A due anni di distanza dalla prima serie arriva in tv la seconda stagione dell'Ispettore Coliandro, creatura di Lucarelli e dei Manetti Bros., in prima serata stavolta.
Volevo scriverne malissimo, avevo il post in testa, poi per curiosità mi sono riletto quello che avevo scritto all'epoca della prima stagione e ho scoperto che erano le stesse identiche cose che avrei scritto e che quindi mi limito a linkare. O sono ripetitivo e ottuso o non è cambiato nulla.
In compenso sono contento di scoprire che anche Aldo "simpatia per tutti" Grasso non gli vuole bene.
Volevo scriverne malissimo, avevo il post in testa, poi per curiosità mi sono riletto quello che avevo scritto all'epoca della prima stagione e ho scoperto che erano le stesse identiche cose che avrei scritto e che quindi mi limito a linkare. O sono ripetitivo e ottuso o non è cambiato nulla.
In compenso sono contento di scoprire che anche Aldo "simpatia per tutti" Grasso non gli vuole bene.
L' ispettore Coliandro, «il braccio maldestro della legge», continua a lasciarmi perplesso[...]Io aggiungerei anche (sia a Grasso che al mio stesso post di due anni fa) che c'è una delle peggiori macchine a mano mai viste.
Non mi convincono le storie, sinistre e di sinistra, con l'aria di chi racconta un giallo ma fa anche critica sociale impegnata[...]
Non mi convince la regia dei Manetti Bros: non so se abbiano frequentato il Dams ma c'è in loro tutta la presunzione di una certa scuola bolognese, tutto il fraintendimento della mistica del cult e dello stracult [...]
Non mi convince la scrittura della serie, furbetta e ammiccante.
34 commenti:
che hai contro il DAMS? ti faccio questa domanda da studente DAMS(che tra poco manda a fanculo questa inutile facoltà)
Io non ho nulla contro il DAMS, semmai aldo grasso ce l'ha e non so il perchè.
Io non conosco il DAMS, non l'ho frequentato, non sono mai entrato in una facoltà del DAMS nè ho mai guardato dei libri, fatto esami là ecc. ecc.
Inoltre ritengo che l'università sia un posto che ti mette a contatto con una varietà di stimoli intellettuali e che sei tu a decidere come entrarci in contatto. Puoi non assorbire nulla e laurearti con 110 anche ad ingegneria non è quello il punto. Il punto è "cosa" ti viene detto e "come" lo recepisci tu.
Io vengo da Scienze della comunicazione, altra facoltà molto bistratta che tuttavia ho amato moltissimo e che mi ha insegnato tantissimo.
quello che dici vale anche per Ingegneria, ma secondo me non è l'università che ti ha dato molto, sei tu che hai saputo trarne tantissime cose...
Me lo ricordo il vecchio post su Coliandro, ci fu chi scrisse che la regia era tipo Michael Mann...
Ah no! quello era piano 17...
Madò.
L'uinversità te le mette di fronte, ti dice:"ecco qua, queste sono le cose che si fanno qui" da quel momento in poi sei tu che ti ci devi avvicinare loro non faranno un altro passo.
Esatto è proprio così, per questo non dico che l'università mi ha dato molto, ma che sono riuscito a trarre parecchio da quest'esperienza...
si ma, almeno nel mi caso, quelle cose che mi ha messo di fronte erano fantastiche e ottime.
io invece ho la sensazione che c'ho che ho trovato di buono l'ho fatto da solo...
io no.
Io ho la sensazione di aver dribblato rapidamente le cose stupide e di aver assorbito come una spugna più che potevo da chi aveva da dare e poi di aver fatto un lungo stage che mi ha spiegato come funzionano le cose quando ti trovi a dover "imparare".
parker, non entrare mai al DAMS! eheh.. no scherzo..
comunque io sto al secondo anno del DAMS e non mi sta dando quello che voglio. non sono il genere di persona che PRETENDE le cose senza faticare, ma in questi giorni mi sono accorto che ciò che studio, ciò che faccio, ciò che mi circonda all'università non mi sta dando niente. non riesco ad assimilare, come avete fatto voi. in effetti la mia intenzione è di poter frequentare un corso di filmmaker, sempre a roma, dove potrò finalmente mettere mani su una fottuta telecamera, frequentare laboratori di montaggio e regia, cose che al DAMS possiamo anche sognarle. infatti la grande sfortuna del DAMS è che è SOLO teoria, mentre io che voglio fare film..
in effetti ora sono in un punto delicato della mia formazione, indeciso sul da farsi. non intendo lasciare l'università, ma intendo allontanarla un attimo per potermi concentrare su questo corso, con la paura però di non riprendere più gli studi universitari.
