Ho sempre ritenuto abbastanza sopravvalutato il cinema di Ferzan Ozpetek, specialmente per quanto riguarda Le Fate Ignoranti (di La Finestra Di Fronte avevo addirittura dimenticato l'esistenza), mi sembra sempre che se ne parli molto meglio di quello che sia in realtà...
Metto le mani avanti in questo modo per poter dare ancora più credibilità alle mie parole quando dico che invece, contro ogni previsione, Saturno Contro mi ha molto convinto e stupito.
Sarà perchè sempre di più ci sono tratti almodovaristici nel cinema di Ozpetek e non tanto a livello di trama (sono più che altro i colori, le luci, le musiche, i carrelli lenti da sinistra verso destra...), fatto sta che questo ritratto corale che molto deve anche a Il Grande Freddo, è più che convincente. Ozpetek prende un po' da tanti fronti ma sempre con personalità, non dimenticando di filtrare tutto attraverso il proprio stile.
Certo in più parti il film ricorda temi e idee di Le Fate Ignoranti ma i lati positivi sono molti di più. C'è una sincerità e una capacità di mettere in scena personaggi reali e interazioni convincenti che stupisce, soprattutto considerando la ruffianaggine dell'argomento (un gruppo di amici, i loro affetti, il loro sostegno reciproco e le loro disavventure). Il regista turco riesce a trattare tutto con serietà e cognizione di causa. Gli si perdonano addirittura anche le voci fuori campo un po' invadenti.
La piccola perla è poi la scena della finlandese al telefono fuori dall'ospedale (foto a sinistra), un momento di cinema vero, una sequenza in cui gradualmente l'attenzione passa da quello che si dicono i protagonisti a quello che una ragazza sconosciuta dice al telefono in una lingua che non capiamo. Si intuisce un profondo dramma la cui gravità cresce al crescere del tono della ragazza fino a sfociare nella tragedia e nel pianto. A quel punto l'attenzione è completamente slittata su di lei, anche i protagonisti la guardano e se ne vanno distrutti essi stessi da quella scena. Un modo bellissimo di rendere il senso di tragedia della storia che si sta raccontando attraverso il parallelo con una tragedia ininfluente (a livello di trama) di un personaggio sconosciuto e che non ha alcuna economia nel racconto.
Metto le mani avanti in questo modo per poter dare ancora più credibilità alle mie parole quando dico che invece, contro ogni previsione, Saturno Contro mi ha molto convinto e stupito.
Sarà perchè sempre di più ci sono tratti almodovaristici nel cinema di Ozpetek e non tanto a livello di trama (sono più che altro i colori, le luci, le musiche, i carrelli lenti da sinistra verso destra...), fatto sta che questo ritratto corale che molto deve anche a Il Grande Freddo, è più che convincente. Ozpetek prende un po' da tanti fronti ma sempre con personalità, non dimenticando di filtrare tutto attraverso il proprio stile.
Certo in più parti il film ricorda temi e idee di Le Fate Ignoranti ma i lati positivi sono molti di più. C'è una sincerità e una capacità di mettere in scena personaggi reali e interazioni convincenti che stupisce, soprattutto considerando la ruffianaggine dell'argomento (un gruppo di amici, i loro affetti, il loro sostegno reciproco e le loro disavventure). Il regista turco riesce a trattare tutto con serietà e cognizione di causa. Gli si perdonano addirittura anche le voci fuori campo un po' invadenti.
La piccola perla è poi la scena della finlandese al telefono fuori dall'ospedale (foto a sinistra), un momento di cinema vero, una sequenza in cui gradualmente l'attenzione passa da quello che si dicono i protagonisti a quello che una ragazza sconosciuta dice al telefono in una lingua che non capiamo. Si intuisce un profondo dramma la cui gravità cresce al crescere del tono della ragazza fino a sfociare nella tragedia e nel pianto. A quel punto l'attenzione è completamente slittata su di lei, anche i protagonisti la guardano e se ne vanno distrutti essi stessi da quella scena. Un modo bellissimo di rendere il senso di tragedia della storia che si sta raccontando attraverso il parallelo con una tragedia ininfluente (a livello di trama) di un personaggio sconosciuto e che non ha alcuna economia nel racconto.
