Cinema digitale: coming to theaters next to you

E noi che pensavamo che non sarebbe mai accaduto! Nonostante lo scetticismo generale sembra che davvero l'esercizio cinematografico italiano si stia progressivamente digitalizzando senza seguire i consueti tempi dilatati che caratterizzano questi processi nel nostro paese ma con un passo svelto e agile. Talmente svelto che ad oggi non esistono statistiche esatte in materia e nessuno sa dire con esattezza quanti schermi 3D ci siano in circolazione e quali siano.
Dopo il successo di L'Era Glaciale 3D e la dimostrazione (se ce ne fosse stato ancora bisogno) che la maggiorazione di biglietto per la proiezione stereoscopica non spaventa lo spettatore e aumenta le casse della sala, ora tutti vogliono attrezzarsi per partecipare alla grande raccolta di Avatar, in uscita da noi il 15 gennaio. Una delle caratteristiche del 3D, che i maligni definiscono "il suo vero scopo", è infatti che necessita obbligatoriamente di un proiettore digitale e quindi costringe le sale ad ammodernarsi.

Ma non è solo il successo delle prime proiezioni tridimensionali ad aver spinto parecchi esercenti all'acquisto dei costosi proiettori digitali, una volta tanto sono anche una serie di provvedimenti, agevolazioni e accordi virtuosi portati a termine dalle associazioni di categoria.

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