Che piacevole sorpresa. Sono un amante della spensieratezza astairiana (la definisco così anche se poco centra il buon Fred nella sceneggiatura dei film che interpreta), ma non ho potuto non gioire nel vedere finalmente qeusta gioiosa armonia al servizio di un'idea di cinema.
Follie D'Inverno è uno dei più solidi e seri film di Fred Astaire e Ginger Rogers, non a caso direttio da un regista più serio della media. Con George Stevens finalmente il meccanismo tipico dei film della coppia mette in luce le sue contraddizioni e le sue delicatezze. Non che l'intreccio sia troppo diverso dal solito: Fred Astaire incontra casualmente Ginger Rogers, la corteggi aper unpo' finchè lei non si innamora, compare un impedimento alla loro unione, risolto l'impedimento si corona il sogno d'amore. Questa volta però ogni attimo, ogni espressione, ogni decisione non è stile "telefoni bianchi", cioè superficialmente rassicurante (non era accaduto nemmeno in Cappello a Cilindro), bensì è cinematograficamente complessa come si conviene alle migliori commedie, quelle che sfruttano le piccole viariazioni su intrecci e maschere tipiche per comunicare significati aggiunti, come fossero plusvalenze.
Ma non basta, in Follie D'Inverno fa un passo in avanti anche l'inserimento dei numeri musicali, troppo spesso passaggi obbligati dalla presenza delle due star. Sempre in tono, sempre appropriati e soprattutto sempre portatori di significati aggiunti i balletti della coppia (o del solo Astaire) sono di una bellezza tutta particolare e di un significato più profondo del solito.
Da segnalare quello di Fred con cerone nero, estremamente innovativo ed espressionista.
Follie D'Inverno è uno dei più solidi e seri film di Fred Astaire e Ginger Rogers, non a caso direttio da un regista più serio della media. Con George Stevens finalmente il meccanismo tipico dei film della coppia mette in luce le sue contraddizioni e le sue delicatezze. Non che l'intreccio sia troppo diverso dal solito: Fred Astaire incontra casualmente Ginger Rogers, la corteggi aper unpo' finchè lei non si innamora, compare un impedimento alla loro unione, risolto l'impedimento si corona il sogno d'amore. Questa volta però ogni attimo, ogni espressione, ogni decisione non è stile "telefoni bianchi", cioè superficialmente rassicurante (non era accaduto nemmeno in Cappello a Cilindro), bensì è cinematograficamente complessa come si conviene alle migliori commedie, quelle che sfruttano le piccole viariazioni su intrecci e maschere tipiche per comunicare significati aggiunti, come fossero plusvalenze.
Ma non basta, in Follie D'Inverno fa un passo in avanti anche l'inserimento dei numeri musicali, troppo spesso passaggi obbligati dalla presenza delle due star. Sempre in tono, sempre appropriati e soprattutto sempre portatori di significati aggiunti i balletti della coppia (o del solo Astaire) sono di una bellezza tutta particolare e di un significato più profondo del solito.
Da segnalare quello di Fred con cerone nero, estremamente innovativo ed espressionista.
1 commento:
Ciao.
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