Ogni film dei fratelli Manetti è salutato, solitamente con argomentazioni a metà tra l'aprioristico e il pretestuoso, come un ritorno del cinema italiano alle atmosfere di genere, all'audacia degli anni '70 e ad una visione dei film come strumenti che osino qualcosa in campi che solitamente spettano al cinema internazionale.
Non fa eccezione in questo senso L'arrivo di Wang che tenta di riportare nel cinema italiano la fantascienza. Alieni che sbarcano a Roma, probabili complotti, un'associazione i cui scopi non sono chiari, che ha intenzione di andare a fondo senza pietà sulle vere motivazioni degli esseri internazionali. Tutto in ossequio alle astuzie a basso budget.
Il film è quasi tutto girato in una stanza (diciamo un 75% buono), tutto dialogato tra tre personaggi: l'inflessibile e violento conduttore dell'interrogatorio (Ennio Fantastichini), la traduttrice dal cinese ignara di tutto che si trova catapultata in una realtà di cui ignorava l'esistenza (Francesca Cuttica) e l'interrogato (l'alieno che parla solo cinese). I ruoli anche sono chiari: vittima, carnefice e protagonista che si batte per la salvezza e i diritti della vittima.
Scansiamo subito i primi dubbi. L'alieno è fatto tutto in CG e non è fatto bene. Non è uno schifo ma non è fatto bene, è una cosa a basso costo e si vede, si muove poco (grazie a Dio) e quando si muove ti fa dubitare di qualsiasi cosa. Quando poi il reparto di effettistica si sposta a scenari più ampi è anche meno convincente. Seconda cosa i Manetti sono di nuovo anche sceneggiatori dunque i dialoghi sono quelli che sono anche stavolta. Infine, professionisti a parte, la recitazione è quella che è.
Tutto per dire che questo film di genere scade già in quegli elementi di cui il genere solitamente si nutre, ovvero la parte tecnica. Serve così a poco il colpo di scena finale (che va detto è una buona idea) se lungo tutto il film si è costruito il più implausibile degli scenari, in cui la parte meno credibile è proprio quella fisica, quella degli scontri tra corpi, dell'azione tra personaggi e del dinamismo interno alle inquadrature. Che genere è, che serie B è se non funziona prima di tutto fisicamente?
5 commenti:
Ma non c'è un tanticchia di spolier nella recensione? =P
Tra i cinebloggers c'è la pena di morte per lo spoiler, mi pare...
si vede nel trailer
non spoilero io
Ma VERAMENTE fanno vedere la sorpresona del film nel trailer??? ... Ma dai!
Flavia.
guardalo
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