Quando mi è stato chiesto un pezzo sul poker e cinema, il primo pensiero che ho avuto è stato che il gioco d’azzardo è condito dal medesimo sale del cinema: la ricezione graduale di informazioni agognate reso scoppiettante da un elemento sorpresa.
Proprio per questa grande identità di stimoli forse le due strade si sono incrociate poche volte. O meglio relativamente poche volte.
Perché il cinema è fatto di corpi e gesti, mentre al tavolo verde ci sono volti e sguardi, pochi registi quindi sono riusciti a tramutare i secondi in primi, i migliori sono riusciti a fare in modo che il lento disvelamento delle informazioni del gioco corrispondesse allo svelamento delle informazioni sulla storia.
Forse ci volevano i primi piani stretti sugli occhi di Sergio Leone per un vero grande film sul poker e sull’azzardo.
Quello che di certo abbiamo però sono grandi film con al centro figure di pokeristi, malati dell’azzardo presi in trame che esulano dal gioco ma che lo prevedono in più d’un momento come elemento di confronto con il nemico.
10 commenti:
Quello della foto nell'articolo sembri te... :-P
Ma non ci siamo scordati proprio nessuno, eh?!
Io in versione Cast Away incazzato
tony: non capisco se sei serio o ironico, ce n'è uno clamoroso che ho mancato?
Direi Paul Newman nella stangata. Il film è pokeroso di suo nello spirito, e lui aggancia il tipo da fregare a poker sul treno.
Secondo me quel personaggio lì lo batte a James Bond.
E' citato! Il giocatore-baro!
Hai ragione. Ho riletto sue voltw l'articolo, sul serio, ma non l'ho visto.
Venia.
2 volte
L'orgoglio pokeristico di tony non me l'aspettavo proprio.
comunque sono pezzi come questo che confermano la bravura di gparker. geniale.
la scena del link, per quanto il film sia sconosciuto fuori dall'italia, mi ha fatto pensare ad uno spettatore agloamericano è non so perchè ma credo che ne apprezzerebbe l'umorismo dissacrante con quei costumi, la fotografia, il sudore tutto posticcio.
il marsigliese...
Con l'effetto rewind sul mescolamento delle carte....
Udo: Più che per orgoglio pokeristico è per fanatismo per Paul Newman. Magari non ti aspettavi nemmeno questo.
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