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29.5.06

I motori dell'innovazione /2

Se nel 2000 gli inglesi a frequentare i siti porno erano 2 milioni, oggi sono 9 milioni.
Certo sono anche aumentati gli utenti in generale, ma l'aumento maggiore si è registrato (specialmente in Inghilterra) riguardo il pubblico femminile.
Oggi dunque il 40 percento degli uomini inglesi gira su siti porno.
Ma le donne non vengono trascurate. Il pubblico femminile sui siti porno è aumentato da un milione a in milione e mezzo negli ultimi 12 mesi.
La ricerca viene dall'ente indipendente Nielsen NetRatings.

A questo punto quali contenuti comincereste a mettere sui cellulari per diffondere l'uso di internet? E quale dominio .mobi sottoscrivereste?

5 commenti:

gparker ha detto...

Non conosco gli studi che citi e non mi dispiacerebbe vederli, tuttavia io credo il porno sia un contenuto esattamente come gli altri.
Una fruizione ossessiva e esageratamente reiterata nel tempo di qualsiasi tipo di contenuto porta alterazioni in determinati soggetti.
Ci sono i casi dei bambini che si sentono male per i videogiochi, ma i videogiochi sono un gioco come un altro, sono loro che ne fanno un utilizzo allucinante.


gparker ha detto...

Io non ho fatto studi e non ho prove ma sono convinto che la diffusione della pornografia non inciderà quasi per nulla sulla società. E' qualcosa che si è sempre consumato e ora è solo più libero. Sono aumentati del 40% i maschi che fruiscono di materiale pornografico in rete, ma non è detto che prima non ne fruissero offline, anzi.
E prima che girasse così tanto materiale pornografico, quando l'Italia era un paese dai costumi sessuali ancora più repressi i casini erano una pratica accettata da tutti gli uomini e praticata con tranquillità.

Non riesco davvero a pensare ai danni che possa causare una fruizione massiccia di porno. Seriamente non capisco dove potrebbe agire.
Non credo nemmeno che l'aumento di metriale violento (giochi violenti, film violenti, cartoni violenti ecc. ecc.) in rete e non, porti ad un aumento di violenza, credo in realtà che porti più attenzione alla violenza e quindi facciamo più caso agli eventi violenti che tuttavia sono sempre più o meno i medesimi.
Nessuno è diventato ladro perchè giocava a guardie e ladri o soldato perchè giocava coni soldatini, anche se in maniera ossessiva.


gparker ha detto...

Io mettevo in connessione la fruizione di materiale pornografico con lo sfogo sessuale.
Se assumiamo che un soggetto dalla soddisfacente attività sessuale sia poco portato alla fruizione di materiale pornografico, possiamo dire che un soggetto più frustrato al contrario ne fruirà in maniera maggiore. A questo punto, prima dell'esistenza del mercato pornografico (per l'appunto prima degli anni '70) come si sfogava questa repressione? Io sostengo con i casini che erano aperti e accettati.
A questo punto non è sbagliato secondo me sostenere che l'industria pornografica nasce anche in reazione alla chiusura dei casini e quindi alla mancanza di uno sfogo ad un'esigenza precisa.

Dati questi presupposti non ci vedo nulla di male e soprattutto nulla di diverso da ciò che è sempre esistito.
Per provare che è dannoso bisognerebbe che un'elevatissima percentuale di chi ne fruise massicciamente riportasse danni o disturbi, ma sinceramente non mi sembra sia così, mi sembra che chi consumi molto porno sia indistinguibile dagli altri. Poi ci sono i maniaci, ma quelli sono maniaci prima di essere fruitori di porno.


Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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