi all'inizio negli anni '80 in concomitanza con la diffusione dell'Oi! e dello ska britannico (Ska revival di Bad Manners, Specials, Madness tanto per citare i più noti). Lo skinhead originale del '69, come i ragazzi del film era apolitico. Ideologie di estrema destra hanno iniziato a infiltrarsi tra le file skins solo nel periodo trattato dal film, quando organizzazioni come il National Front iniziarono a fare pesante propaganda durante i concerti riuscendo ad avere presa su un numero comunque sempre ridotto di skinheads. Credo che il film voglia proprio presentare questa vase di scisma nel movimento, questa crisi ideologica portata dalla difficile situazione che il Regno Unito stava attraversando.

Prima di scrivere informatevi, vi prego.


gparker ha detto...

L'arrivo degli estremisti porta lo scisma nel gruppo, ma da quello che dice l'ex carcerato si capisce che avevano rapporti già da prima.
Nel mentre i ragazzi in questione non sono stati attivi politicamente e alcuni hanno cambiato idea.
Questa è la trama del film, questo è quello che ho visto, questo quello di cui parlo. Della realtà storica, della sua aderenza al film non mi interesso. Ora parlo del film.


Anonimo ha detto...

sicuramente hai malinterpretato, Shane Meadows è anche un ex-skin, se non l'ha conosciuta lui la realtà inglese, ditemi voi se la sa uno che ha definito il movimento skinhead un movimento neonazista


gparker ha detto...

Dove ho detto che Shane Meadows non conosce la realtà inglese degli skins e dove ho detto che gli skins sono neonazisti?

Ho detto semplicemente che nel film un elemento di estrema destra porta scombussolamento nel gruppo e poi che vorrei vedere un film dove si ritrae il lato umano di figure deprecabili come i neonazisti.

E poi che c'entra conoscere la realtà inglese? Conoscerla equivale a fare un buon film?


Anonimo ha detto...

Per trovare un lato semi-umano dei neonazisti basta avere un pò di cultura cinematografica ed aver visto Teste Rasate, un film italiano del 1992...


gparker ha detto...

PEccato che l'anonimo sia anonimo e non si possa risalire alla sua identità, perchè sotto il suo pseudo consiglio ho visto Teste Rasate e non solo è un film discretamente brutto, ma non è nemmeno una visione semiumana dei neonazisti, che anzi sono dipinti in maniera stereotipica come i cattivi che mirano a conquistare il mondo.
Complimenti per la cultura cinematografica.


Anonimo ha detto...

e queste tre stronzate sarebbero insulti?


Mariolone ha detto...

in effetti potevate fare meglio come insulti


Anonimo ha detto...

Raga non occorre litigare per dei giudizi.

Cero bisogna fare differenza tra Skinhead (original,come viene detto nel film) e i + moderni Skin88, ancora in minoranza nonostante quello che i media dicono.

Certo dire "Skinhead solo nel modo di vestire" è un errore e un offesa per chi ancora Skinhead lo è.

Tutto ok cmq.

OI!


Anonimo ha detto...

Mi firmo.Gio.


Anonimo ha detto...

original ti ringrazio..e lo faccio pure in parte di tutti gli skin per aver fermato questo tentativo di distruzione della realtà dei fatti,schiferò sempre chi parla senza sapere, Oi! ;)


Anonimo ha detto...

Il mondo è bello perchè è vario...ma sharp, rash e gash per quel che mi riguarda sono il marchi dell'infamità...Skin88!


Lokki ha detto...

..che paura..


gparker ha detto...

i commenti di certi post del blog sono decisamente luoghi poco raccomandabili


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