Con un colpo di coda inaspettato nel finale la Festa Del Cinema si è ripresa decisamente azzeccando qualche Fuori Concorso e un paio di film in Concorso (il vincitore Juno e El Pasado). Certo il livello medio delle Premiere e dei film in concorso è decisamente bassino e non soddisfacente, ci sono state alcune punte verso il basso terribili (come Caotica Ana) che non dovrebbero accadere (o non dovrebbero essere selezionate) e anche rispetto all'anno scorso si è notato un po' di calo (anche se come ho detto gli ultimi giorni hanno risollevato molto la manifestazione).
Tuttavia non si può non considerare la natura di un festival che nasce per essere diverso e decisamente più orientato al pubblico. E in questo la Festa centra il suo obiettivo nel senso che ho assistito a parecchie proiezioni con il pubblico, specialmente nei giorni di grande affluenza (venerdì sabato e domenica) sale strapiene e gente che si spellava le mani per applaudire star e film che non erano nulla di che, ma molto ruffiani e strappa-applausi. Gente esaltata e che partecipava con gusto, tanto da quasi coinvolgere anche me in esaltazioni prive di senso.
Pubblico contento anche nei commenti, nelle maratone e nei piccoli eventi. Pubblico non convenzionale soprattutto, cosa non da sottovalutare.
La gente che si vedeva nei giorni di massima affluenza per i molti eventi di richiamo non era il classico pubblico da cinema (quello lo si vedeva un po' sempre e a tutti gli orari), ma quello da grande evento, il pubblico da "Annamo alla Festa amò. Vestite bene" che poi ha la lacrima facile e si esalta da morire. Lo dico con un sacco di sorpresa e felicità sia ben inteso, più il pubblico è diversificato al cinema meglio è, e magari chi va al cinema alla festa ci torna durante l'anno.
Dunque la Festa del cinema di Roma nasce e riesce effettivamente ad essere una manifestazione diversa, dove fallisce però è nel saper proporre anche qualcosa di alto e interessante nelle sezioni principali.
Infatti solo nella sezione EXTRA confluiscono le produzioni interessanti. Sale piccole e pubblico ristretto (molta stampa) e selezionato per materiale spesso sorprendente. Le Pere di Adamo, Pop Skull, King Of Kong, l'incontro con Terrence Malick, la proiezione di La Rabbia ecc. ecc. sono stati tutti bellissimi eventi degni di rivaleggiare con le grandi manifestazioni e con in più l'aura di qualcosa di nuovo e poco visto (specialmente Malick...). Come al solito per gli eventi più generalisti quindi la qualità c'è ma va cercata e non è facile da trovare. Ma un po' ci piace così.
Tuttavia non si può non considerare la natura di un festival che nasce per essere diverso e decisamente più orientato al pubblico. E in questo la Festa centra il suo obiettivo nel senso che ho assistito a parecchie proiezioni con il pubblico, specialmente nei giorni di grande affluenza (venerdì sabato e domenica) sale strapiene e gente che si spellava le mani per applaudire star e film che non erano nulla di che, ma molto ruffiani e strappa-applausi. Gente esaltata e che partecipava con gusto, tanto da quasi coinvolgere anche me in esaltazioni prive di senso.
Pubblico contento anche nei commenti, nelle maratone e nei piccoli eventi. Pubblico non convenzionale soprattutto, cosa non da sottovalutare.
La gente che si vedeva nei giorni di massima affluenza per i molti eventi di richiamo non era il classico pubblico da cinema (quello lo si vedeva un po' sempre e a tutti gli orari), ma quello da grande evento, il pubblico da "Annamo alla Festa amò. Vestite bene" che poi ha la lacrima facile e si esalta da morire. Lo dico con un sacco di sorpresa e felicità sia ben inteso, più il pubblico è diversificato al cinema meglio è, e magari chi va al cinema alla festa ci torna durante l'anno.
Dunque la Festa del cinema di Roma nasce e riesce effettivamente ad essere una manifestazione diversa, dove fallisce però è nel saper proporre anche qualcosa di alto e interessante nelle sezioni principali.
Infatti solo nella sezione EXTRA confluiscono le produzioni interessanti. Sale piccole e pubblico ristretto (molta stampa) e selezionato per materiale spesso sorprendente. Le Pere di Adamo, Pop Skull, King Of Kong, l'incontro con Terrence Malick, la proiezione di La Rabbia ecc. ecc. sono stati tutti bellissimi eventi degni di rivaleggiare con le grandi manifestazioni e con in più l'aura di qualcosa di nuovo e poco visto (specialmente Malick...). Come al solito per gli eventi più generalisti quindi la qualità c'è ma va cercata e non è facile da trovare. Ma un po' ci piace così.
8 commenti:
hafez premio della critica, tra l'altro.
si terribile.
Ma soprattutto: quale critica???
cazzo te la sei fatta tutta sta festa del cinema, eh? T U T T A !
Se premiavano gli unici 2 film che non ho visto era chiaro che era uno screzio diretto nei miei confronti.
"annamo al cinema amò.vestite bene."
Ma che pubblico è?
Hanno pure qualche evidente problema di organizzazione, soprattutto nella vendita dei biglietti. Se raccontassi come mi è andata per i biglietto della Notte d'Argento, ci sarebbero grosse risate. Davvero tutto e il contrario di tutto.
Si è vero io ho comprato il biglietto per Malick il primo giorno che sono usciti e stavo in fondo a destra.
Tuttavia va anche riconosciuto che la situazione è stata mille volte migliore dell'anno scorso quando le sale erano sempre mezze vuote perchè riservavano molti posti agli sponsor i quali poi non piazzavano i biglietti e questi rimanevano non assegnati.
HAFEZ non è premio della critica ma premio speciale della giuria.Bisogna tener conto che tale giuria era composta da 50 persone, 50 teste diverse: abbastanza complicato, quindi, trovare un punto d'intesa.Basti pensare che ai 20 stranieri -pare- sia piaciuto moltissimo LA GIUSTA DISTANZA ( !)
Per il resto sottoscrivo ogni tua considerazione.ALP
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