È da grandi eventi, spesso tragici, che emergono con evidenza i cambiamenti nel modo in cui viviamo, percepiamo e ci facciamo un'idea intorno alle cose che accadono.
E' stato così, ancora una volta, per il terremoto in Abruzzo (come fu così per l'insediamento di Obama, anche se in quel caso l'evento era atteso e dunque mediaticamente pianificato). La quantità e la qualità della coperturae dello sciacallaggio da parte di media vecchi e nuovi ha scatenato reazioni, prese di posizione e una consapevolezza diversa da quanto potesse accadere in precedenza. Nel bene e nel male. Ma non solo.
Il terremoto abruzzese è stata anche l'occasione per sperimentare nuovi formati e nuove idee, specialmente per Repubblica.it che ha pubblicato online dei video realizzati per l'occasione da importanti registi italiani secondo modalità straordinariamente appropriate a quello che si fa in rete anche nel resto del mondo.
E' stato così, ancora una volta, per il terremoto in Abruzzo (come fu così per l'insediamento di Obama, anche se in quel caso l'evento era atteso e dunque mediaticamente pianificato). La quantità e la qualità della copertura
Il terremoto abruzzese è stata anche l'occasione per sperimentare nuovi formati e nuove idee, specialmente per Repubblica.it che ha pubblicato online dei video realizzati per l'occasione da importanti registi italiani secondo modalità straordinariamente appropriate a quello che si fa in rete anche nel resto del mondo.
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