19 commenti:
In questo periodo sta decidendo se mi sta più sulle palle Muccino o Accorsi...
Mo' Accorsi che t'ha fatto?
Quando lo vedo recitare mi incavolo. Basta e avanza per odiare una persona...
concordo farnco....io fra accorsi e muccino odio di più pasotti
Ammazziamoli tutti.
ma dimmi una cosa niola...è il solito film di ozpetek pieno di ricchioni che si slinguazzano....se si ho dele clausole con chiara....sebbene film d'autore posso saltarne la visione per motivi di salute
Se mi stai chiedendo se è un film sull'omosessualità la risposta è no. Se mi stai chiedendo se è un film pieno di omosessuali la risposta è no.
Se mi stai chiedendo se si vede una scena in cui due uomini si baciano la risposta è si.
mi basta questo posso evitare.....
Il problema non è se ci sono due uomini si slinguazzano. Il problema è quando uno di questi due è Stefano Accorsi...
AHHHHHH avessi un fucile da sniper...
Frankie... al massimo Accorsi si "slinguazza" con la Ferrari :-)
Però confermo il buon giudizio sul film, che fornisce anche ottimi spunti di riflessione.
Paola
D'accordo<: Ambra è brava ( come tutti del resto)) e il suo personaggio è azzeccato.Ma per il resto.. per carità!Solita sceneggiatura sfilacciata centrifuga e dispersiva, solito mood consolatorio, solita strizzatina d'occhio a Pedro, insomma solito Ozpetek. Nè puo' bastare a risollevare la situazione qualke atmosfera giusta e qualke bella canzone.
Sono d'accordo sul solito mood consolatorio di Ozpetek ma credo che ci sia più di qualche canzone azzeccata. A me che non amo Ozpetek è sembrato che stavolta abbia imbroccato tutto e sia riuscito a girare un ottimo film medio. Non il capolavoro certo ma un film che riesce a fare quello che si propone.
io invece che ho amato sia il bagno turco che (specialmente) le fate e ho trovato già la finestra di fronte molto rischiosamente formalista (come ozpetek che già imitava ozpetek), quest'ultimo davvero non l'ho retto. Scritto malissimo tra l'altro e disgustosamente imitatore (e male) delle fate.
Sicuramente c'è un occhio a Le Fate Ignoranti, ma a me è sembrato che Ozpetek sia riuscito a distanziarsene sufficientemente.
E' chiaro poi che quelli sono i suoi temi preferiti e ci si trova più a suo agio (meglio di La Finestra di Fronte e Cuore Sacro sicuro!) e tutto sommato a me è sembrato sia riuscito a dire qualcosa di nuovo in maniera nuova.
Guarda pure ad Almodovar eppure ne prende un po' le distanze.
Poi io non lo amo molto percui magari mi aspetto anche meno e vengo piacevolmente sorpreso con più facilità.
fino alla morte di lorenzo il film è un capolavoro: ritmi giusti, regia, attori, intreccio... anche la sala rispondeva bene non era il solito pubblico da pop-corn e coca-cola (è un cinema non un ristorante), poi dopo la morte ha qualche pecca, ma giusto marginali e... forse meglio così dato che ulteriori "sfighe" avrebbero potuto dar il "colpo di grazia" 8D
Per me rimane un capolavoro--
Tutti i difetti di ripetitività e di poca originalità non li ho trovati, certo, ho visto solo "le fate ignoranti" dello stesso autore, ma mi sembrano molto diversi le tematiche.
diverse -.-
Si le tematiche sono diverse ma lo stile con cui vengono affrontate mi è sembrato il medesimo. Vedi il rapporto extraconiugale di Accorsi.
Ma sono il solo a cui i dialoghi siano sembrati degni di una soap sudamericana? Un birignao continuo, fino all'inenarrabile "Lorenzo si è addormentato" per dire "Lorenzo è morto". Cristo, in quale luogo del mondo si parla così?
- Lorenzo, va' a letto.
- Aspetta. Lasciami finire questo sogno.
Si di difetti ne ha molti. Figurati che parli con un non amante di Ozpetek, ma questa volta mi sento di dire a sua discolpa che oltre le particolarità il film nel complesso fila ed ha davvero un suo perchè.
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