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1.8.05

Ancora su John Naughton

Sono io che sono un pivello e lo scopro solo ora o è già ufficiale che John Naughton è il Gian Stefano Spoto (il prestigioso ed esperto conduttore dell'imprescindibile Futura City, rotocalco di stereotipi tecnologici per anziani) inglese?
Già mi ero lamentato di un articolo di Naughton sul citizen journalism per il modo superficiale di riflettere sull'argomento spacciando l'articolo per chissà quale posizione anticonformista, ed ero anche entrato in una polemica privata (via e-mail) con Luca Sofri che l'aveva linkato a sua volta. Per inciso, benchè rimanga convinto della correttezza mia posizione e dell'esagerazione conservativa/protettiva di quella di Sofri, quest'ultimo nel corso della polemica mi s'è messo in tasca in 4 mail. Non si diventa Wittgenstein a caso...
Cmq oggi leggo un altro articolo di Naughton sempre su The Guardian Unlimited (giornale che per altro mi piace tantissimo) che questa volta si esprime sul podcasting, narrando di come all'inizio (prima cioè dei software all-in-one) richiedesse geeky skills (abilità da geek (ennesimo termine usato per incasellare ed etichettare l'invece complesso mondo dei programmatori)). Geeky skills?? E le descrive così: "Per esempio era necessario scaricare un software speciale per il podcasting che periodicamente controllava, ed in caso scaricava, nuovi file in automatico. La maggior parte delle persone lo settava in modo che questo lavoro venisse fatto nelle prime ore del mattino, così da non pesare sulla distribuzione della banda durante il giorno. A quel punto qualsiasi computer con un software per riprodurre file audio poteva aprire il podcast scaricato, ma di solito era richiesta qualche geekery in più per far si che i file raccattati venissero scaricati nel proprio lettore MP3." In sostanza le grandi abilità da geek richieste per il podcasting prima di iTunes erano scaricare un programma apposito, settare i momenti in cui si voleva che controllasse la presenza di nuovi file e (addirittura) riuscire a fare incredibilmente sì che questi file finissero (automaticamente, (questo ce lo aggiungo io)) nel lettore MP3.
A questo punto neanche Luca Sofri lo può difendere.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io pubblicherei direttamente sul tuo blog la polemica, e la titolerei "ODDIO SOFRI MI HA DATO LA MANO ORA NON ME LA LAVO PIU'".

Ma non c'è nessuno che dice "ma chi cazzo è Sofri? quello che sta'n galera?"


Mariolone ha detto...

Sofri ti ha dato la mano? Ame lui sta un pò sulle palle....ma non voglio innescare polemiche politico-carcerarie


gparker ha detto...

Non stiamo parlando di Adriano Sofri ma di Luca Sofri (il figlio) re incontrastato della blogsfera, uno tra i primi blogger italiani, e per me senza dubbio il migliore, il più preparato ed il più ragionevole. Il suo blog è Wittgenstein e il link sta qui a lato. Lavora come gioranlista freelance (allora c'è qualcosa che ci unisce!!) solitamente per il Foglio, GQ, Vanity Fair e Donna Moderna. Ha una trasmissione radio su RadioDue e per un certo periodo ha condotto un programma su La7. E' sposato (o semplicemente sta insieme, non sono sicuro) con Daria Bignardi.


gparker ha detto...

Ah! E cmq non mi ha dato la mano ma ci ho solo fatto una polemica privata via mail.


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