Era più di un anno che non venivo qui.... che emozione
fottetevi tutti
cmq mi sono fatto un giro e mi sono visto un po' di cose del blog... complimentoni
Bentornato maschio. La tana era dannatamente tranquilla senza di te....
quando il compatto vede i tuoi commenti si commuove....
si commuove o viene... cmq alla fine sempre liquido è.
secondo me il compatto quando mi vede.. gli viene un orgasmo.
magari hai pure ragione su Coliandro e sui manetti ma mi...... piace, di diverte assai, che devo fa'? nel contesto del panorama televisivo italiano emerge, dai...
beh dai è risaputo che ha una mezza cotta...
alp, nel panorama televisivo Italiano secondo me ci vuole troppo, troppo poco ad emergere per avere veramente valore. Se proprio devo dirti una serie tv italiana che mi è piaciuta dico tutta la vita Romanzo Criminale, che reputo decisamente migliore di Coliandro.
Chiaramente possiamo fare la distinzione tv via cavo tv in cavo, ma francamente oggi come oggi mi pare un tantino anacronistica...
coliandro emerge perchè è ingannatorio e molto furbo. per come la vedo io coliandro non mantiene quello che promette.
Promette una serialità scanzonata ma con presupposti e riferimenti ben precisi e nel suo genere alti che non ci sono. E soprattutto promette un noir che non si realizza mai, il personaggio suo (proprio coliandro) secondo me è debolissimo e la qualità del girato, per non dire della recitazione, è infima.
Poi anche io quando vedo un episodio rido e anche io in linea di massima se vedo un episodio lo guardo fino alla fine, nel senso che scorre, ma poi rimango arrabbiato e infastidito dalle promesse non mantenute e dalle velleità sbandierate a cui non corrisponde un vero risultato.
Tutto è copiato e male, tutto. Non c'è nulla di originale o quantomeno di ben fatto.
Non ci posso stare. Coliandro sta da una parte e io dall'altra.
Anzi direi che i Manetti stanno da una parte e io mi alzo e mi vado a sedere dall'altra. Di fronte. Accanto al cast di Romanzo Criminale. Che già si era seduto di fronte.
Andy Versus: come hai fatto a vivere senza questo blog?
gli hai messo in bocca una risposta che sarà di un volgare da far rabbrividire pure me....
In generale oggi io non mi aspetto niente dalla tv,in particolare da quella italiana (sia via cavo o no), che per dirla con kekkoz " fa schifo".
Romanzo criminale? si, certo,e non è il solo, ma mica è comico.Io parlavo di serie che" mi fanno ridere".Ma sulla debolezza tecnica di Coliandro non metto lingua: siete voi gli esperti :-)
ti attendevamo tutti.....eri troppo impegnato a girare sui siti di orge con gli animali?
Per tornare al tema del post io ti devo dire che al limite Coliandro, nella sua surrealità, lo trovo divertente, l'unica cosa che non capisco, e questo vale per tutte le serie poliziesche, ma chi minchia gli fa le consulenze tecniche....npn c'è nulla di più distante da quello che effettivamente è il lavoro di polizia da quello che viene rappresentato in tv, e ti parlo sopratutto di gente che gira con macchinoni ed ha uffici di 100000km quadrati, oltre ad avere accesso a strumenti informatici futuristici...io in ufficio ho una sola fotocopiatrice, e la macchina di servizio ha i vetri ancora a "manovella"
è bello che quando commenta il ra i commenti prendono sempre una tinta dannatamente volgare...
i vetri a manovella...
no serie che fanno ridere italiane non ne vedo...
