E' un film di Kazan, lo si vede lontano un miglio. Warren Beatty fa la parte di James Dean e il sud degli Stati Uniti ha un ruolo fondamentale nell'ambientare l'azione. Le cascate, i pozzi di petrolio, il caldo e l'umido.
E' un film di Kazan anche perchè al centro ci sono due figure giovanili problematiche, due figure introverse che vivono battaglie interiori, fragili e incompresi (proprio nella loro fragilità dal mondo esterno). La coppia d'oro Natalie Wood (qui uguale a Katie Holmes) Warren Beatty, la ragazza più carina del paese con il capitano della squadra di football è messa in crisi dalla morale ma ancora di più dai condizionamenti esterni.
Ma come spesso accade in Elia Kazan non tutto va per il verso giusto. Anche perchè molto è sulle spalle degli attori che non sempre sono in parte e riescono a regalare una prestazione che vale un film. A tratti la pellicola è illuminata da veri e propri colpi da maestro, piccoli movimenti di macchina che includono o escludono elementi per sottolinearne l'importanza, elementi messi a fuoco (bellissima la scena della lettura della poesia in classe con il vaso di fiori più a fuoco del soggetto) e inquadrature accuratamente studiate.
Però è il senso del melodramma a mancare. Un po' per la perdita di appeal di un tema che trattato come lo si poteva fare negli anni '50 in America ad oggi ha poco interesse (la verginità prima del matrimonio e la moralità delle ragazze nel piccolo centro) e un po' per una stanchezza generale che sopraggiunge verso metà film quando i protagonisti si dividono e percorrono tragedie individuali anzichè di coppia.
E' un film di Kazan anche perchè al centro ci sono due figure giovanili problematiche, due figure introverse che vivono battaglie interiori, fragili e incompresi (proprio nella loro fragilità dal mondo esterno). La coppia d'oro Natalie Wood (qui uguale a Katie Holmes) Warren Beatty, la ragazza più carina del paese con il capitano della squadra di football è messa in crisi dalla morale ma ancora di più dai condizionamenti esterni.
Ma come spesso accade in Elia Kazan non tutto va per il verso giusto. Anche perchè molto è sulle spalle degli attori che non sempre sono in parte e riescono a regalare una prestazione che vale un film. A tratti la pellicola è illuminata da veri e propri colpi da maestro, piccoli movimenti di macchina che includono o escludono elementi per sottolinearne l'importanza, elementi messi a fuoco (bellissima la scena della lettura della poesia in classe con il vaso di fiori più a fuoco del soggetto) e inquadrature accuratamente studiate.
Però è il senso del melodramma a mancare. Un po' per la perdita di appeal di un tema che trattato come lo si poteva fare negli anni '50 in America ad oggi ha poco interesse (la verginità prima del matrimonio e la moralità delle ragazze nel piccolo centro) e un po' per una stanchezza generale che sopraggiunge verso metà film quando i protagonisti si dividono e percorrono tragedie individuali anzichè di coppia.
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