La breve storia delle produzioni per la rete italiana già può vantare due webserie che hanno al centro (e nel titolo) Facebook, i suoi iscritti e gli stereotipi umani che gli girano attorno. La prima era Fessbuc, nata e morta circa due anni fa, la seconda è arrivata in rete da poco ed è al terzo episodio (traguardo che aveva segnato la fine dell'altra) e si chiama Faccialibro.
Fessbuc e Faccialibro vengono da team creativi diversi, la prima faceva capo al televisivo Davide Crestani, questa seconda invece è scritta dal duo composto da Carlo Bassetti e Fabrizio Luisi, già responsabili di Gamers e autori di alcuni episodi delle serie televisive Camera Cafè e Piloti. In comune invece c'è uno spirito molto televisivo, molto retroguardista e poco tarato sul pubblico della rete.
Orchestrato intorno a 9 personaggi che rappresentano 9 maniere di vivere lo spazio dentro e fuori il social network (il designer sociopatico ma attivo online, l'arrivista che vede lo strumento come un modo per migliorare l'immagine di sé, la bella e stupida...) ma che soprattutto sono 9 macchiette senza identità e senza possibilità di compartecipazione, Faccialibro sembra in tutto e per tutto una serie televisiva comica, non a caso in stile Camera Cafè. Addirittura la webserie propone anche le risate finte di sottofondo (mai sentite in rete e sempre meno usate in televisione) e una serie di emoticons in sovrimpressione a sottolineare il tono delle azioni dei personaggi, segno chiaro ed evidente di quale sia il pubblico cui si rivolge e la maniera in cui intende approcciare il medium.
6 commenti:
Ciao.
seguo il tuo blog da un paio di mesi da segnalazione di un amico.
Bello.
Mi qualifico come interprete e traduttore simultaneo per mediaset.
Questo per dire che FACCIALIBRO è una traduzione dall'inglese inaccurata decontestualizzata e antiestetica.
In una parola, sbagliata.
The Facebook, come si chiamava in origine, oramai di dominio pubblico, è stato inteso dai suoi autori nel senso angloamericano di Annuario Scolastico. Quello che riporta tutti i ritratti fotografici degli studenti dei singoli atenei anno per anno.
Non c'è niente che mi fa più incazzare di una traduzione o di un adattamento errato.
La distribuzione cinematografica italiana è piena di casi del genere. Ora anche il web è soggetto a questa cattiva trasmissione della cultura e delle informazioni.
Faccialibro.
Mavvafan....
Si, quello che dici è vero, ma credo che Faccialibro sia una traduzione deliberatamente sbagliata. Cioè è un nomignolo gergale con il quale viene chiamato facebook che è tale proprio perchè tradotto stupidamente in maniera letterale, un gioco demenziale. Anche io spesso lo chiamo così per scherzare tra amici. La webserie in questinoe riprende questo gergo per suggerire, suppongo, un approccio "gggggiovane" e scanzonato alla materia.
siete due miti assoluti, frusciante e gabriele. vi amo!
una discussione paradossale
mi avete allietato il fine settimana, grazie ancora. :-)
è sempre un piacere :)
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