Probabilmente Battleship è nato con idee anche più serie di Transformers, cioè è nato per essere a tutti gli effetti un film di guerra contro gli alieni, quell'ibrido inventato da Independence Day e che solo l'anno scorso era stato rispolverato, con gran fare metaforoso, da World Invasion. Certo l'idea di partenza (un film tratto dal gioco da tavola Battaglia navale) è delle più risibili, ma essendo il tema di tutto uno scontro navale non era nemmeno troppo difficile da rendere serio. Evidentemente però a Peter Berg le cose facili non piacciono e in mille modi diversi questo Battleship riesce comunque a citare Battaglia navale.
Lo fa in maniera esplicita quando i due schieramenti (nave aliena e nave terrestre) non possono vedersi nella notte in cui non funzionano i radar e creano una griglia sulla quale sparare, e in maniera più sottile con i missili lanciati dagli alieni che si incastrano (e poi esplodono però, non temete!) nelle navi terrestri, tutti fatti a forma di pirulini della battaglia navale.
Detto questo l'impressione globale è che se gli sceneggiatori premevano per la retorica patriottico-militaristica, Berg ci ha infilato in più momenti un'autoironia e una consapevolezza di sè che se non altro mitigano il risultato.
I militari d'onore, maledettamente in gamba, scapestrati quel tanto che gli consente di rimanere ottimi soldati e pieni di etica, diventano a tratti caricature di se stessi e le decisioni più ingombranti (ritirare fuori una vecchia corazzata da far guidare ad un gruppo di reduci ottuagenari che si presentano al ralenti) sono stemperate da una messa in scena delle stesse che preme sull'assurdo. Se non altro.
La cosa più curiosa (anche se non stupisce più nessuno ormai) è come anche Battleship confermi che l'immaginario del cinema sempre di più si rifà ad altri media per dare forma alle proprie idee. Stavolta gli alieni sono presi pari pari da Halo, stessi esoscheletri, stesse movenze.
2 commenti:
Una recensione che mi conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che Battleship è un film evitabilissimo, almeno da parte mia!!
Beh si diciamo che ha un suo pubblico.
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