e di chi sarà la colpa franco se non del ra stesso...divresti vedere i due filmati che ha uppato so facebook
A me Coliandro piace e anche molto, ma io sono un'ignorante figlia della televisione e non capisco un cazzo di cinema per cui non mi aspettavo elogi da parte tua...intimamente però pensavo che Coliandro ti stesse simpatico. Se paragoniamo Coliandro ad altri ispettori famosi calati nei lori telefilm famosi e ben orchestrati è chiaro che il poveraccio ne esca perdente, ma non credo che la serie sia stata creata a tale scopo. Coliandro è imbranato, ignorante ed incarna tutti i luoghi comuni associati ai poliziotti. Nonostante questo è un buono, un tipo normale che alla fine riesce a trovare il bandolo della matassa, sebbene nessuno dei suoi superiori gli affidi direttamente il caso. Dal mio punto di vista di telespettatrice (ignorante e onnivora) Coliandro è simpatico, non lo guardo per trovare casi alla CSI, ma per ridere un po'. Ad ogni modo per la vostra gioia la serie è già conclusa, dopo solo 4 puntate.
Quoto Iro in toto.
Aggiungerei che un paragone con Romanzo Criminale non ha davvero senso.
Anche secondo me non è sensato un paragone con Romanzo Criminale, anzi penso che Coliandro non sia nato per raffrontarsi a suoi "simili", proprio perchè non ha simili, è un prodotto diverso, senza pretese, per questo a mio avviso non delude. Insomma mica lo si guarda per vedere un poliziesco? E'semplicemente una caricatura di tale genere, che guarda più al protagonista e ai suoi limiti (che sono poi quelli dell'uomo medio) che ai casi presentati che ovviamente lasciano gli esperti con una certa insoddisfazione.
Su di una cosa ho torto, e non me n'ero accorto quando l'ho scritta.
Io Coliandro non l'ho mai visto, mi baso su altri esperimenti dei manetti che ho visto per giudicare questa serie, per questo sicuramente il mio giudizio vale poco.
Mi devo astenere dal dibattito. Questa volta...
che coliandro funzioni non lo metto in dubbio. Che piaccia e che presenti al pubblico una variazione italicamente ironico sui temi polizieschi che riscuote il suo successo nemmeno lo metto in dubbio.
Metto in dubbio la sua pessima fattura, la sua pretesa di omaggi, il suo voler sempre essere più di quel che è: voler essere poliziesco senza esserlo, voler essere colto (cinefilamente) senza esserlo, voler essere tecnico (macchina a mano, montaggio delle scene d'azione ecc. ecc.) senza saperlo fare.
Insomma il suo proporsi per quello che non è, riuscendo ad arrivare ad una copia sbiadita dei suoi modelli.
Che poi lo stesso per una serie di altre ragioni, compresa la simpatia che suscita il personaggio principale e una fattura che rende scorrevole ogni episodio, Coliandro piaccia e una cosa della quale già mi sono fatto una ragione.
Il Ra è stato qui e io non c'ero. Sì è vero ho avuto un orgasmo.
E' strano, io non ho avuto l'impressione che Coliandro volesse essere un poliziesco (i casi si risolvono più per fortuna che per le indagini del protagonista), né che volesse essere cinefilamente colto (anzi, piuttosto che volesse essere di proposito pressapochista come il protagonista). Per il voler essere tecnico non sono capace di giudicare.
Una scena su tutte mi sembra rappresentare il "mood" che ho percepito: quella dell'episodio pilota in cui Coliandro inserisce nel computer un floppy disk contenente un virus e lo schermo si riempie di teschietti. Deliziosamente ridicola.
Io di poliziesco, o di velleitariamente poliziesco, ci vedo molto e non tanto nella struttura della trama o dell'intreccio (che tanto fa per distanziarsene) quanto nei personaggi e nell'aria che si dovrebbe respirare. Poliziesco è proprio il macrogenere di Coliandro, anche se poi si mette d'impegno per prenderne in giro i luoghi comuni attraverso una supposta cultura cinefila (che si vede sia nei contenuti sia nel modo in cui è girato).
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